tu,il mio girasole

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Prima di iniziare a leggere il dopo vorrei fare una premessa, mi permetto di dire che non sono una bravissima "scrittrice" e ne altro, proprio perché sono alle prime armi, ma semplicemente una ragazza con mille sogni nel cassetto che vuole esprimere le proprie emozioni, ed è giusto farlo presente a voi lettori. Ho sempre avuto questa passione, per la scrittura intendo, ma inizialmente essendo piccola non mi rendevo conto di quanto potesse essere bello e soprattutto quante emozioni poteva trasmettere, insomma è una cosa unica e speciale, infatti andando avanti, giorno dopo giorno, ho iniziato a capire tutte le sensazioni che essa mi stava dando, come ci si può sentire, e non è semplice spiegarlo. Basta avere un foglio di carta in mano e una penna e il gioco è fatto, le cose iniziano ad uscire senza pensare, senza cercarle, come una vera e propria macchinetta, come le gocce dell'acqua ad esempio, loro mica pensano se cadere o meno, lo fanno e basta. Io ho deciso di mettermi in gioco e provare a realizzare questo piccolo progetto, senza pensare al dopo, solo al presente, ho deciso di godermi il momento, e alla fine se questo sarà riuscito potrò dire di aver vinto qualcosa, inoltre cercherò di non farvi e non farmi sfuggire niente, quindi ragazze e ragazzi dovete sempre mettervi in gioco e non fermarvi mai, inseguire i vostri sogni, progettare, realizzare, fare quello che vi passa per la testa, senza dare retta a nessuno, perché le persone al di fuori parleranno sempre, ma non per qualcosa, solo per invidia perché vogliono vedervi sconfitti, e so che per la maggior parte di voi è cosi, perché essendoci passata io in primis mi metto nei panni dell'altro e capisco più di quanto io immaginassi, e spero possiate capire tutto all'interno di questo libro, inoltre capirete anche il perché del titolo scelto, forza e coraggio.

1.

Avete presente quando una persona non si aspetta nulla dalla vita e all'improvviso, inaspettatamente compare qualcosa di magnifico che non ha visto mai? A me è capitato, e la protagonista del libro sarò proprio io insieme a qualcuno di molto speciale a cui vorrei fare un regalo, inoltre sembrerà anche banale, ma non mi interessa, io voglio raccontarvi che nonostante tutte le sofferenze e i dolori che siamo abituati ad affrontare ogni giorno, possiamo essere felici, abbiamo solo bisogno di una marcia in più per rendercene conto, perché tutti noi possiamo, nessuno escluso. Era un giorno normale quel trenta aprile 2018, un giorno come tutti gli altri, solita vita, spensierata, con una tale leggerezza quasi da far paura, sciolta e molto tranquilla, insomma oserei dire nessun pensiero vagante per la testa, involontariamente presi il telefono aprendo Instagram, scivolando sulle foto e andando sulla home, schiacciando diversi profili mi compare una foto di un ragazzo molto carino, capelli ricci, alto, occhi marroni , fossette tenerissime e con una faccia quasi dolce, a quel punto scoppiai a ridere senza capirne davvero il motivo, perché mi sembrava buffo, diciamo che non me lo sarei aspettata, così decisi di mettergli un like, e poi ancora uno, fin quado non mi mandò una richiesta d'amicizia, accettai e continuai a mettergli dei like, lui ricambiò e poco dopo vidi una spuntina blu lampeggiare, avevo quasi paura, clicco per vedere cosa fosse e immaginate un po', era lui, vidi un " ciao" con disinvoltura, senza pensarci due volte, anche se in quel momento mi sentì in imbarazzo, nonostante non lo avessi mai visto e nonostante non ci avessi mai parlato, io lo risposi e a dire la verità mi incuriosiva molto già dai primi like, ma partì senza aspettarmi nulla, leggera, e prendere le cose così come mi sarebbero arrivate, nel bene e nel male. Iniziammo a parlare del più e del meno, a conoscerci, più che altro ero molto incuriosita di sapere come fosse, il suo carattere, i suoi atteggiamenti, il suo modo di fare, ero decisa a non affezionarmi più, ma volevo conoscere la sua personalità. I giorni a seguire furono molto divertenti, a primo impatto sembrava molto simpatico, ironico, scherzoso ed era abbastanza sulle sue, un ragazzo un po' chiuso, che si faceva i fatti suoi. La sua personalità in questo modo mi dava alla testa, perché giorno dopo giorno mi rendevo conto che più si comportava cosi più mi incuriosiva conoscerlo, e da me stessa non me lo sarei mai aspettata, voi vi starete chiedendo "perché non te lo saresti mai aspettata?", e si perché avevo chiuso con tutti, avevo alzato un muro altissimo per evitare delusioni e sofferenze, avevo evitato di stare male e piangerci su per gli altri, però mi resi conto fin dall'inizio che lui non era così, non era un ragazzo superficiale, non era così tanto orgoglioso, anche se in fondo lo ero anche io, so solo che mi resi conto che aveva qualcosa di diverso dalle altre persone, cioè io stessa ero riuscita a capirlo fin da subito, nonostante fosse una persona chiusa e riservata, mi resi conto che aveva sofferto quanto me, e forse era quello che ci portava ad avere qualcosa in comune all'inizio, mi resi conto che anche lui aveva alzato un muro come me, aveva messo una corazza troppo grande, e pensavo davvero fosse impossibile, perché quando una persona è fredda hai paura anche di parlargli tanto ed essere invadente, mi resi conto che forse un filo di speranza c'era ed io volevo aiutarlo, magari avrebbe fatto bene anche a me, e così fu. I giorni passavano e finalmente dopo poco mi chiese di uscire o meglio stava una grande festa qui nel mio paese e così decidemmo di vederci e passare del tempo insieme non più dietro uno schermo ma bensì faccia a faccia, seduti su di una panchina a chiacchierare, a parlare di quanto fosse bello il cielo, della notte in se per se, e ci siamo ritrovati in molte cose, scuola, pensieri, esperienze e cosi siamo finiti a mangiare una pizza in un piccolo forno, dove si stava bene, inoltre devo anche dire che quello non era un vero e proprio appuntamento, ma ce ne furono molti altri di incontri del genere, fatti di semplicità e risate, eravamo entrambi spensierati, e non c'era cosa più bella in quel momento. Ci fu un giorno a seguito di quello dove venne di nuovo da me, quel giorno credo rimarrà nella storia, perché? Perché per la prima volta nella mia vita vidi un ragazzo piangere davanti a me, e chi se lo immaginava mai che quel ragazzo cosi chiuso e riservato potesse avere delle emozioni, io di certo no, per questo vorrei dire a tutti che non bisogna fermarsi alle apparenze ma conoscere fino in fondo una persona e scoprire tutte le debolezze e i perché di esse. E' stato un momento così affascinante, non avevamo bisogno di parlare, bastava guardarsi un attimo e capire che la situazione era la stessa, potevamo prenderci la mano e andare lontano, in un mondo fatto per pochi, dove solo alcuni provano queste cose, chi in un modo chi nell'altro, ma comunque per pochi, ma almeno insieme e potevamo condividere questa cosa ,successivamente lo lasciai andare ma sapevo che ci saremmo rivisti molto presto.

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