~capitolo 4 𝒊𝒍 𝒎𝒂𝒓𝒆

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𝒖𝒏𝒂 𝒔𝒆𝒕𝒕𝒊𝒎𝒂𝒏𝒂 𝒅𝒐𝒑𝒐

Alex s'Pov
mi sono appena svegliato, non so che ore sono, sento un peso sul petto, poi guardo e ho la testa di giorgio attaccata al petto, sembra così dolce, gli accarezzo i capelli, sono morbidi come la sua pelle, sembra un cucciolo mentre dorme, uno di quelli da proteggere come un tesoro, se devo dire la verità, non mi dispiacerebbe baciare le sue morbide labbra... ma- perché sto pensando ste cose sul mio migliore amico?! *sbuffo*devo mettermi a posto le idee, so dove andare 𝒂𝒍 𝒎𝒂𝒓𝒆, un posto dove puoi sfogarti e liberarti, un posto che ti fa stare bene, un posto dove vedi ragazzi innamorati ed altri consumati dalla depressione che vogliono togliersi il peso dalle spalle, porterò anche Giorgio con me, sempre se vuole venire ovviamente, mi alzo facendo il minor rumore possibile per non svegliare il topo,vado in bagno e lavo i denti e il viso, prendo una felpa larga dall'armadio ed un pantalone della tuta grigio, delle vans e sveglio il topo per fare colazione, lo sveglio dandogli un bacino in fronte e gli sussurro all'orecchio "hey, topolino non vorrai svegliarti a mezzogiorno?" lo senti' rabbrividire a quelle parole, non so perché ma sembrava un piccolo bimbo indifeso, lo presi e lo abbracci cercando di farlo svegliare, stavo morendo di fame
giorgio: <b-buongiorno Alex> bene, mi sono svegliato già con le guancie rosse
alex: <buongiorno, oggi ti va di venire al mare con me?> dissi facendo gli occhioni dolci
giorgio: <certo, però devi starmi attaccato, non conosco niente qua e ho paura di perdermi>
alex: <ehy non dirmi che non ti fidi di me, non ti perderai di certo con me> dico sorridendo sperando che faccia lo stesso anche lui
giorgio: <lo sapevo haha, ora andiamo a fare colazione, ho fame>
alex: <certo, topolino> dissi prendendolo in braccio a mo di sposa, portandolo in cucina per fare colazione
giorgio: <ma- HEEYY!> dissi arrossendo
alex: <non avevi fame?> dissi quasi ridendo
giorgio: <davvero credi che mi dia fastidio che mi prendi in braccio?> dissi sorridendo ormai rosso in faccia
alex: <boh, che ne so io> dissi mentre prendevo gli ingredienti per fare i pancake
giorgio: <che cucini?> dissi curioso per la forte fame
Alex: <pancake>
giorgio: <glassiee> dissi saltandogli addosso abbracciandolo e facendo il faccino dolce, era davvero bravo a cucinare, a contrario mio, faccio proprio schifo a cucinare
alex: <ma quanto sei cute peroo'> dissi mettendogli la Nutella sul pancake visto che è sfaticato e non vuol fare nemmeno quello
giorgio: <glassie> dissi dandogli un bacino sulla guancia mettendomi in punta di piedi
alex: <dai, vai a vestirti che andiamo> dissi abbracciandolo, non so come mai sono così dolce con lui, gli voglio troppo bene, e la prima volta che provo tutto questo per una persona, ho paura di perderlo, ci starei davvero troppo male
girgio: <si, vado> dissi correndo nella stanza di Alex che da una settimana e anche mia, dall'armadio presi una felpa larga grigia (di Alex) e me la misi con sotto dei pantaloni della tuta e le solite vans, non vedo l'ora di andare al mare, anche se non sarà quello della Sicilia, ci sarà lui che renderà il tutto più bello, sono pronto e mi precipito da lui correndo, non facendo caso al casino a terra, cado facendo un piccolo tonfo, lui si precipita da me, chiedendomi cosa fosse successo...
giorgio: <ahi!> ho sbattuto il gomito contro la sedia che mi ha fatto cadere, quasi come uno sgambetto
alex: <hey, che è successo? come sei caduto?> mi precipitai da lui appena senti' quel piccolo tonfo, era caduto
giorgio: <n-niente Alex, n-non preoccuparti> dissi borbottando, non so perché ma era tutto quello che mi usciva da bocca
alex: <umh, sicuro?>
giorgio: <s-si, ora andiamo ti preeego> gli dissi facendo il faccino dolce, non vedevo l'ora
alex: <certo principessa> dissi per poi prenderlo in braccio e portarlo vicino alla macchina
giorgio: <sai, so camminare anche da solo> dissi sorridendo, ormai rosso in faccia
alex: <quindi non ti piace quando ti prendo in braccio?> chiesi facendo la vocina da offeso
giorgio: <n-no, cioè si, si credo...> ma che cazzo mi prende ora?
alex: <ehm, sono parecchio confuso ma ok hehe> avevo capito che eravamo entrambi in molto imbarazzo, ma non ho capito benissimo la risposta haha
giorgio: <niente, niente> dissi ancora sorridendo

𝑠𝑘𝑖𝑝 𝑡𝑖𝑚𝑒

giorgio: <wow... e bellissimo alex> dissi toccando le piccole onde che si formavano e si andavo a sbattere contro la sabbia, era tutto perfetto, io e lui in una spiaggia con il sole che ci batte in faccia ad aspettare il tramonto, il rumore delle onde che fa da atmosfera ed è quasi rilassante, poi ci siamo noi, io che lo tengo stretto per paura di perdermi e lui come uno scudo, andiamo per mano verso le onde calme e ruffiano le mani all'interno, ci desiamo sulla sabbia calda, quasi bollente e mi tiene stretto a se come se dovesse proteggere un tesoro da tutta la merda che ce attorno, e si lo ammestto lui mi piace e tanto, mi piace il suo modo di fare, il suo essere dolce, il suo essere protettivo, e una casa con cui posso sfogarmi, (ho il diabete solo a scrivere sta roba ma sh) mi stringo di più a lui, come un bambino indifeso e vedo lui intento a guardarmi negli occhi
alex: <hey, che succede? perché piangi?> giorgio si era accocolato a me, aveva la faccia sulla mia spalla fin quando non sento la spalla bagnata, stava piangendo, non volevo stesse male con me, non me lo potevo permettere
giorgio: <n-niente, t-tranquillo e solo che... ecco, è solo che è-e bellissimo s-stare con t-te> sto piangendo? non ci ho nemmeno fatto caso, mi sento le guancie a fuoco, lo guardo negli occhi, quegli ochhi così profondi da poterci sprofondare all'interno, mi asciuga le lacrime con il pollice e subito mi rassicura
alex: <hey, tranquillo dai> lo strinsi a me asciugandogli le lacrime con il pollice mentre lo incitavo a guardare il tramonto stupendo che si era formato, beh forse li' di stupendo non c'era solo il tramonto...
giorgio: <grazie Alex, e bellissimo, nessuno mi aveva mai porta-> mi bloccai appena sentì le labbra, in quel momento tutto di ferma, senza rendermene conto smetto di respirare, non me l'aspettavo, non so nemmeno se lo volevo ma in quel momento non riuscivo a fermarmi, si infondo lo volevo ma lui, perché lo ha fatto, davvero prova qualcosa per me? non loso, ho questi problemi nella testa che mi stanno distruggendo
giorgio: <ehm, Alex... perché lo hai fatto?> dissi ormai più rosso dei capelli di cico, mi è piaciuto e anche tanto ma voglio sapere cosa prova per me
alex: <scusa, giorgio... era troppo che lo volevo, avrei dovuto chiedere ma non l'ho fatto, avrei dovuto dirti quello che sto provando in questi giorni prima ma non l'ho fatto, scusa> ero tanto dispiaciuto ho agito distinto, non dovevo
giorgio: <hey, tranquillo non sto dicendo che mi è dispiaciuto anzi, ma è-ecco... anch'io credo di provare qualcosa, ma non so cosa, ho solo bisogno di pensare> dissi facendogli un sorriso rassicurativo
alex: <q-quindi non ti ha fatto schifo...?> dissi portando lo sguardo basso, guardando i piccoli granelli di sabbia
giorgio: < n-no, perché dovrebbe, ti ho detto che mi è piaciuto, e non poco> dissi facendo un sorriso rassicurativo






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al prossimo capitolo hehe,
non so nemmeno come
continuare la storia zad

~𝑔𝑎𝑡𝑡𝑜 𝑒 𝑡𝑜𝑝𝑜 𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑑𝑒𝑠𝑡𝑖𝑛𝑎𝑡𝑖 𝑎𝑑 𝑜𝑑𝑖𝑎𝑟𝑠𝑖...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora