Amica mia,
hai visto? Oggi è il venti di dicembre.
È il nostro giorno, il giorno di Alexander e me...
Ricordo quella volta, molti anni fa, in cui ti dissi che il primo amore è quello che fa più male.
Quanto mi sbagliavo.
Di amori ne ho vissuti tanti ormai, eppure non capisco, la perdita di Alec è la ferita più dolorosa e inguaribile che io abbia mai subito. Non è come nelle mie vecchie relazioni, allora sentivo dolore al cuore oppure non sentivo niente, ma adesso è come se una parte di me mancasse.
Ed è devastante.
Quando il mio fiorellino è appassito, una parte del mio cuore è morta con lui. Lasciando la ferita aperta. E più ci penso e più questo taglio si espande.
Non è vero che il primo amore è il più doloroso, non centra il tempo, quel che conta è l'importanza di questo amore.
Io mi sono accorto di quanto lo amavo soltanto nel momento in cui lui non c'era più ed io avevo perso ogni cosa.
In realtà già ero a conoscenza del mio amore per lui e del suo per me, ma non avevo capito di quanto questo nostro amore fosse potente.
Vorrei tornare indietro nel tempo per potergli dire quanto lo amavo, per fargli capire che con lui ero davvero felice e che adesso ho perso me stesso. So che probabilmente sarà deluso da me e dal fatto che non rido più, ma non ci riesco... non riesco a ridere, a scherzare o a sorridere sapendo che lui non lo può più fare.
Che non lo può fare con me.
Maledico la mia memoria perché tiene impressa nella mia mente l'immagine del suo volto in letto di morte, perché ricordo ogni parola, ogni espressione e ogni sguardo di quei pochi attimi prima della sua morte.
Mi ricordo che non mi voleva nel momento del suo ultimo respiro, quando gli chiesi il perché mi rispose che voleva che lo ricordassi con il suo sorriso raggiante e i suoi occhi vivaci. Mi disse di non soffrire e di ritrovare presto la mia felicità, di ricordarmi che anche nei momenti bui e tristi lei c'è, che anche se sembra che si sia dimenticata di me, io non me ne devo scordare cosicché lei torni per aiutarmi. Mi disse di non dubitare di essa, perché è un dono che mi è stato dato alla nascita e che resterà sempre con me... il mio fiorellino si sbagliava, non si è accorto che in realtà la felicità mi è stata donata da lui il giorno in cui venne alla mia festa, mi è stata donata dai suoi occhi blu oceano e dalle sue labbra morbide e salate.
Oh Tessa, fedele amica, so che probabilmente sei già diretta qui a Brooklyn, di sicuro sei spaventata e preoccupata, ma non ce n'è bisogno. Quello che ho fatto è una mia scelta, sono tre anni ormai che vivo nel dolore, non voglio continuare la mia vita immortale inutilmente.
Prima di conoscere Alec avrei detto di aver vissuto, ma sarebbe stata una bugia, nonostante i miei numerosi anni, perché non avrebbe avuto senso vivere una vita senza l'amore autentico, dovevo buttarmi e provare, perché se non provi... non vivi, non vivi una vita vera. Io con Alec ho provato e quelli passati con lui sono stati i migliori anni della mia esistenza.
Ma ora non ho più ragione di rimanere qui, sono pronto ad andare e a raggiungere Alexander in qualunque luogo vi sia dopo la morte.
È stato un onore esserti amico, ti aspetterò per quando sarai pronta.
Magnus Bane, Sommo Stregone di Brooklyn"No Magnus, il vero onore è stato fare la tua conoscenza. Quando sarò pronta ci reincontreremo, parola di Theresa Grey"
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Grazie a lui... (Malec♥)
FanfictionCosa accadrebbe se la tua ragione di vita morisse? Se tutto ciò che la mattina ti convince ad andare avanti scomparisse? Se il tuo Amore, il tuo Fiorellino, dovesse perire, cosa faresti? Lettera di Magnus Bane alla sua cara amica e compagna di mort...