Wait,shh.

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Stranamente il venerdì arrivò alla svelta,per tutta la settimana non avevo fatto altro che studiare per recuperare alcune materie. Quel giorno decisi di non andare a scuola,Joys la sera mi avrebbe aspettata per il nostro pigiama party,quindi decisi di andare a fare una passeggiata di mattina presto.

Camminavo sul marciapiede toccando i tronchi di alcune palme messe lí,Dubai era caratteristica proprio per le palme che vi erano,io le adoravo.La strada era ancora deserta e riuscivo a sentire gli uccellini e il vento tra le foglie degli alberi,respirai a pieni polmoni ma non finii il respiro perché un tonfo mi fece sussultare,mi girai di scatto dove sentii provenire il rumore di quello che sembrava essere un mattone contro un auto,ma nulla,deserto. Ripresi a camminare e dopo poco sentii una mano accarezzarmi il fianco da dietro,mi voltai terrorizzata guardando la sagoma davanti i miei occhi,rimasi immobile quando capii di chi erano quegli occhi nerissimi. Sean.

Era da giorni che non si presentava alle lezioni di inglese..

"Sean" dissi con un filo di voce.

"Mi hai spaventata" continuai.

"Delyt"disse con voce fredda.

"Che ci fai qui..come hai..fatto a raggiungermi.." mi zittì con il dito indice poggiandolo sulle mie labbra.

"Tuo padre mi ha ordinato di proteggerti" disse come se fosse ipnotizzato dai miei occhi che guardava fisso senza sbattere le palpebre. Ero terrorizzata.

"Sean..cosa stai dicendo?come osi nominare mio padre io.."mi scostai da lui e sentii la mia faccia prendere calore:"lui è morto Sean!" continuai quasi urlando.

Disgustata dal suo strano comportamento feci per andarmene ma lui continuò senza muovere un muscolo.

"Ti ha lasciato un posto accanto al suo trono,piccola" mi fissava e scandiva le parole come se fosse una voce registrata.

"Il trono degli inferi" sorrise dopo quella frase,era un sorriso malvagio,assatanato di qualcosa..

Gli urlai contro per poi incominciare a scappare facendo muovere velocemente le gambe,corsi tanto ..e iniziai a piangere. Come osava? Quale trono? Gli inferi? Mio padre non può essere andato all'inferno!

Quel pomeriggio passai ore sdraiata sul letto guardando il soffitto,rammentai molte cose su mio padre. Max Russell,detto "il buono" qui ad Haili,la sua città natale. Era un uomo pieno di vita,umile,gentile,non avrebbe mai fatto male ad una mosca. Era sempre circondato da amici e tutti gli volevano bene.

Purtroppo si ammalò di cancro quando avevo appena due anni e morì al mio terzo compleanno,ho solo bei ricordi di lui.

Mi portava spesso a pesca e anche se ero molto piccola non potrò mai dimenticare quella volta che pescammo un tonno ed io dispiaciuta per il pesciolino mi misi a piangere,lui lo rigettò in acqua e mi disse "ora è di nuovo felice,principessa". Mi ripeteva che le bambine con i capelli viola come me in realtà erano delle bellissime sirene che avrebbe trovato presto il principe azzurro. Mi mancava il mio papá.

Quei pensieri intensi vennero spezzati dalla vibrazione del mio cellulare. Era un messaggio di Joys.

"Ti aspetto a casa tra cinque minuti,prugna!Ho noleggiato un film"

Dopo venti minuti,anche se in ritardo,arrivai a casa di Joys. Aveva noleggiato un film strappalacrime, come era suo solito fare. Sarebbe stato un week-end in "rosa" tra film d'amore,peluche e smalto fucsia shoking. Che palle.

Alle 22.30 iniziammo a vedere il film,noiosissimo l'inizio ma palese la fine! Uno di quei film dove i protagonisti si odiano all'inizio e poi finiscono per scopare come conigli.

Durante il film ci fu un black-out. E da lí non ricordo più nulla.

Joy's Point Of View

Il bellissimo film da me noleggiato mi dava molta tranquillità, amavo quel genere! Sarebbe stato un bel week-end in compagnia di Delyt,in fondo non era cosi strana come diceva di essere.

Durante il film ci fu un black-out e io iniziai ad urlare,ero terrorizzata. Il buio non mi era mai piaciuto.

"Joys,avanti..sta tranquilla è solo un black-out" mi consolò Delyt.

Io senza dire una parola cercai il suo corpo con le mani nel buio..toccai la sua spalla e la abbracciai. Lei sbuffò

"Adesso torna la luce,dai" disse per poi alzarsi e lasciando mi cadere sul divano.

"Dely,dove vai.."dissi in preda al terrore.

"A controllare il box dei cavi luce" disse lei con aria tranquilla. COME FACEVA AD ESSERE SEMPRE COSI CALMA?

Aspettai qualche minuto,ma ne la luce ne Delyt tornavano. Mi ricordai che nel cassetto del mobiletto accanto al divano avevo messo una torcia,piano piano mi avvicinai al cassetto per prenderla,la accesi e iniziai a camminare facendomi luce con essa.

"Delyt ho trovato una torcia.."dissi stando attenta a non inciampare sulla cuccia del cane che stranamente era vuota.

Feci luce sulla cuccetta e Layla non era li.

"Layla..piccolina" camminai verso il corridoio.

"Delyt Layla è con te? Due minuti fa dormiva nella sua cuccia" urlai di poco per farmi sentire dalla mia amica.

Nessuna risposta.

Salii il piano superiore e la luce tornò,emisi un sospiro di sollievo e posai la torcia sull'ultimo gradino della scala. Sorrisi pensando che Delyt avesse messo in ordine i cavi.

"Brava prugna,è tornata la luce" dissi dirigendomi nello stanzino dove doveva essere Delyt.

Aprii la porta e la mia amica era girata di spalle e stava guardando in alto..alzai anche io lo sguardo e dopo quella scena incominciai ad urlare. Layla era impiccata con un cavo rosso e il suo corpicino penzolava.

Mi immobilizzai e portai solo le pupille in basso per guardare Delyt che si girò e scoppiò a ridere,quella risata nessuno me l'avrebbe mai tolta dalla testa.

Satan's DaughterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora