Capitolo 1

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Sono Emma Ricci, ho 16 anni e sono nata a Napoli, appartengo a una famiglia molto importante, mio padre è Don Salvatore, uno dei boss più temuti della città, ho anche due fratelli più grandi, Pietro e Ciro, ci vogliamo molto bene, ma purtroppo per un crimine commesso, mio fratello Ciro si trova All'ipm (istituto di pena minorile) di Napoli. Spesso vado a trovarlo a colloquio, mi manca molto, ma so che quando uscirà di lì recupereremo tutto il tempo perso. Apparte questo però, io non mi sento caratterialmente di appartenere a questa famiglia.. Sono molto diversa da tutti loro, sono una ragazza calma, e non mi piace assolutamente la violenza.. Al contrario della mia migliore amica Celeste,anche lei ha un fratello, Edoardo, all'ipm.. In cella con il mio, è proprio lì che ci siamo conosciute, nei vari colloqui, mentre aspettavamo i rispettivi fratelli abbiamo iniziato a parlare e ne è nata quella che oggi è l'amicizia che considero più vera e sincera, anche se  come ho già detto Celeste è totalmente diversa da me, è molto permalosa, non si lascia passare nessun minimo sgarro, ed è sempre pronta a farsi rispettare usando la violenza.. Purtroppo io so bene per esperienza che questa è una strada sbagliata.. Ma lei è fatta così.. Non puoi cambiarla.. Sembra quasi lei una Ricci e io una Conte, già perché la sua famiglia, la famiglia Conte non è influente sul territorio napoletano..non sono persone pericolose. Quando è con me però riesco a farla stare calma, a ragionare, anche se non è proprio quello che mi è stato insegnato fin da piccola, purtroppo la legge delle famiglie come la mia è quella di incutere paura, guadagnarsi con la violenza il rispetto della gente.
Questo pomeriggio devo vedermi insieme a mio fratello Pietro con Azzurra, sua madre e sua cognata, per andare tutti insieme a colloquio da Ciro ed Edoardo, quindi inizio a prepararmi faccio una doccia lavando anche i capelli che decido in seguito di lasciare ricci naturali aggiungendo un cerchietto nero largo in raso,  indosso una maglia di balmain infilata nei pantaloncini di pelle, il caldo di giugno inizia a farsi sentire, le mie Alexander McQueen e sono pronta, passo in camera di Ciro a prendere alcuni vestiti più estivi che voglio portargli, prendo la borsa e scendo dove ci sono già tutti gli altri ad aspettarmi, andiamo con la macchina di Pietro, e una volta superati i controlli di routine prima di entrare nella sala colloqui, ci fanno accomodare in attesa dei nostri fratelli. Il primo ad arrivare è Edoardo che va a salutare la sua famiglia in una postazione poco distante dalla nostra,subito dopo arriva anche Ciro che ci raggiunge al tavolo e iniziamo a parlare, carica un quarto d'oro dopo finiamo il colloquio e mentre tutti stiamo andando via, noi a casa e i nostri fratelli nel loro reparto, Edoardo si ferma a raccoglie qualcosa da terra, mi chiama e mi riconsegna un portachiavi a forma di tigre, deve essermi caduto dalla tasca, lo porto sempre con me da quando sono piccola, I miei genitori mi hanno sempre raccontato che mi era stato donato quando ero piccola da mio fratello, senza specificare mai chi dei due, Edoardo nel ridarmi quell'oggetto dice una cosa che mi lascia molto perplessa:"la Tigre è il mio animale preferito, anche Celeste ha un portachiavi come il tuo, gli è l'ho regalato quando eravamo piccoli, per ricordargli sempre il nostro rapporto, chi sa dove lo avrà messo, non lo porta mai con sé"...

SPAZIO AUTRICE
ciao a tutti, questa è la prima storia che scrivo qui, spero che questo capitolo vi sia piaciuto e vi abbia incuriosito a continuare la lettura, fatemi sapere nei commenti cosa potrei migliorare, aggiungere o eliminare 💗

Ogni giorno farò qualcosa per stupirti|Edoardo Conte Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora