giorno novantanove.

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Ho visitato la tua tomba un’ultima volta. Ho lasciato un paio di rose come scusa della mia assenza dei giorni scorsi, ma non avrà più importanza tra un paio d’ore. Ti ho cantato un’ultima canzone, la tua preferita di tutti i tempi, e finalmente ti ho sentito cantare con me. La tua voce sembrava più vicina ora, e quindi ho capito che era giunto il momento. Prenderò l’intera bottiglia di pillole, e mi rinchiuderò nella tua stanza. Indosserò tutti i tuoi vestiti così potrò sentire il tuo odore mentre esalo i miei ultimi respiri. Novantanove giorni senza di te sono sembrati un’eternità, ed è impossibile stare qui ancora. Ora ho il diario e il tuo biglietto nelle mie mani tremanti, e sono fottutamente nervoso Harry, spero tu lo sappia. Sto lasciando questi qui con te, così saranno più facili da trovare una volta che sarò morto. Questi erano tuoi. Il mio cuore è sparso dentro questo diario, e il mio cuore è tuo. Ci vediamo presto, ti amo.
-Lou xx
 
Alcuni dicono che l’amore sia l’emozione più forte che una persona possa provare. Prende tutte le fibre del tuo corpo, facendosi strada attraverso la tuo anima e uccidendoti dall’interno. Deteriora il tuo buon senso, facendoti fare cose stupide in suo nome. Questo è quanto hanno teorizzato.
Quando trovarono il corpo freddo e immobile di Louis, coperto nel piumino di Harry, indossando i vecchi vestiti di Harry, beh quella fu l’unica spiegazione al momento. Era stato tutto fatto nel nome dell’amore. Quando i paramedici arrivarono, era troppo tardi: se ne era andato. Niall, Liam e Zayn avevano perso già un altro amico. Rimasero lì a piangere per la perdita di un altro dei loro migliori amici. Louis li fissava, un triste sorriso impresso sulle sue labbra mentre il suo corpo veniva tirato via dal letto, e fuori dall’appartamento. Guardò quando i ragazzi caddero a terra sul pavimento, piangendo a dirotto. Non poteva farci nulla, ma voleva raggiungerli e confortarli. Era impossibile. Cominciarono ad incolpare loro stessi, dicendo che non ci erano stati abbastanza per lui, il che fece solo Louis guardare loro con frustrazione. Era felice ora, e voleva che loro fossero felici per lui.
Louis sentì una mano toccargli la spalla, e si girò per trovarsi davanti un paio d’occhi verdi— lampeggianti, in movimento, tutto. Sorrise al ragazzo prima di lui, che a suo volta gli sorrise ampiamente. Le lacrime scesero dagli occhi dei due ragazzi non appena si girarono a guardare i loro migliori amici, che avevano fatto soffrire per la lotta del loro amore.
“Sei pronto?” chiese Harry, richiamando l’attenzione di Louis su di sé. Louis annuì, e Harry gli prese la mano, portandolo lontano verso la sua nuova vita.
“Ti amo.” Sussurrò Louis, chinandosi per baciare Harry sulle labbra.
“Ti amo anche io.”
Quindi i due camminarono verso la luce, tenendosi per mano  e cantando, assieme con gli angeli che chiamavano i loro nomi, la loro ninna nanna preferita. Louis si girò a guardare Harry, il ragazzo che aveva amato per così tanto tempo e a cui aveva inflitto molto dolore nella precedente vita. Ora avevano una nuova vita, che avrebbero potuto passare assieme per sempre, cantando con gli angeli.

99 days without you.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora