Klaine

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Blaine's POV

Come ogni mattina prima, prima che iniziassero le lezioni, mi ritrovavo a camminare fino al Lima Bean per fare colazione. Mi guardai attorno mentre attraversavo la strada a passo svelto, volevo sbrigarmi e prendere il mio caffè prima che lui arrivasse lì, anche se sapevo che sarebbe stato lì. Quando mi ritrovai a pochi metri dalla mia destinazione feci un piccolo sorriso ma prima che potessi raggiungere l'entrata qualcos'altro colse la mia attenzione: Kurt che camminava mano nella mano con Sebastian. Il mio sorriso si sfumò in un secondo non appena vidi quanto ampio fosse il suo. Ci lasciammo un mese fa, 33 giorni per essere esatti, eppure lui sembrava essere andato avanti facilmente, sembrava essere anche più felice. Io però, al suo contrario, ero distrutto. Non pensavo ad altro se non a lui e a noi, pentendomi sempre di più per non aver lottato abbastanza per lui, per non essere stato abbastanza.

Vidi come arrivati all'entrata del Lima Bean lui ti aprì la porta e, mentre gli passavi affianco, ti sussurrò qualcosa all'orecchio con un sorriso. Tu ridesti. E in quel momento riascoltai la tua risata dopo un mese, quella che mi faceva sempre sentire completo ogni giorno anche nei peggiori dei momenti. Mi odiavo. Mi odiavo perché ti ho perso e ti ho lasciato andare. Perché più ti guardavo e più continuavo ad innamorarmi di te. Però infondo ti stavo odiando. Ti stavo odiando perché per un mese non mi sono sentito in un altro modo se non vuoto e tu ora eri lì, sorridendo con Smythe come non hai mai sorriso insieme a nessun altro. Nemmeno con me. Quindi sì, in quel momento mi accorsi che non solo sembravi più felice con lui. Lo eri davvero.

Vidi come andaste a sedervi insieme e sembravate molto a vostro agio l'uno con l'altro. Chiusi gli occhi per qualche secondo mentre sospirai profondamente. Cercai il più possibile di ripetermi di  entrare, ignorarvi e ordinare il mio solito per poi uscire. Quando riuscì a convincermi mi incamminai verso le porte, raggiungendo di fretta il bancone. Riferì alla cassiere il mio ordine e mi spostai per fare andare avanti la fila, aspettando poggiato ad una parete. Da lì guardandomi intorno incrociai il tuo sguardo e il tempo pareva essersi fermato, o almeno per me. Tutti i nostri ricordi, specialmente quelli passati qui dentro, cominciarono a tornarmi in mente. Come il nostro primo 'Ti amo'. Eravamo seduti esattamente a quel tavolo e in quel momento ho sentito un nodo in gola. Come però ho già detto, lo era stato solo per me, dato che nel secondo in cui provai a sorriderti tu distogliesti lo sguardo, tornando a prestare attenzione a qualsiasi cosa ti stesse dicendo Sebastian. E mi ferì, mi ferì davvero tanto. Così quando sentì il mio nome non persi tempo ad avvicinarmi per prenderlo, pagare e uscire velocemente, sentendo come le lacrime minacciavano di uscire. 

Tornai a casa. Non mi sentivo di andare a scuola e guardarlo in faccia sapendo come lui si fosse già dimenticato di quello che eravamo o di sopportare le lezioni in quel momento. L'unica cosa che mi avrebbe fatto stare bene era la musica ma ci sarebbe stato anche lui appunto, quindi preferì evitare anche quello. In altre circostanze solo un'altra cosa sarebbe riuscita a farmi stare bene, o meglio qualcuno, lui.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 09, 2020 ⏰

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