CAPITOLO 1

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Fui svegliata da delle voci che rimbombavano nella mia testa. I miei occhi si aprirono lentamente cercando di mettere a fuoco ciò che avevo intorno.
Appena vidi dove mi trovavo e da chi mi circondava la mia mente fu invasa dalle immagini di quello che era successo poco prima. Lasciai da parte le mie preoccupazioni e insicurezze, sforzandomi di trovare una scusa decente per giustificare il mio comportamento da fanatica con i miei futuri colleghi.
"Stai bene? Hai bisogno di un bicchiere d'acqua?"
A quelle parole la mia bocca assunse una "o", perché alzando la testa in direzione del suono vidi da chi erano state pronunciate quelle domande. Louis Tomlinson.
Presi un respiro profondo, contai fino a tre e poi risposi.
"G-grazie, ma non ce n'è bisogno...s-sto bene, non preoccupatevi...mi succede spesso, molto s-spesso..."
Dissi tutto di un fiato, distogliendo lo sguardo vedendo che per qualche secondo si era soffermato troppo su delle iridi azzurre familiari ai miei occhi.
Con qualche sforzo riuscì ad alzarmi in piedi, senza nessun aiuto, facendo attenzione a non sfiorarli o a guardarli, cosa che si rivelò molto difficile.
"Adesso è meglio andare, si è già fatto tardi. Alice, giusto? Ti senti bene?"
Mi disse Harry Styles, con il suo solito fascino. Okay, basta.
Con tutta questa ossessione finirò per perdere il lavoro. Alice controllati.
"Si, Alice. Grazie ancora, ma sto bene. Sarà stato un calo di zuccheri, ora possiamo andare..."
Mentii,sperando con tutta me stessa che sembrasse la verità.
Annuì, facendomi segno di seguirlo verso la sala in cui mi aspettavano i miei futuri capi. Dalle espressioni che vidi sui loro visi capì che probabilmente dovevano aver visto tutto, facendo aumentare in loro ancora più dubbi nei miei confronti.
Una signora si alzò dal tavolo per venirmi in contro, da subito mi resi conto che doveva essere la proprietaria dello studio, di conseguenza il capo Anne Taylor, la famosa produttrice.
"Buongiorno Signorina Collins, vista l'ora saltiamo le presentazioni e andiamo subito al sodo. Come sa già lei è in prova per le prossime due settimane, il suo futuro nella nostra società le verrà comunicato in seguito. Chiaramente tutto dipende da lei, dal suo comportamento, dal buon lavoro che ci farà fruttare, ma soprattutto dagli orari in cui si presenterà allo studio..."
Queste parole furono susseguite da sguardi assassini da tutti i presenti, in particolare quando fece riferimento all'essere in orario, cosa con cui lottavo da una vita.
"Certo Signora Taylor, farò del mio meglio per soddisfarvi, cerco un lavoro nel settore musicale da sempre e non vi deluderò!"
Finì il mio piccolo discorso con un sorriso a 32 denti, cosa che si rivelò inutile, vedendo nessun cambio di espressione dai direttori.
"Vedo che è tutto chiaro. Ora la lascio con il nostro direttore del settore musicale, ovvero tutto ciò che riguarda con ragazzi...Buon lavoro."
Mi congedò con queste poche parole, indicandomi un signore di una certa età, ma comunque in forma, che mi allungò una mano.
"Piacere, Cody Brown. Adesso andremo nella sala di registrazioni, dove le spiegherò meglio il suo lavoro."
Mi fece segno di seguirlo per un corridoio, dove trovai la causa del mio svenimento di poco prima...cosa che non sarebbe più dovuta accadere!
Erano in piedi davanti a dei microfoni, dove stavano riscaldando la loro fantastica voce...lo ammetto, sarà più difficile di quello che pensavo averli sempre così vicini.
"Ragazzi come già sapete questa sarà la nostra aiutante, Alice oggi osserverà come lavoriamo, quali sono i nostri progetti futuri, come si fa a registrare e quali brani devono essere ancora incisi e perfezionati. Visto che si è già fatto tardi sarà meglio iniziare!"
Fui fatta sedere su un poltroncina rossa, da dove avrei osservata la loro giornata lavorativa "tipo". Cody prese in mano dei fogli che iniziò a sfogliare.
"Happily. Niall inizia tu. Mi raccomando, ricorda i miei consigli."
Ommadona. Niall. Happily. Ragazzo preferito. Canzone preferita.
Come posso non morire. Calmati Alice, é solo una stupida canzoncina...

'Cause we're on fire.
We are on fire.
We're on fire now.
Yeah, we're on fire.
We are on fire.
We're on fire now. '

Altro che stupida canzoncina!
Credo di non essere mai stata così felice in tutta la mia vita.
Niall cantando anche così poco mi aveva letteralmente mandato in tilt. Dire che mi piaceva era un eufemismo, io ero completamento pazza di lui. Anche se lo conoscevo da così poco tempo di persona, era come se lo conoscessi da sempre.
I miei pensieri verso quel meraviglioso ragazzo furono interrotti dai complimenti di Cody verso Niall.
"Niall, bravo! Finalmente tutto era giusto: intonazione e pronuncia insieme. Per farti cantare così bene ogni volta devo presentarti una bella ragazza!?"
Solo dopo qualche secondo mi resi conto che parlava di me e tutti i presenti si girarono nella mia direzione, mentre il mio viso diventava di un colorito rosso fuoco.
Che vergogna!
Sperai che nessuno dei ragazzi fece dei commenti negativi su di me, perché non mi ero mai ritenuta una bella ragazza e sapere che anche i miei idoli mi trovavano sgradevole avrebbe portato la mia autostima ancora più sotto terra!
Con mia sorpresa nessuno fiato, ci furono solo risatine e qualche gomitate verso Niall, che vidi arrossire. Cody mi guardò, volendo vedere la mia reazione alla sua battuta. Lo fulminai con lo sguardo, sperando di avergli fatto capire quanto mi avesse messo in imbarazzo.
"Okkkay! Vedo che il clima si è riscaldato abbastanza, sarà meglio continuare. Tutti, Happily!"
I ragazzi eseguirono tutto quello che gli chiedeva Cody alla perfezione, la mattina passò velocemente, finché non arrivò l'attesa pausa pranzo, in cui avrei avuto un pò di calma da quel, stressante ma felice, primo giorno di lavoro.
"Per adesso basta, avete fatto un ottimo lavoro. Ci vediamo oggi pomeriggio qui alle 14:30, siate in orario. Buon appetito!"
Ci fu un coro di "anche a lei" con il susseguirsi di strette di mani.
Mentre mi alzavo dalla poltrona mi resi conto che Niall si stava incamminando verso di me, prima che potessi pensare qualsiasi cosa aprii la bocca per parlare.
"Senti Ali, posso chiamarti così vero? Comunque, ti va di venire a mangiare con noi? Andiamo a prendere la pizza, ma solo se ti va..."
"C-certo! Chiamami come vuoi! Mi farebbe piacere venire con voi, anche perché non conosco tanto bene questa parte di città."
Altra bugia, ma chiaramente giustificabile. Chi non avrebbe mentito con lo scopo di andare a mangiare la pizza con i One Direction!?
"Perfetto. Sarà meglio muoversi, sto morendo di fame!" Esclamò Liam.
Il silenzio che ci fu per tutto il tragitto fu davvero molto imbarazzante, quindi pensai fosse mio compito interromperlo, sperando di non fare un'altra figura di merda.
"Sapete l'ora? Perché io ne sono ossessionata, cioè devo saperla sempre...anche quando non serve...però non ho mai l'orologio con me è quindi è un problema...molto grave..." Finí la frase sussurrando parole alla cazzo.
Come non detto, la figura da cretina l'avevo fatta alla grande, ma con mia gioia ricevetti come risposta solo l'orario, senza nessun commento o battutina sul mio vitale discorso sul sapere l'ora.
Non potrò mai fare a meno di ringraziare Niall per avermi salvato da quel incubo, parlando anche lui.
"Ali, magari non lo sai ma io amo la pizza..." Dopo solo pochi secondi fu interrotto da Louis.
"No, Niall ti prego. Ogni volta parli sempre di pizza, basta cazzo! Le carote dove le lasci? Se devi parlare proprio di cibo, parla di loro..."
"Lou, magari te non capisci, ma io amo la pizza, altro che carote... Comunque, come stavo dicendo, la pizza da sempre é il mio piatto preferito, io di solito la prendo con patate, würstel, insalata, kebab, prosciutto, cipolla e infine pomodori con salsa piccante! É una prelibatezza!"
"Ecco perché non hai la ragazza da quasi un anno!" Dissero all'unisono Harry e Zayn. Per poi guardarsi toccandosi il naso, come da tradizione.
Io non riuscii a trattenere le risate, anche se dalla faccia di Niall capì che anche lui si stava divertendo.
Ero davvero felice, perché una delle mie preoccupazioni più grandi era scoprire che il loro carattere e comportamento che mostravano in tv era diverso dalla realtà, cosa che non accadde. Sembrava di essere in un video diary, era tutto perfetto, finché il mio cellulare non vibrò e il mio umore cambiò improvvisamente...

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 25, 2015 ⏰

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