9-Clues

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Inutile dire che quella sera facemmo l'amore altre volte, forse quattro o anche di più.
L'audacia e la forza della piccola Alice mi sorprendevano in maniera quasi eccessiva e a letto non era affatto la stessa ragazza. Il suo carattere cambiava e diventava una pantera.
Il giorno dopo la accompagnai io al college e nonostante lei non sembrasse affatto una che aveva fatto sesso tutta la notte, io ero piena di lividi e marchi sul collo. Essendo la fine di giugno non potevo mettere una sciarpa e Tom non mi avrebbe mai creduta.

Quando lo feci presente alla ragazzina scoppiò a ridere e mi guardò.
"Saprai inventare qualcosa." Mi disse, certo che lo avrei fatto ma avrei preferito di gran lunga non mentire.
In quel preciso momento mi trovavo nella fila della mensa con Leila e Brenda. Senza farmi beccare, guardai verso il nostro tavolo e lei era lì, con un'altro fottuto libro da leggere.

"Vi devo dire una cosa." Mi svegliò Brenda dai miei pensieri. Alzai un sopracciglio e la guardai aspettando.
Anche Leila la guardava ed entrambe sbuffammo perché la mora non si decideva a parlare.
"Lo dirò con tutti al tavolo." Decise ed imprecai mentalmente per la sua indecisione.
Appena arrivate, guardai in direzione della ragazzina che spostava lo sguardo da me al libro. Ghignai alzando gli occhi al cielo e lei arrossì velocemente.

Mi ridestai quando i ragazzi mi guardarono stralunati e cominciarono a ridere, per primo Ben.
Mi sedetti lanciando una patatina contro il moro e guardai i ragazzi che mi fissavano, ringhiai guardandoli male.
"Siete dei deficenti." Solo Tom non rideva, che guardava da me a sua cugina con un sopracciglio alzato.
"Elisabeth?" Mi chiamò il ragazzo ed io lo guardai.

"Cosa c'è?" Sbottai stizzita al suo sguardo arrabbiato.
"Chi te li ha fatti?" Domandò il ragazzo ed io alzai gli occhi al cielo ma risposi senza aspettare.
"Molly." Sibilai visibilmente arrabbiata. La ragazzina alzò lo sguardo su di me ma io guardai, ghignando, suo cugino.
"Non l'ho lasciata sola. Ero a casa. Stava dormendo." Borbottai avvicinandomi al tavolo per parlare sotto voce.
"Quella ragazza è pazza." Continuò a ridere Ronald innocentemente.

"Si, ma fa certe cose con le mani." Lanciai questa frase sospesa in aria e con la coda dell'occhio guardai la bambina che, con gli occhi sul suo libro, arrossiva ancora più pesantemente.
Dentro di me sentivo un fastidio a cui non sapevo dare nome, qualcosa che mi bloccava la bocca dello stomaco.
Sentivo che era sbagliato che lei non fosse accanto a me, a tenermi la mano oppure che non potessi abbracciarla.
Strinsi i pugni sotto il tavolo ed il mio cellulare squillò, così come quello dei presenti.

Il messaggio annunciava l'ora esatta della gara che si sarebbe tenuta una settimana dopo e l'ansia mi invase le budella pensando ad Alice che forse sarebbe finita nelle luride mani di quel bastardo.
"Cazzo." Sibilò sia Ben che Ronald e quest'ultimo, il ragazzo di colore, alzò gli occhi su Tom.
"Fratello sei nella merda."
"Come è andata a finire ieri sera?" Chiesi senza troppi giri di parole.
"Ho perso, ma per un soffio, cazzo." Si mise le mani nei capelli e cominciò a scuotere la testa con espressione delusa ed arrabbiata.

"Pensi di riuscire a vincere contro la Dodje di Adrien?" Ringhiai aspettando un assenso che non arrivò. Maledetto Tom e le sue improvvisate.
Mi protrassi sul tavolo e guardai negli occhi verdi della ragazzina che ora ci guardava con occhi gonfi di lacrime.
Quanto avrei voluto rassicurarla in quel momento.
"Dovrai entrare nella macchina di Tom. È così che funziona. Adrien trova la debolezza delle persone e la usa contro di loro. Devi essere forte." Dispensai questi consigli non volendo assolutamente pensare ad un'imminente separazione. Non poteva finire nella tana del lupo.

"Non voglio gareggiare. Tom, maledizione." Borbottò la ragazzina con pugni chiusi.
"Sono le regole, bambina. E se Tom perderà saranno guai." Poi guardai il ragazzo con rabbia. "È meglio che tu faccia tutto quello che puoi perché lei non può finire tra le sue grinfie. Hai capito?" Ringhiai prendendolo per il colletto.
Quando lo lasciai andare Ben guardò la ragazzina spaventata.
"Lei è stata un premio di Adrien. Quando le è successo di ri..."

𝑌𝑜𝑢 𝑎𝑟𝑒 𝑚𝑦 𝑠𝑜𝑢𝑙 [COMPLETATA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora