Villa Luthor.

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Il tragitto verso la villa di Lena sarebbe durato una buona mezz'ora e proprio la mora, che odiava volare, era seduta sul fondo del jet del DEO.
Cercava di pensare ad altro, finché non sentí qualcosa sulle sue gambe e, aperti gli occhi, vide Kara che, sedutasi sulle sue ginocchia, la guardava coi suoi occhioni azzurri e il sorriso, nonostante il ciuccio.
"Io tteggo coppannia te!" Disse, togliendo il ciucciotto.
"Grazie..." Sorrise Lena, carezzandole i corti capelli biondi.
Sentirono poi un rumore sul jet ed Alex, seduta vicina a Barry, guardando fuori da uno dei finestrini, vide Diana che, grazie alla sua frusta, era ancorata all'ala destra del velivolo, stando in piedi su di essa.
"Sorprendente..."
"Mi attizza sempre di più!" Ringhió Mick, attaccato alla quarta birra.
"Depravato..." Sussurró Caitlin.
Il jet atterró presto in un grande prato poco lontano dalla villa di Lena e, quando tutti furono scesi dal velivolo, si riunirono con Diana e poi la mora Omega condusse tutti verso la casa.
Il pilota decolló per tornare al DEO e il gruppetto si diresse verso la casa, circondata da un cancello imponente e vi era un bel giardino, ben curato, su tutti e quattro i lati, con fiori e alberi da frutto.
"Ma... È una reggia!"
"Molto bella."
Lena sorrise a Caitlin, poi Dinah avanzó "Controllo il perimetro... Ci sono telecamere di sorveglianza?"
"Si, su tutti e quattro i lati, poste a venti metri di distanza l'una dall'altra."
"Ottimo!"
"Tu non sei andata a prendere nulla?" Rivolse Laurel a Diana.
"No... Sono tornata nei miei panni per preparare due trolley, uno zaino e ho consegnato tutto al mio amico Steve... Mi porterà tutto prima di sera!"
"Possiamo fidarci di lui?"
"Ciecamente." Rispose Diana, sorridendo appena.
Lena aprí poi il cancello, poi condusse tutti all'interno e poi la casa, meravigliando tutti per la grandezza e la semplicità dell'arredo "Voglio stare qui per sempre!"
"Potresti fare manutenzione." Disse Lena e Mick grugní.
"Io devo andare un attimo in aeroporto..." Riveló Alex.
"Ti accompagno." Offrí Imra che, uscita di casa, si alzò in volo con la rossa in spalla.
Per prima cosa, Lena mostrò a tutti la tenuta e lasciò le due bambine in quella che sarebbe stata la loro stanza, nella quale c'era un letto a castello "Fate le brave, mi raccomando."
Le due bimbe si guardavano in cagnesco, mentre continuavano a succhiare il rispettivo ciuccio, o meglio, Carol fissava in tralice Kara, senza un apparente motivo.
Diversi minuti dopo, Alex ed Imra tornarono, con la prima che era accompagnata da Winn e, dall'auto di costui, scesero nientemeno che Eliza e Jeremiah Danvers che, dopo aver fatto conoscenza coi presenti, vennero condotti dalle due bimbe.
E tutti trovarono le piccole Alpha aggrovigliate l'una all'altra, come se si stessero picchiando.
"Ma...??" Tentò Eliza e Kara, sentita la voce della madre, si scrolló Carol dalle spalle e volò verso la donna, che la prese tra le braccia "Proprio come quando era davvero piccola!" Sorrise Jeremiah, carezzando la figlia.
Invece Alex raggiunse Lena in cucina "La casa è bellissima."
"Grazie..."
"La cameretta dove stanno le bambine... Insomma, tu vorresti..."
"Ci ho pensato molto." La interruppe Lena, con occhi tristi "Sinceramente ci penso da quando conosco Kara..."
"Tu vorresti dei cuccioli con mia sorella?"
"Si... E non solo dei cuccioli. Io vorrei una famiglia... Vorrei tutta la vita, assieme a lei! Ma ora, che è ridotta così..."
"Faremo di tutto per aiutare lei e Carol. Quindi stai su col morale, ok?" Chiese la rossa e Lena annuì.
Alex aveva ragione. Questo non era il momento di piangere.

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