☽ CAP.1 ☽

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È un tranquillo sabato pomeriggio. Nessuno fra i piedi. Compiti finiti. Un tè. E Netflix già alla TV.
~Ehi vieni qui~ dice il ragazzo richiamando il gatto. La piccola palla di pelo allora si siede sul petto del padrone e si fa fare i grattini. Nulla è meglio di una giornata fredda passata al caldo.
Vibra il telefono.
~Valerie, dimmi. Successo qualcosa?~.
~Tobii! Ma no tranquillo tutto ok ahahah. Volevo sapere verso che ore devo venire~.
La ricerca di storia. Che il ragazzo aveva puntualmente dimenticato. La sua voglia di socializzare toccava il centro della terra quel giorno.
~Oh no tranquilla la ho già fatta io. Appena ho finito la doccia la riscrivo.~
~Va bene! Speravo però di dargli un'occhiata... Vabbè fra i due sei tu quello che ha nove a storia, mi fido di te! A domani allora.~
~A domani.~
Il ragazzo termina la chiamata e tira un respiro di sollievo. Ora il vero problema è farla la ricerca. Cerca di spostare il suo gatto più delicatamente possibile sulla poltrona e gli da un bacio. Alcuni peli rimangono sulla sua bocca.
Arriva in camera dopo un paio di minuti: il computer è già aperto sulla scrivania accanto al letto. Quelle pareti azzurre rendono la stanza più spaziosa di come già non è. Nonostante il letto su un piccolo soppalco, il ragazzo prende il computer e con un salto riesce a salirci sopra, senza troppi sforzi.
Avvia una playlist casuale e inizia a scrivere. È come se le sue dita scivolino sui tasti.
Tobia's pov:
"Perché sono così distratto? Se non mi avesse chiamato Valerie e mi avesse scritto come il suo solito non l'avrei neanche sentita. Che cosa mi succede? Non sono mai stato così confusionario. Ho sempre avuto il mio ordine, i miei schemi, orari e comunque volevo vedere i miei amici. Forse è per mamma..."
𒊹︎𒊹︎𒊹︎𒊹︎𒊹︎𒊹︎𒊹︎𒊹︎𒊹︎𒊹︎𒊹︎𒊹︎𒊹︎𒊹︎𒊹︎𒊹︎𒊹︎𒊹︎𒊹︎𒊹︎𒊹︎ Dopo qualche ora ha fatto la bellezza di dieci pagine, con tanto di foto e grafici. Prende il telefono e invia tutto all'amica, che si accerta di salvarlo "in caso che...". Storia, come ben si sa, fa venire fame, quindi Tobia scende per le scale e va a farsi un panino: burro d'arachidi e marmellata, il suo preferito in assoluto.
~Non ci pensare neanche! Scendi di qui!~ dice il ragazzo facendo gesto di scendere al gatto.
Il campanello.
~AAAH.~ sbuffa lanciando il sandwich sul piatto. Si sistema un attimo i capelli e guarda dallo spioncino: il postino con un pacco. Apre la porta e saluta l'uomo con educazione.
~Ragazzo, se mi puoi mettere una firma qui, così me ne vado~ dice porgendogli pacco e il foglio da firmare. Tobia allora da una letta veloce al foglio per controllare che non stia vendendo la sua anima al diavolo e firma. Saluta l'uomo, poggia il pacco sul tavolo e, mentre finisce di mangiare il suo panino, prende delle forbici per aprire la scatola.
Non pesa più di tanto.
Tobia's pov:
"Non mi ricordavo di aver ordinato nulla-
L'indirizzo e il mio nome sono giusti però... Magari è Valerie che mi ha fatto uno dei suoi soliti scherzi."
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Il ragazzo allora, si mette sulla sedia e inizia a tagliare lo scotch. Con calma allora apre tutto. Toglie i primi strati di carta e ci sono: una scatola, un libro e un vinile. Posa gli oggetti con calma sul tavolo e controlla che non ci sia altro sotto il resto della carta.
~Ahi!Ma che cos'è?~
///// FINE PRIMO CAPITOLO

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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 03, 2020 ⏰

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