capitolo 1 -Tradimento-

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*suona la sveglia*
Io:che palle...
Mi alzo mezza addormentata e trascino la coperta in bagno. Mi lavo la faccia e mi metto un maglione, dei jeans e le mie converse bianche. Come al solito faccio colazione do un bacio a Camilla che ancora dorme ed esco di casa ad aspettare l'autobus. Arrivata a scuola saluto Bella, la mia migliore amica e entriamo in classe. Durante la ricreazione mangio la mia mela e vado in biblioteca con Bella. Amo il silenzio che c'è là dentro e amo leggere in tutta tranquillità. Mentre corro per il corridoio vedo una coppia baciarsi. Non che me ne freghi più di tanto, ma guardo meglio: era Marco,il mio ragazzo, che baciava Violetta, la troia della scuola e a forza di baci la stava trascinando nel bagno dei maschi. Non riesco a immaginarmi ciò che stavano facendo e corro schifata verso la biblioteca. Appena varcata la soglia scoppio a piangere. Bella mi abbraccia e rimaniamo così per pochi minuti, che a me sembrano un'eternità.
*suona la campanella*
Mi alzo e mi asciugo le lacrime con la mano e torniamo in classe. Per fortuna nessuno si accorge di niente, nessuno tranne Marco
MARCO: Cos'hai?-bisbiglia-
IO:Niente -dico fredda-
Seguo le lezioni distratta: mi torna sempre in mente l'immagine di Marco che bacia Violetta.
Finalmente suona l'ultima campanella.
Esco, saluto Bella e mi dirigo alla fermata dell'autobus. Sento una mano sulla mia spalla, sobbalzo. "Ti prego dimmi che non è lui" ripeto mentalmente. Mi giro: il mio desiderio non è stato esaudito.
MARCO:Oggi hai voglia di venire al cinema con me?
IO:No.
Cerco di non far trasparire la rabbia
Marco si avvicina e cerca di baciarmi, ma io, molto agilmente, mi scanso
MARCO:Ma che hai?
Gli tiro uno schiaffo e si massaggia la guancia dolorante
MARCO:Cos'ho fatto?!-domanda arrabiato-
IO: Oggi ti ho visto, eh!Credevi di poter avere sia me che quella troia di Violetta, non hai pensato alle mie emozioni! Non t'importa niente di me! -sbotto-
MARCO:Tu non hai mai voluto farlo con me!
Era vero, ma io non mi sentivo ancora pronta.Lui non mi capiva, cercava sempre di dissuadermi ma io rifiutavo sempre.
IO: Lurido stronzo! -urlo-
In preda ad un attacco di rabbia gli tiro uno schiaffo e salgo sull'autobus che nel frattempo si era fermato alla stazione, accendo il telefono e mi metto le cuffie.
Alzo il volume della musica e spero che superi quello dei miei pensieri.
Il tempo sembra volare e arrivo alla fermata dove scendo. Mentre cammino penso a tutto ciò che era successo e distratta, mi scontro con qualcuno. Mi cadono i libri che tenevo in mano e mi chino per prenderli.
X:scusa!non ti avevo vista...
IO:Stai tranquillo, ero io quella distratta.
Appena raccolti i libri alzo lo sguardo e vedo un ragazzo biondo con i capelli a spazzola, occhi azzurri quasi grigi e un corpo da invidiare.
Mi offre la mano e gliela stringo
X:mi chiamo Alex
IO: io invece Diletta
Rimaniamo a fissarci per qualche secondo e poi ci riprendiamo.
ALEX:Scusa ora devo andare ciao.

Ciao a tutti! Spero vi piaccia la mia storia❤
Un bacione grande♡

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