Ho bisogno dell'antistaminico

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Lino's pov

Comincia la scena ed io mi ritrovo davanti al portone di casa Allevi. Non so bene che ore siano ma prima di ritrovarmi sul pianerottolo delle scale ero fuori a fumare una sigaretta e ormai in cielo le stelle si vedevano perfettamente.

Citofono. Lei apre.

Ha indosso una vestaglia color azzurro opaco che nasconde una canottiera di pizzo bianca e i capelli che le arrivano alle spalle, tutti ordinati come fosse pronta per uscire. Non dovrei pensarlo ma devo ammettere che le sta proprio bene questa tenuta da casa pre-notte.
Vorrei girassimo più spesso scene di questo genere se poi la visuale mi regala questa meraviglia.

Poco dopo la mia battuta mi porge la mano per farmi entrare e mi accoglie con un abbraccio consolatorio, cosi soffice e delicato che rimarrei tra le sue braccia per un tempo infinito, se solo non mi ricordassi che io in questo momento sono solo Claudio.

Il tutto dura pochi secondi, ma racchiude una sommità di emozioni. Le sue braccia si stringono intorno a me e con la mano destra mi accarezza leggermente la testa che si trova appoggiata alla sua spalla, mentre con la bocca le lascio un leggero e disinvolto bacio,quasi inesistente.

La scena successiva era mirata a far divertire gli spettatori e ripensando alla prima volta che ho letto le battute, effettivamente avevano fatto ridere anche me. Gli sceneggiatori hanno avuto molta inventiva. Il bisogno di antistaminico per tollerare la vicinanza di un neonato è molto da Claudio. Ma non da me però, per niente.

La bimba era sul letto, quasi addormentata, e cogliendo l'occasione abbiamo cominciato a girare. Appena le ho preso la manina ha fatto un sorriso cosi dolce che tutto quello che c'è stato dopo è venuto naturale.

Sembrava un quadro. Io,lei, la bambina fra di noi ed un letto che faceva da sfondo, con il colore che rappresentava il mare, la tranquillità e il desiderio di possedere una famiglia. Una famiglia bella cosi. Magari con lei.

Quel piccolo essere tra di noi mi faceva andare in subbuglio il cervello. Era tutto cosi bello che il solo pensiero che nulla di tutto ciò fosse realmente veritiero mi faceva scoraggiare, ma allo stesso tempo ringraziare chi mi aveva fatto stare li, con la donna che avrei desiderato fosse mia realmente e che mi faceva sentire in paradiso.

Era tutto cosi tenero e privo di difetti che sarei rimasto li tutta la notte per potermi poi risvegliare con una bimba sopra il braccio, utilizzato da lei come cuscino, e sentire Alessandra che le sussurrava parole dolci, mentre guardava entrambi con aria fiera.

Era tutto cosi tenero e privo di difetti che sarei rimasto li tutta la notte per potermi poi risvegliare con una bimba sopra il braccio, utilizzato da lei come cuscino, e sentire Alessandra che le sussurrava parole dolci, mentre guardava entrambi ...

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Ale's pov

La scena è delicata, me ne rendo conto. Racchiude sentimenti che non saprei esprimere a parole, e anche se riuscissi certamente non ne parlerei con nessuno.

Si trattava di un desiderio che potevo colmare solo con lui. Un letto matrimoniale che al mattino veniva occupato da noi due, dopo aver fatto l'amore tutta la notte. Ci avrebbe potuto distrarre solo l'arrivo di lei, con le lacrime agli occhi per la mancanza dei suoi genitori che saremmo stati pronti a coccolarla, proprio come stiamo facendo ora. L'unica differenza è che in questa realtà mi piacerebbe essere solo Alessandra, senza dover mischiare i miei veri sentimenti con quelli di Alice.

Era un momento che sapeva di quotidianità, e dentro di me non facevo altro che sperare che lo fosse veramente, mentre i suoi occhi imbarazzati mi fissavano cercando di farmi capire che dovevo guidarlo io, e che in fondo con i bambini non ci aveva mai avuto a che fare.
Mentirei se non dicessi che avrei preferito interpretarli come due occhioni dolci che mi chiedevano di creare tutto questo insieme, io e lui, per davvero. Ma sognare dura poco, ed io preferisco rimanere qui a fissare lui, a petto nudo che gioca con la bimba, facendole il solletico sulla pancia e incrociando le sue dita con la piccola manina, facendola quasi scomparire.

Ti porto io, come sempreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora