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La pioggia continuava a cadere dalle nuvole scure. La sera era calata e la luna sorta.
Baekhyun correva, più che mai.
Non poteva perdere l'unica cosa che poteva salvarlo da tutto, non poteva fare tardi per un terrbile temporale.
"passerà" pensava, è così fu.
La pioggia non cessò del tutto ma diminuì, Baekhyun riuscì facilmente a trovare la sua meta.

Entrò nell'edificio, con la giacca bagnata, i capelli impregnati e pelle d'oca.

"Byun Baekhyun?" il nominato si girò verso la voce femminile dietro di lui.
"sono io, lei è la signora Mills?" quella annuì.
"mi segua, il suo appartamento è al piano superiore" si diressero alle scale e salirono.

La donna era alta, capelli corti e mori, tacchi viola alti, camicia bianca, gonna nera e giacca viola. Una donna "di classe" come definiva il ragazzo osservandola.
Era molto truccata, ma non presentava gioielli o fede.
Dunque, pensò Baekhyun, è una donna di mezz'età, probabilmente divorziata o mai sposata, che si impegna negli affari e si dedica poco a se stessa e ai suoi hobby e passioni.

Arrivarono davanti a un lungo corridoio, esso costituiva molte porte, ma l'appartamento del ragazzo era in fondo ad esso.

"ecco qui, questo è il suo. Tenga le chiavi" la donna porse le chiavi a Baekhyun che le afferrò e la ringraziò.
Poi osservò accanto alla sua porta, c'era un'altra porta, sopra vi era un cartellino con su scritto "non disturbare".
Il mio nuovo vicino, uh?
"buona serata" la donna se ne andò non appena le chiavi aprirono la serratura della porta.

Baek entrò. Non era molto spaziosa, ma aveva spazio necessario.
Il ragazzo chiuse la porta e posò la valigia.
La aprì per prendersi una maglia a caso per cambiarsi i vestiti fradici e prepararsi ad un lungo sonno.

{...}

Il mattino era freddo, nuvoloso e nebbioso, come al solito. Baek, mentre faceva colazione al bar vicino, gli venne in mente l'idea di salutare il nuovo vicino. Chissà, magari era una ragazza, anche carina, oppure un ragazzo o un anzianotto.
Baek non sa, il cartello fuori la porta lo porta a pensare che sia un ragazzino delle superiori; magari era un vecchio signore un po' scontroso.
Baekhyun voleva scoprirlo, quel ragazzo era misterioso.

"detective Byun!" disse una ragazza sedendosi di fronte al nominato.
"lieto di rivederti, Mona, e ho detto che puoi chiamarmi Baekhyun" Mona era la figlia di un collega del ragazzo, o meglio, del migliore amico.
Do Kyungsoo lavorava spesso in coppia con Baekhyun e da quei momenti nasceva l'amicizia.
"papà mi ha detto che ti avrei trovato qui"
"mh, come mai?" chiese Baek prendendo un sorso del suo cappuccino.

"ho bisogno del tuo aiuto per un caso" egli alzò il sopracciglio.
"cos'è? C'è qualche bullo nella tua scuola? Io sono un detective, non un poliziotto" la ragazza scosse la testa.
"non parlo di queste banalità. Ho visto la faccia di appa soo e appa nini in questi giorni. Sono strani e così ho frugato nelle loro cose" posò una borsa sul tavolo cacciando delle lettere.
"apparte gli oggetti sessuali che ho trovato-"
"Mona!!" quella ridacchiò leggermente facendo spallucce.

"Ho trovato queste" proseguì porgendogli i fogli "sono lettere per appa nini, ma dentro sono pure e orribili minacce. Mio padre è sempre stato così bravo, non capisco chi lo odierebbe così tanto"
Baek lesse attentamente i fogli, poi li ripose nella borsa e si alzò.

"io forse so chi" esclamò prendendo la sua giacca e andando a pagare.
Una volta uscito lo raggiunse la ragazzina.
"aspetta!! Non hai intenzione di dirmelo?"
"è una faccenda troppo pericolosa, torna a casa" disse Baekhyun continuando a camminare verso la sua moto.

"faccio la brava, te lo prometto, ti prego!" lo pregò la ragazza ma niente, Baek, come al solito, era distaccato.
"no"
"io cerco di aiutare i miei genitori e tu mi scarti così, sei proprio senza cuore!" disse la ragazza fermandosi.
Anche Baekhyun si fermò, gli rimbombava nella testa questa frase.
"sei proprio senza cuore!"

"Ascolta. Non posso portarti con me, i tuoi genitori mi vorranno uccidere, quindi se vuoi fare la brava allora va' a casa" detto questo le porse il casco.
"torno a piedi" Mona gli voltò le spalle e se ne andò.

}{ }{ }{

Tornato nell'edificio, senza successo, si fermò davanti alle due porte del corridoio.
Guardò la porta del vicino e vi era ancora presente il cartellino.

Baekhyun, però, non ci diede peso, voleva conoscere il vicino a tutti costi e confermare almeno una delle sue teorie.
Così bussò, ma non ci fu risposta, ancora una volta, due e tre volte ma niente.
Persa la speranza passò alla porta del suo appartamento quando una voce apparì.

"chi è?" Baekhyun si girò verso l'altra porta, aperta di poco, rivelando la testa di un ragazzo, aveva occhi profondi e capelli quasi biondi.
"uhm, salve, sono il suo vicino! Mi sono trasferito ieri" il ragazzo biondo sembrò scrutarlo.
Aveva capelli castani, ben sistemati, indossava una camicia e un giaccone nero.
"vuoi entrare?" propose il biondo.
"beh, se non è un disturbo mi farebbe piacere" sorrise il castano così il vicino gli aprì la porta, facendolo entrare.

All'improvviso, però, il castano spinse Baekhyun contro il muro con fare minaccioso.
"okay, non abbiamo iniziato col piede giusto, sono qui con buone intenz-"
"sei uno sbirro, vero? Io odio gli sbirri" disse portando una mano alla gola dell'altro.
"ma che fai-" chiese sforzatamente Baekhyun portando le mani al polso del vicino.
"l'ho riconosciuto dal tuo fare misterioso, e il tuo modo di parlare"
"calma ragazzino, i poliziotti non sono misteriosi, si mostrano" l'altro allentò di poco la presa.
"dovrei fidarmi?"
"sono un detective, non un poliziotto. C'è una differenza" a tal punto il vicino lo lasciò e quello riprese fiato.

"scusa, non sopporto gli sbirri" si grattò la nuca.
"mh, non preoccuparti, io non sono da meno" disse Baekhyun sistemandosi il giaccone e l'altro alzò un sopracciglio.
"un collega degli sbirri che non sopporta gli sbirri, huh?"
"duh non vuol dire che se seguo un caso sono come i poliziotti. Quelli fanno i lavori superficiali, non sono così importanti come tutti credono" rispose a tono il castano.

L'altro ridacchiò. "temo tu abbia ragione, sono Kim Taehyung" gli strinse la mano.
"Byun Baekhyun" staccarono le mani e si guardarono per qualche attimo. "dunque, bell'incontro vero?" scherzò il maggiore.
"si, scusa ancora" sorrise Taehyung.

"beh insomma, cosa ti piace fare nella vita, oltre al detective?"
"direi leggere i libri. E i videogames, ma preferisco i libri" il minore si sedette sul divano invitando l'altro ragazzo.
"tu?" continuò.
"io studio ancora all'università, faccio volontariato al rifugio di animali, la sera vado al bar con gli amici" fece spallucce.
"oh, cosa studi?"
"medicina" Baek fece un sorrisetto.
"potrei aiutarti qualche volta, l'ho studiata anche io" Taehyung scrollò le spalle, indeciso.
"ci penserò" improvvisamente il telefono di Baekhyun squillò.

"pronto?" rispose alla chiamata, era Jongin, il marito del suo migliore amico e padre di Mona.
"Baekhyun, hanno ucciso il mio capo..so che Mona ti ha parlato delle lettere, perciò vieni velocemente" e riattaccò.
Baekhyun non se lo fece ripetere una seconda volta e si alzò di scatto riponendo il telefono nella tasca del giaccone.
L'altrò ragazzo gli afferrò il braccio "woa woa dove vai così di fretta? Che è successo?"
"lavori da detective" disse il castano liberandosi dalla presa del vicino.
"ehi, posso darti una mano io"
"no"
"oh andiamo" insistette l'altro.

"mi spiace, lavoro da solo"
"scommetto che non hai mai avuto un partner allora" il castano si irrigidì.
Poi si voltò verso Taehyung guardandolo dritto negli occhi.
"verrai con me, solo per questa volta"

"grandioso"

𝐓𝐡𝐞 𝒈𝒖𝒚 𝐟𝐫𝐨𝐦 𝐧𝐞𝐱𝐭 𝐝𝐨𝐨𝐫 ;; 𝐭𝐚𝐞𝐛𝐚𝐞𝐤Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora