XIII° GIORNO

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Ho sognato di trovarmi in una scuola futuristica.

Tanto che per entrare nelle classi delle macchine ti teletrasportavano. Soprattutto perché la scuola stava in aria.

I compagni non li conoscevo. Ma c'era una ragazza dal volto famigliare che mi guardava con tanta dolcezza, infatti poco dopo ci siamo abbracciati.

Questa scuola era super luminosa.
Sembrava sempre giorno.
La cosa divertente è che non erano presenti luci artificiali. È quasi come se la luce gli veniva riflessa contro. In effetti era costruita con tutti in materiali molto lucenti. Erano dei metalli strani. Sembrava un incrocio tra l'argento, il platino e il ferro.

La temperatura era molto piacevole seppur abbastanza fresca.

Per qualche strana ragione i bagni erano assenti e non ci hanno fatto avere le mascherine. Dicevano che quando siamo entrati sono stati rimossi tutti i virus e i batteri nocivi e hanno risolto i problemi, anche quelli futuri come il bisogno di andare in bagno.

Non c'era la ricreazione per mangiare, ma per divertirsi. C'era una o due ore di gioco.

L'esterno della scuola, cioè sotto, era un paese di mare dall'atmosfera tra l'antico e il fantasy.

Purtroppo mi sono svegliato e mi sono accorta che non esisterà ancora per molto una scuola simile.

Era bellissimo stare lì. In un posto del genere quasi ci vivrei.

Yume no tabiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora