Insieme, connessi,
finché morte non ci separi
Alice
Il cigolio delle ruote risuona nell'atrio deserto, riempiendo l'aria silenziosa e malinconica.
Fuori è buio, la sera tende le sue lunghe mani inghiottendo l'azzurro del cielo e trapuntandolo di stelle.
Sollevo le gambe, quel tanto che basta perché i miei piedi non tocchino terra, permettendogli di spingermi ovunque lui voglia.
Claudio
Seduta alla scrivania, intenta ad acconciarsi i capelli in uno chignon improvvisato tenuto su da una matita infilata tra le ciocche scure, la signora Conforti, contro ogni prevedibile aspettativa, è diventata una stakanovista.
Si morde il labbro inferiore, come fa spesso quando è concentrata.
Batto le dita sulla tastiera del computer, componendo una mail per conto della Manes ma devo tornare indietro a cancellare più volte, a causa della distrazione improvvisa che mi rende difficile scrivere correttamente.
"Claudio, per favore..." supplico mentre prende a giocare con i miei capelli, lasciando scivolare un bacio sul collo scoperto.
Rabbrividisco, sussurrando il suo nome nel vano tentativo di dissuaderlo.
Sfilo la matita, lasciando che la gravità faccia il resto.
Si stupisce.
Si lamenta di esserseli appena puntati.
"Sei più bella con i capelli sciolti" bisbiglio al suo orecchio.
Mentre cerca di mettere un punto alla frase si sente allontanare dalla scrivania, trascinata inesorabilmente all'indietro.
"Tempo scaduto, mi dispiace!"
Ride quando sto già spingendo lo schienale della sedia con convinzione.
"Ma che fai?"
Non comprendo le sue intenzioni.
"Non è ovvio? Ti porto via da qui!"
Che avesse fretta di tornare a casa mi era chiaro ma non portandosi dietro anche la poltroncina del mio ufficio.
"Vuoi lanciarmi con la sedia giù per le scale dell'Istituto? Il nostro matrimonio va davvero cosi male, Claudio?"
Non conferma né lo nega.
"Ti porto in un posto, prima"
"È arrivata una cosa per noi oggi pomeriggio. É bene che tu la veda prima di tornare ai tuoi improrogabili impegni" affermo solennemente.
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Insieme, connessi, finché morte non ci separi
FanfictionSeduta alla scrivania, intenta ad acconciarsi i capelli in uno chignon improvvisato tenuto su da una matita infilata tra le ciocche scure, la signora Conforti, contro ogni prevedibile aspettativa, è diventata una stakanovista. ...