Tu in tutù

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Lino's pov

Ho letto il copione.
Il primo episodio sarà Arabesque.
Non me ne intendo molto di danza, sono sincero, mi sono dovuto aiutare con internet per capire che si riferisse ad una fra le più note figure del balletto, in cui una gamba è en air all'indietro e le braccia sono distese in direzioni opposte.

È un passo di danza molto delicato e bello visivamente, ma una volta conclusa la mia ricerca, il primo pensiero è stato il fatto di tentare di capire come mai avessi potuto imparare a tenere una ballerina, interpretata da Alessandra,  in modo sensuale e delicato, senza sembrare un pezzo di  legno appena scalfito.
Non sono mai stato eccellente nel guidare una persona in qualcosa di cui io non fossi realmente capace, perché se mai dovessi elogiarmi potrei dire che Alessandra si sia sentita portata da me sopra il set di questa serie, ma mai potrei andare oltre.

Arriva il momento della scena da girare, e dopo prove su prove, insegnamenti su insegnamenti, posso dire di essere finalmente pronto e sicuro di me.

La vedo da lontano, si avvicina a me ormai tutta vestita e pronta per girare, sciolta e decisa di entrare nel personaggio, con indosso un tutù e un body monocolore che mettono in risalto le sue forme, una per una.
Lei muove il primo passo, alza lo sguardo verso di me e io le faccio cenno con la testa che si, si comincia a danzare. È un arco di tempo che dura secondi, ma che a me sembrano ore.
Non mi sono mai sentito così. Così realmente grande da poterla guidare, un maestro che le insegni realmente a danzare nella vita, e che la potesse rendere leggera con un tocco così delicato.

In uno strano frammento di secondo mi ritrovo con il volto davanti al suo, ignaro di come ci fossi realmente capitato, ma rilassato e capace di gestire la situazione, perché avere accanto lei mi faceva sentire potente e protetto allo stesso tempo.
Le sue braccia sfiorano le mie spalle e le nostre fronti si toccano appena, andando piano piano a scontrarsi sempre più forti, fino a chiudere gli occhi per sentire la pace che c'era intorno e riflettere sul fatto che in quel momento mi sarebbe piaciuto essere lì, senza dover essere Claudio, senza dover avere la maschera del mio personaggio, semplicemente io, lì con lei.

Ale's pov

Tocca a noi.
Siamo solo io e lui.
Una scena tranquilla, delicata e molto sublime.
Dovremmo essere Alice e Claudio e la nostra classica interpretazione, ma so che in fondo siamo semplicemente Lino e Alessandra.

Non mi ero mai ritrovata vestita così, e devo ammettere che un po' di disagio lo provavo.
Ero in bilico tra il sentirmi un piccolo confetto rosa o una grande ballerina, ma c'era ancora qualcosa che mi faceva riflettere.
Mi sentivo nuda, e forse era proprio il suo sguardo puntato verso di me da oramai 2 minuti che provocava questa strana sensazione.

I passi da effettuare per questa mini coreografia non erano affatto complessi. Dovevamo sembrare sciolti e flessibili, cosa che invece dentro di me risultava difficile.
Era vestito di nero.
Non lo avevo mai visto così.
Devo ammettere che gli stava molto bene.
E questa cosa mi distraeva un pochino.

Dal momento del primo ciak mi ha guidato tutto il tempo. Le sue mani mi tenevano salda e ogni mio movimento era del tutto naturale.
Mi sembrava di fluttuare nello spazio. Era una sensazione meravigliosa.

Gli specchi intorno rendevano tutto magico.
Eravamo riflessi su ogni angolo, e ammetto che non mi dispiaceva per niente, eravamo proprio carini.

Ti porto io, come sempreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora