nocturnal laughter

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Nei corridoi di Hogwarts in una notte del '78...

Sussurri affrettati riempivano i corridoi di Hogwarts 《correte, correte》
《cosa stiamo facendo secondo te Ramoso? giochiamo a sparaschiocco?》
《non parlare Sir, sai di stare urlando?》
《Shh sta arrivando Gazza, perché diavolo non sono rimasto in camera con Peter stasera?》《lunastorta smettila di preoccuparti, togliti quel cipiglio sconvolto dalla faccia e smettila di guardare la tua spilla》sussurrò Sirius
《non la sto guardando Felpato e no, non smetterò di essere preoccupato. Gazza sa che siamo stati noi. Lo sa sempre.》
《Si ma non ha le prove》 disse James con un sorriso malandrino.
Remus alzò gli occhi al cielo e disse 《domani scordatevi aiuto durante il compito di storia della magia》
《Lunastorta come puoi farci questo》disse oltraggiato Sirius con una mano sul petto per essere drammatico
farti questo Felpato, io, al tuo contrario, ho studiato》disse quindi James, orgoglioso di se stesso.
《Ok Remus allora come puoi farmi questo? Mh? Ti sembra un comportamento da prefetto?》
《 se a te sembra che sia un comportamento da prefetto andare in giro di notte allora sì, per me è un comportamento da prefetto non aiutarti domani》 rispose con un sorrisetto
Sirius sbuffò e quando succhiuse la bocca per dire qualcosa, fu interrotto da James 《Finitela voi due, si sta avvicinando Gazza, ormai è solo ad un corridoio di distanza》disse dando uno sguardo alla mappa 《okay allora sbrighiamoci e passiamo da quell'arazz-》
Lo so che siete voi! Vi prenderò e vi porterò dritti dal preside questa volta!
L'urlo di Gazza e il rumore dei suoi passi, sempre più vicini, riecheggiavano nei corridoi.
Al suono di queste parole, non si sentì più nessuna voce e tantomeno nessun bisbiglio. Il rumore dei passi si fermò. Gazza sperò tanto tanto che non l'avessero fregato di nuovo. E quando, certo che i tre si trovassero dietro l'angolo, svoltò con la sua fedele gatta mrs. Purr, non trovò altro se non un corridoio silenzioso e vuoto.
Mentre nei corridoi risuonarono altre urla arrabbiate di Gazza, ignaro del passaggio segreto situato proprio davanti a lui, i malandrini sbucarono in un'altra ala del castello, a qualche piano di distanza. Lì, ridendo con voce decisamente troppo alta, sparirono in altri passaggi di cui solo loro conoscevano l'esistenza e si ritrovarono nei propri letti prima ancora che il signor Gazza potesse dare l'allarme alla Mcgranitt che alcuni studenti di nota fama non erano nei loro letti quella notte.

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