Il pranzo è passato tranquillo, durante il pomeriggio io e Rachel abbiamo girato l'accademia e siamo andate alle 17:00 nella nostra aula, giusto per avere una panoramica dei compagni. La classe 2'F.
Con nostra grande sorpresa in classe abbiamo il principe, che era già sommerso da praticamente tutte le ragazze vampiro della classe, con sguardo di disapprovazione dei vampiri nell'angolo dell'aula, mentre i lupi erano tutti vicino alla finestra che chiacchieravano allegramente.
La cena è stata monotona, con un discorso di benvenuto di circa 10 minuti della direttrice, Jessica, che sembrerebbe essere umana, come tutti i professori.Sono sdraiata sul letto, Rachel è uscita per andare a presentarsi al club di letteratura serale.
Sinceramente non so che cosa fare. Fisso il soffitto avvolta dalla nube dei miei pensieri, ne ho ancora per un ora.
Decido di uscire a prendere una boccata d'aria, ci sarà un giardino qui attorno?
Infilo una felpa con cappuccio per coprire le orecchie, devo cercare di farmi notare il meno possibile.Sono le dieci ed è già tutto buio, il giardino della scuola però mi piace.
Inizio a saltellare da un aiuola all'altra osservando i fiori.
Sento delle voci femminili provenire da vicino ad una fontana al centro del giardino, mi avvicino.
Sono delle vampire, stanno chiacchierando. Passo di fianco alla siepe osservando la fontana senza farmi notare, un colpo di vento mi abbassa il cappuccio, prontamente lo tiro di nuovo su.
-Hey Briana, non è la lupa stramba che ti ha urtato oggi?-
Mi volto, la ragazza al centro mi sta guardando, è proprio quella che mi ha urtata oggi dando la colpa a me. Devo uscire in fretta da questa situazione.
-Ehm... Io... Mi dispiace per stamattina-
Cerco di scappare tenendomi stretta il cappuccio, due ragazze mi fermano buttandomi a terra, batto contro un albero con la testa e la schiena.
Briana si avvicina e mi prende il mento guardandomi.
-Che occhi rivoltanti che hai stramba, fanno veramente schifo-
Mi fa battere la testa contro il tronco per poi darsela a gambe con le sue amiche.
Rimango tramortita. Il mio sguardo è offuscato, devo aver battuto la testa troppo forte.
-Avresti potuto batterle, perché non l'hai fatto?-
Una voce maschile, la sento arrivare dall alto insieme ad un rumore di foglie.
Vedo qualcuno davanti a me, un uniforme bianca. Non vedo altro. Socchiudo gli occhi.
-Quella ragazza... Deve esserci andata giù pesante per aver fatto perdere conoscenza ad una lupa delle nevi eh?-
Sospiro.
-Non vedo bene... Chi sei?-
-Ti interessa davvero? Forza, vieni qui-
Due mani grandi mi afferrano per i fianchi, mi gira la testa fino a diventare tutto buio.Cos'è? Una sensazione rilassante mi invade il corpo, dalle orecchie fino alle punte dei piedi. La mia gamba sinistra inizia a tremolare istintivamente.
Un dolore mi colpisce la testa, apro gli occhi.
-Ah, allora sei sveglia... Sai non pensavo funzionasse davvero, siete come i cani-
Due occhi di ghiaccio e un sorriso con due zanne acuminate riempiono i miei occhi gialli.
Mi rendo conto di essere appoggiata alle sue gambe, mi metto seduta sulla panchina su cui ero sdraiata.
-Perdonami...- Mi tocco la nuca -Non pensavo ci fosse qualcuno a guardare-
-Non so se per tua sfortuna o fortuna c'ero io-
Guardo meglio il proprietario della voce,
-Oh, ma sei Viktor... Beh grazie, sei stato gentile. Come conosci la mia razza?-
Mi esce spontanea questa osservazione, ho pensato ad alta voce.
Rimango a fissare il vuoto.
Una risata sonora e sincera invade le mie orecchie,
-Che cosa c'è da ridere?-
Lo guardo con aria severa.
Torna serio schiarendosi la voce.
-Ahem... Sei la prima che riesce a parlarmi in maniera normale da 16 anni, è così strano che mi ha fatto ridere; tutti si rivolgono sempre a me con "Signore" o comunque dandomi del lei-
Lo fisso ancora stordita, mi rendo conto di aver appena mancato di rispetto ad uno dei principi più potenti della Russia.
Mi alzo in piedi senza sapere cosa dire.
-Oi, attenta, non dovresti alzarti!-
Non fa in tempo a finire la frase, ho un capogiro e inizio a barcollare, mi prende per un fianco e mi scosta da vicino la fontana come fosse la cosa più naturale del mondo; ma lui inciampa in un sasso e finisce nell'acqua illuminata dalle luci interne.
Mi sveglio al suono dell'impatto del suo corpo con l'acqua. Gli prendo le mani e lo tiro fuori da lì con uno scatto, rimane in silenzio.
-Oh...Oh mio dio... Mi dispiace così tanto, io non so cosa mi stesse passando per la testa scusami, non mi sarei dovuta alzare e ora prenderai freddo e...-
Mi tolgo la felpa senza pensarci e gliela metto sulle spalle mortificata.
Lui mi guarda e inizia a ridere alzandosi, solo ora mi rendo conto di quanto sia alto.
-Non scusarti, va tutto bene, apprezzo davvero la felpa, grazie, ma in Russia vivevo a -20° invernali, non serve-
-Tienila!-
Le parole mi escono dalla bocca di nuovo da sole, non ho più controllo su me stessa.
Ci sediamo sulla panchina, rimaniamo in silenzio per poco finché lui non mi appoggia una mano sulla spalla.
-Perchè le hai lasciate fare?-
Abbasso lo sguardo e le orecchie.
-Un lupo Bianco è superiore ad un vampiro se parliamo di forza bruta-
-Non sono una che ama i conflitti, possiamo dire così-
-Capisco-
Mi torna in mente all'improvviso che prima mi ha grattata dietro un orecchio e ho mosso istintivamente la gamba! Com'è imbarazzante!
Mi appallottolo portando le ginocchia al petto e mi metto le mani sulle orecchie.
Sento una mano toccarmi la testa.
-Non preoccuparti, è stata una cosa carina il movimento della gamba, sono molto soffici le tue orecchie sai?-
Lo dice con disinvoltura, guardando le foglie del noce contro cui sono caduta prima.
Mi rimetto seduta normalmente, lo guardo.
-Scusa la domanda...Ehm...Viktor...Ma sei davvero un principe?-
Mi guarda negli occhi per un secondo, che penso ad entrambi sembri durare un eternità. Poi distoglie lo sguardo e si gratta la nuca.
-Beh... Non mi è mai piaciuto, la corona è solo una catena, io voglio essere libero. Ma ora non sono più un principe, almeno, per ora. Perciò, sono solo Viktor-
Annuisco lentamente.
Anche se non lo è più, la sua bellezza e gentilezza rimangono quelle di un vero principe.
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The Vampire And The Wolf
Teen FictionUn amore impossibile, in una società che non accetta il diverso. Una lupa e un vampiro, un incontro casuale in una scuola e l'amore che colpisce come un treno in corsa due adolescenti, che vorrebbero essere come tanti altri.