1.Inverno

68 10 3
                                    

harry pov's

È una giornata d'inverno e,come sempre,pioveva...
Dio quanto detesto la pioggia,mi fa sentire debole,inerme.
Mi porta a ricordare momenti passati della mia vita che se avessi l opportunità di cancellarli lo farei.
Per quanto io possa sforzarmi a distrarmi non c'è verso, il buio cala,i ricordi divorano la mia mente, sono ricaduto, per la millesima volta.
Lascio il mio corpo esile cadere sul letto a peso morto.
Tuoni e lampi illuminano la mia piccola stanza,mi sento piccolo, piccolissimo, ho paura...
provo ad addormentarmi ma non ci riesco, che coglione che sono, a 18 anni ancora non riesco a dormire in santa pace nelle notti piovose,cazzo, sono così sciocco.
Mi odio per questo,infondo è solo pioggia.
Mi misi a fissare il soffitto sentendomi ancora più piccolo di prima, mi sento chiuso come in gabbia, voglio uscire, vorrei essere altrove, ma non ho due spicci  per fare un cazzo.
I miei non mi aiutano con i soldi, soprattutto mio padre,non ho mai avuto un bel rapporto con lui fin dall'infanzia, soprattutto da quando è venuto a sapere che sono gay.
Dice che sono uno sbaglio, forse ha ragione, sono contro natura, faccio schifo,si, ma al cuore non si comanda, fa tutto lui, va dove vuole andare....
Da lì non mi ha mai più voluto vedere, ha iniziato a picchiarmi, e continua tutt'ora, è un incubo per me, un tunnel senza fine, senza via d'uscita.
Mi chiedo solo perché continuo a vivere, a stare qui e a soffrire, posso mettere fine a tutto nel giro di pochi secondi, smettere di stare male, e , in un modo o nell altro , forse iniziare una nuova vita, una vita normale.
Adesso ho un occhio nero, il mio corpo è pieno di lividi, e di tagli, si, sono autolesionista.
Non ho nessun amico, non posso sfogarmi con nessuno, mio padre lo fa su di me, quindi ho pensato di farlo anche io.
In un certo senso il dolore dei tagli e del sangue che fuoriesce dalle mie ferite riesce a distrarmi, a portarmi sollievo, in uno stato di tranquillità.
Mi faccio schifo da solo, d'altronde è quello che mi ripete sempre mio padre.
La lametta che toccava il mio corpo mi dava un senso di libertà, come se tutte le cose negative fuoriuscissero dal mio corpo, le lacrime uscirono una ad una dai miei occhi, scorrevano sulle guance, erano fuoco per me.
Taglio dopo taglio , uno sempre più profondo dell altro, iniziai a perdere molto sangue, a dir la verità pensai di morire in quel momento stesso per troppa perdita.
Presi delle bende per avvolgere le mie braccia, per asciugare il sangue, ma subito dopo si inzuppo, così ne misi un altra sopra e via dicendo.
La vista mi si annebbiava, il dolore è troppo forte, ma non cedetti, mi alzai e andai ad aprire il cassetto dove tenevo i medicinali, ne presi una, mi misi una felpa abbastanza larga e poco dopo riuscì a prendere sonno.
Al mio risveglio avevo fame, ma di toccare cibo non ci pensavo minimamente... ciò che mangiavo vomitavo, non mi andava di stare male per dello stupidissimo cibo, ho già altro a cui pensare.
Ero talmente fragile, e forse anche un po' vigliacco,che non potevo chiedere aiuto a nessuno...
Chi mai avrebbe voluto un amico come me?
Un amico autolesionista, picchiato e screditato dal padre e soprattutto gay.
In fondo è meglio così, è meglio che nessuno si avvicini a me, è meglio che nessuno mi aiuti
Li trascinerei nella mia tristezza e non voglio coinvolgere nessuno, in fin dei conti non sono salvabile, nessuno può aiutarmi , tantomeno io... sarebbe una battaglia senza vittoria, ma anche senza "l'importante è provarci".

 sarebbe una battaglia senza vittoria, ma anche senza "l'importante è provarci"

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Mi misi alla finestra e notai un gruppetto di amici spensierati che ridevano...
"Chissà cosa si prova ad essere felice" pensai tra me e me. Notai anche che c'erano delle coppie, ovviamente etero, probabilmente solo io ero gay,solo io ero sbagliato.
Mi chiesi anche cosa si ci prova ad essere innamorati , e soprattutto ad essere amati.
Come si fa? È complicato?
Di una cosa sono certo, non andrei bene a nessuno.

by chance Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora