INTRODUZIONE

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Da tempo abitavo a Londra e non avrei mai immaginato che proprio nel primo giorno di lavoro potessi perdermi tra le strade che avevo percorso centinaia di volte. Magari ero agitata proprio perché stavo andando al lavoro. Infatti le mani iniziarono a tremare al solo pensiero che il mio sogno si stesse per realizzare. Dopo tanto tempo ero riuscita a trovare quello che stavo cercando: un lavoro con i One Direction! Mi avevano dato il ruolo di aiutante mentre registravano nuovi singoli o album, il posto non era del tutto mio, in quanto avendo solo 18 anni e una storia tenebrosa alle spalle, erano incerti. Ma io avrei dato del mio meglio.
Immersa nei miei pensieri non mi accorsi che finalmente avevo trovato la strada giusta e da lì a poco avrei incontrato quei 5 ragazzi che mi facevano battere forte il cuore. Il mio battito iniziò ad accelerare quando un ragazzo alto, con una maglietta nera, pantaloni larghi, Nike, capelli biondi perfetti, occhi azzurri e un sorriso da togliere il fiato, mi si avvicinò, mentre stavo aprire la porta per lo studio.
"Ciao, io sono Niall. Te devi essere la nostra nuova aiutante, giusto?"
Ero paralizzata. Sentire la sua pronuncia irlandese mi fece girare la testa.
Era veramente il ragazzo per cui avevo sempre avuto un punto debole, con cui stavo parlando?
Non volevo farglielo notare, quindi presi un respiro e decisi di rispondere con un tono di voce normale.
"Si, io sono Alice. "
Non sapendo cosa dire ci fu imbarazzo tra noi, ma decisi di interromperlo, non volendo fare subito figure di merda il mio primo giorno.
" Non vedo l'ora di iniziare a lavorare con voi."
Mi sorrise e poi aprii la porta per farmi passare, ma io non mi mossi da terra e la mia bocca mi tradii aprendosi prima che potessi fermarla.
"Sei b-bellissimo..."
"Cosa!?"
Mi guardò un po' imbarazzato e riuscì a notare i suoi occhi azzurri diminuire d'intensità intanto che aspettava la mia risposta.
"No, scusa...c-cioè è b-bellissimo lavorare!"
Non disse più niente ma capì dalla sua espressione che era un po' confuso dalla mia reazione. Quando entrai nello studio di registrazione non riuscivo a credere ai miei occhi...mi trovavo davanti ai One Direction!
Quello che successe da lì a poco furono un susseguirsi di giramenti di testa, prima che svenissi davanti ai loro occhi increduli.

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