Le Voci di Kate Brown.

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Era una ragazza comune. Non avrebbe mai immaginato l'impossibile.
Kate brown è una ragazza di 17 anni, frequenta la Green High School e vive a Los Angeles, California. Quando è nata per sua madre è stata un miracolo. I medici le avevano consigliato di abortire ma Valentine Brown ce la fece.
Ma vediamo la sua storia...
E' un martedì come tanti, sveglia alle 05.33, Kate non ama gli orari precisi. Beve un bicchiere d'acqua e infila una tuta grigia e delle scarpe da ginnastica,cercando di non far rumore, esce di casa. Corre per qualche isolato, fuori c'è ancora aria gelida, comunque si vedono le prime luci del sole. Per la strada non vede nessuno, ma a lei va bene così, ha le sue cuffiette. Ascolta musica pop. Torna a casa col fiatone, si leva le scarpe e mentre sta salendo le scale sente una voce.
"Amore che vuoi per colazione?" è sua madre, con la testa dentro al frigo che cerca di prendere quella bottiglia di latte finita troppo infondo.
"Il solito mamma, sono in ritardo" risponde Kate con voce stanca e frettolosa. Ha il tempo di farsi una doccia dopo quella sudata, non ha il tempo di lavarsi i capelli " tanto oggi ho educazione fisica a scuola" dice. Gira per casa in accappatoio, prende un paio di jeans skinny blu scuro, una t-shirt bianca che non copre la pancia. È abbastanza stanca dalla corsa e va davvero di fretta.
"MAMMA DOVE SONO LE MIE SCARPE?
QUELLE MARCATE VANS?"
dice con tono alto, quasi arrabbiato.
"Kate vedi in camera mia" risponde la madre.
Ma Kate in camera sua già c'era, così:
"Non ci sono!",
nel frattempo scese e trovò la sua solita colazione: yogurt bianco con due toast pieni di marmellata e un bicchiere di succo d'arancia. Valentine salì e scese in un attimo, portò finalmente le vans alla figlia e lo zaino per scuola. " Grazie mamma" ringraziò Kate con la bocca piena di cibo. Andò in bagno, si lavò denti e mani e si pettinò i capelli. Per sua fortuna li aveva molto lisci e la mattina non perdeva tempo a sistemarseli. Diede un bacio alla mamma e: " scappo, buona giornata!" e Valentine non fece in tempo a salutarla che Kate era già sull'autobus. Arrivata qui poteva calmarsi e prendere fiato. Arriva a scuola dopo circa 10 minuti. Ci sono i preparativi per il ballo d'inverno, anche se sarà dopo due mesi. Cammina per il corridoio e arriva al suo armadietto. ripone il suo zaino e mentre prende i libri e ciò che le serve arriva Josh, il suo migliore amico. Ha da poco fatto coming out con Kate e altri pochi amici, anche se lei lo sapeva da sempre. Sono amici dall'asilo, anche se per il periodo delle medie non erano molto uniti. Arriva lui di corsa e bisbigliano dice:
"Quelli della squadra di basket lo sanno..."
"...Cosa sanno?" rispose Kate confusa
"Che sono..."si guarda attorno, avvicina kate a lui e Josh continua: "GAY!"
"Non hai mica ammazzato qualcuno, prima o poi lo sapranno tutti..."
"Hai ragione...ma potrei sempre farlo, soprattutto con quella nuova..."
"Josh, quella nuova chi?"
"COME NON LO SAI?"rispose josh con un tono così alto che tutti lo fissarono, imbarazzato continuò non dando spettacolo.
"Girano voci che sia una vera e propria strega, ha cambiato 3 scuole per aver fatto del male
a dei ragazzi, stalle alla larga. E... dicono che non abbia stile"
"Chi non avrebbe stile?"Josh si gira e trova lei, Jessica la " strega"con delle calze a rete, una gonna nera pece e una t-shirt rossa fuoco con dei tacchi 12 cm, e questo perché non aveva stile...
"Piacere Kate, tu devi essere quella nuova"salvò cosi il suo migliore amico da una situazione imbarazzante.
"Esatto, che benvenuto che ho ricevuto"puntando gli occhi versò di lui.
Suona la campanella.
"Io ho matematica, ci vediamo dopo a biologia"salutò così Josh e Kate si incamminò.
Jessica la raggiunse poco dopo: "Che coincidenza, anche io ho matematica, andiamo insieme"
Kate non potè far altro che annuire.

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