Anno 2093, 17 dicembre, per la precisione. 6 anni dopo la Catastrofe e la comparsa del Grande Blu. Ci troviamo a bordo della portaerei più grande della marina statunitense, la Megalith. Il capitano Leonard camminava per il ponte fischiettando, cercando di far volare la sua mente in un altro luogo, magari più accogliente di quello in cui si trovava. "D'altronde, in questo mondo, che richiama molto i racconti post-apocalittici, come dovrei fare ad essere felice?", pensava accompagnando le sue fantasie fischiettando la melodia di Fly me to the moon. Continuava a camminare, lisciandosi i capelli con la mano destra; ad un primo sguardo sarebbe sembrato solo un normale ragazzo sulla trentina, ma guardando più attentamente si possono cogliere dei dettagli che lo rendono un uomo degno dell'appellativo "bello": i capelli biondi, grossi e gli occhi azzurri risaltano in modo stupendo con il suo volto, dai bei lineamenti. Ha un corpo robusto, ed è forte fisicamente; insomma, molte donne cadrebbero ai suoi piedi. Il suo fantasticare, però, venne interrotto bruscamente da un urlo: "capitano, capitano! Segnali nemici sul radar, nave nemica in avvicinamento rapido da sud-est!". Colto totalmente alla sprovvista da questo annuncio improvviso, a Leonard venne quasi un infarto, e rischiò di cadere per terra, ma in qualche modo riuscì a tenersi in piedi, e si mise a correre verso il ponte di comando, mentre un altoparlante squillava: "nemico in avvicinamento da sud-est, tutti ai posti di combattimento!".
Ma facciamo un passo indietro...
6 anni prima, sempre a bordo della Megalith.
Mentre stava tornando verso le coste americane, il silenzio a bordo venne interrotto da un allarme, e Leonard, come suo solito durante queste situazioni, si diresse verso il ponte principale pensando: "come al solito sarà un'esercitazione"; mai pensiero fu più sbagliato, e quello che gli si parò davanti lo lasciò senza parole: New York era totalmente sommersa. Avevano mancato il tetto di un grattacielo, uniche strutture che ancora si intravedevano fuori dall'acqua, per un soffio. Solo per questo si erano accorti di essere a New York, se non fosse stato per quell'impatto mancato, infatti, sarebbero andati avanti ad oltranza, a navigare in un mare infinito. La Megalith, d'altronde, era una nave enorme, lunga più di un chilometro e mezzo, e che pesava svariate migliaia di tonnellate, cosa che non le aveva permesso di montare il nuovo sistema Wizard della DEMC, Deus Ex Machina Corporacion, che permetteva ai più leggeri incrociatori e alle altre portaerei di attivare un volo stazionario tramite degli enormi motori a reazione montati sotto la nave. Data questa sua stazza, l'equipaggio poteva sopravvivere anche per anni in mare, per quanto erano grandi i suoi magazzini, quindi l'allora capitano, Vincent, non si era preoccupato di quanto avessero dovuto viaggiare ancora prima di trovare la terraferma. Improvvisamente, lo stupore della plancia venne interrotto da un segnale radio registrato, che recitava: "negli ultimi tempi, tutti i tipi di inquinamento sono aumentati a vista d'occhio, ragion per cui, mi dispiace comunicarvi che i ghiacciai si sono sciolti, il livello del mare si sta innalzando e le città verranno presto sommerse, vi preghiamo di trovare al più presto un'imbarcazione e prendere il largo" e continuava a ripetersi. Ormai, nel ponte di comando l'anarchia la faceva da sovrana: chi invocava il signore, chi lo bestemmiava per aver fatto un altro diluvio universale, chi si chiedeva come stesse la propria famiglia, chi non ne aveva ancora una e si disperava perché in questo nuovo mondo per mare non avrebbe mai potuto farsene una. "STIAMO CALMI!" sbraitò ad un certo punto il capitano Vincent, evidentemente frustrato ed esasperato da quel branco di persone urlanti. "Stiamo calmi", le sue ultime parole, dato che, prima che iniziasse a fare uno dei suoi soliti discorsi motivazionali, la sua trachea venne attraversata da un colpo di fucile calibro 50, probabilmente un M82, che gli staccò praticamente di netto la testa.
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THE LEFTOVERS
AdventureAnno 2093. In seguito a dei disastri ambientali la maggior parte della terra è sprofondata nelle acque, e varie fazioni con persone diventate leggende dei mari al loro comando cercano di accaparrarsi il comando del "Grande Blu"