Passò un mese ed io ritornai ad uscire con sua sorella,lui di me non voleva sapere nulla,mentre io piangevo notte e giorno,stavo male,sua madre mi diceva di non pensarlo che avrei trovato di meglio,non dovevo buttarmi l'odio addosso.
Una domenica,mi trovavo a corso secondigliano con la mia amica Lucia e la sorella di Aldo,becchiamo Aldo con dei suoi amici,salutiamo tutti e lui mi prende per parlare,io non capii le sue intenzioni mi disse solo-" Riproviamoci,ma senza farlo sapere a nessuno,io ti amo ma è meglio che nessuno lo sappia nemmeno mia sorella-" io infatuata accettai,mi messaggió dicendomi -"dai su vediamoci ho voglia di vederti-" io senza far nessun giro di parole accettai,ci vedemmo nel corso Italia vicino alla villa comunale di secondigliano,passammo una dolce serata tra baci e carezze,ritornai a casa,avvisai d'essere arrivata,passate due ore decisi di chiamarlo,ma senza avere nessuna risposta,decisi di riferire tutto alla sorella,di ciò che stavamo facendo,lei mi diede della pazza e mi disse che il fratello era orami fidanzato da 2 mesi,io non dissi più nulla attaccai il cellulare,e mi misi a letto in un mare di lacrime,piansi per ben 5 mesi quando poi,decisi di uscire.
Era sempre domenica,la domenica si riuniva tutta secondigliano sul corso,motorini,ragazzi e ragazze,tantissime persone c'erano,tra cui c'era Aldo con dei suoi amici Francesco e Nicholas, Nicholas lo conobbe nel negozio in cui lavorava,nella sua Barberia,mentre Francesco era amico di una vita,Nicholas si presentò subito con l'aria di far colpo,mentre Francesco sembrava un tipo molto simpatico,le piaceva giocare,io dissi solo piacere a entrambi senza dire il mio nome,solo che poi Nicholas mi chiese con aria di scontro il mio nome,e qui Intervenne Aldo dicendo -"Si chiama Emanuela Fioretti-", io rimasi bloccata per secondi,mentre Nicholas felice d'essere arrivato al suo obiettivo iniziò ad infastidirmi tutta la serata.
Il giorno dopo non andai a scuola,e mia mamma mi mise in punizione,ogni volta che non andavo fingevo di stare male e mia madre per farmi capire diceva che stavo male anche per uscire,così la sorella di Aldo uscì con una nostra amica che si chiamava Imma,uscirono per il corso Italia dove non sapendo laborava Nicholas,lavorava in un panificio dove c'erano i porticati,accanto proprio c'era una tabaccheria,la sorella di Aldo doveva fare una ricarica telefonica,incontró li Nicholas per non so quale motive lui minacciando gli pone l'accendino al viso dicendogli -" Dammi il numero di Emanuela se no ti do fuoco-" lei spaventata andò via di corsa e mi chiamò-" Manu senti io ho incontrato Nicholas mi ha detto che se no gli do il tuo numero mi dà fuoco-"disse lei spaventata-" non preoccuparti non succede nulla se è andata così potevi anche darglielo tanto non gli avrei risposto-"gli dissi io per riassicurarla.
Il giorno dopo tornai a scuola,feci sempre la solita routine,tornai a casa pranzai e mi preparai per uscire con la sorella di Aldo,uscimmo per corso Italia sempre era il nostro giro,quando poi incontriamo Francesco,l'amico di Aldo,mi prese per sotto il braccio come un vecchio e con la scusa di parlarmi mi portò da Nicholas io non feci nessun pensiero del genere,nn avrei mai pensato che lui avrebbe potuto porre nelle grinfie di quel mostro,è così Francesco scappò,e rimasi io in un vicolo vicino ai porticati con Nicholas,lui mi disse-"Mi piaci da morire ti penso,sii mia non te ne pentirai-" mentre io -"senti io nella mia testa non ho altro che Aldo-" approfittai della sua attenzione ad ogni mia parola per scappare ma senza alcun risultato,mi prese per dietro e mi sbattó vicino al muro,dicendomi -"Da me non si scappa ti avrò-" era così inquietante che addirittura mi veniva da piangere,la sorella di Aldo si avviò sul corso secondigliano mi telefonava preoccupata,visto che aveva provato sulla sua pelle cosa fosse capace di fare Nicholas,io gli tirai uno schiaffo,e mi venne ricambiato,gli diedi un altro ancora più forte e né approfittai per scappare arrivai fuori al suo negozio dove lui era convinto di intrappolarmi,ebbi a la fortuna di vedere mio nonno e di scappare accanto a lui,gli feci un vaffanculo e scappai,poco dopo me lo ritrovai sul corso secondigliano che parlava con Ivan,sempre un amico di Aldo,sentii solo che Ivan gli accennò che Aldo sapeva tutto di quello che ha fatto con me e con sua sorella,diceva che era arrabbiatissimo io con la paura che poteva fargli qualcosa dissi vicino sua sorella -"ora che rientra calmalo perché Nicholas non è solo-" ero preoccupata tanto quanto sua sorella,passò la sera e io uscii di nuovo,passai per il palazzo della sorella di Aldo per poi uscire nemmeno il tempo di mettere il piede fuori dal cancello che vedo avvicinarsi un motorino,era Nicholas armato di una catena che sembrava di plastica ma non lo era,chiese Con aria arrabbiata -"dove sta Aldo gli devo parlare-" poco dopo che lui andò via non avendo ricevuto nessuna risposta da entrambe dietro di lui si formò una fila di soli motorino con ragazzo infuriati,fortunatamente non successe nulla.
Il giorno dopo non mi presentai a scuola perché mia mamma aveva bisogno di compagnia ma decisi di andare comunque il pomeriggio a fare il progetto di recupero di geografia,dovetti passare per il porticato dove si trovava Nicholas dove poi dovevo raggiungere mio nonno che mi doveva dare dei soldi per un libro,e guarda caso mi ritrovai davanti Nicholas che mi disse di salire sul suo motorino io cercai di scappare ma ovviamente mi raggiunse nel più poco tempo possibile mi disse di farò compagnia,e che mi avrebbe poi accompagnata lui a scuola,mantenne la sua promessa e mi portò a scuola,mi recai al cancello quando poi mi sento di tirare era lui che mi prende i fianchi e mi baciò mi disse i che da quell'istante ero sua,io gli dissi non ti amo e credimi non sarà facile,lui disse-"non sfidarmi e andrà bene-" minaccioso e poco,da lì me lo ritrovai sempre dietro non gli davo importanza perché per me valeva zero,bloccai il suo numero in rubrica e mi organizzai per scendere con una ragazza di scuola,avevamo intenzione di andare al vomero un posto molto conosciuto dai ragazzi d'oggi,lo frequentano il sabato mentre la domenica ci raduniamo tutti a corso secondigliano,io pronta telefonai questa ragazza,e mi disse di vederci fuori scuola quando poi alla fine del vicoletto dove abitavo mi ci ritrovo un mostro in motorino furioso,è così mi disse-"Puttana sali prima che mi arrabbio-" avevo un botto paura che mi succedesse qualcosa,fortunatamente non esitò a picchiarmi,mi scordai che mia madre non fosse in casa e quindi lui si intrufolò,eravamo letteralmente soli,mi disse -" Spogliati e ti perdono-" io gli dissi -"Vattene a fanculo porco-" e fu così che lui mi tirò una schiaffo fu così forte,che mi fece un livido al viso,prese la sua giacca e andò via,io non mi permisi d'usciere per paura che potesse accadermi qualcosa.
Il giorno dopo mi trovai a passare per una panetteria che si chiamava "O Rè de pagnuttiell" che in italiano vuol dire "il re del panino napoletano",detto questo avvistai un ragazzo moro con degli occhi scuri stupendi,una carnagione che sembrava non essere italiana,spalla larghe,alto proprio il ragazzo più bello che ci sia,questo luogo si trovava vicino alla mia scuola ogni volta che dovevo uscire di scuola passavo per lì,quando poi mi resi conto che lui c'era solo il pomeriggio,beh io di pomeriggio non uscivo perché Nicholas non me lo permetteva,e fu così che mi ribellai presi in mano la mia vecchia comitiva,e iniziai ad uscire e ad andare a vedere il mio adorato principe Moro,riuscii a capire che era italiano per come parlava,era anche un po' cafone,però era fortemente affascinante.
Un giorno Nicholas mi chiese di andare a mangiare un panino napoletano,io non ci pensai due volte ad accettare,però qualcosa gli venne all'occhio e capii il perché del mio si,si ritrovò fuori un negozio dove all'interno c'era 1,70/80 di uomo,un fisico robusto,lei labbra carnose MADONNA MIA BELLA,e fu così che mi beccai un pugno dritto in faccia,che venne accompagnato anche da una bella spinta giusto per dare l'effetto sangue,è così digiuna ma con gli occhi pieni di quel ragazzo,è una mascella rotta,tornai a casa,le mie amiche tentavano di capire il perché io fossi sempre triste e piena di lividi,gli raccontai e fu così che organizzammo un piano che sicuramente ritenemmo infallibile;
1) chiamalo e fa sì che ti minacci
2)datevi appuntamento in un vicolo cieco
3)digli tutto quello che devi
4)digli È FINITA
Questa fu la scaletta della mia storia di una fredda giornata di marzo,è così iniziai col chiamarlo e provocarlo fino a tal punto di fargli dire-"Manu basta che ti rompo le ossa,sai che lo faccio-" ahh siii e questo quello che volevo non vedevo l'ora di vederlo,mai detto in vita mia hahahah malvagia,gli dissi di incontrarci in un posto di secondigliano,lui venne e mentre tentava di avvicinarsi dietro di lui si formò un cerchione di tutta la mia comitiva,con aria di sfida lui si guardò intorno e disse -"ah i rinforzi vabbene,ti dirò solo una cosa,se vuoi stare con loro basta che,Basta Nicholas è finita qui-" io nn ci pensai due volte che subito gli risposi,dicendogli -"Basta Nicholas è finita qui-" lui da lì andò via,ovviamente già avevo previsto inseguimenti telefonate anonime,ma la mia testa era altrove,era nel cuore del mio adorato panettiere.
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Non Tutti Sanno
HumorQuesta è la mia storia vera,composta da cose e situazioni veramente accadute,questa prima parte parla di perdite e arrivi che ho avuto nella mia vita.