Ha ragione mia nonna.
L'unica cosa a cui riesco a pensare seduta su questi scalini, con la testa confusa e il cuore diviso è che mia nonna ha perfettamente ragione.
Qual è la mia vita?
Cosa cerco, cosa voglio davvero?
Possibile che io sia sempre qui a farmi domande esistenziali, invece di vivermela questa vita benedetta!?!
Forse dovrei dare retta a Silvia e farmi meno problemi.
Ma io non ci riesco...
Non riesco a non pensare a quanti casini sto combinando, tra Arthur e Claudio, il lavoro in Istituto, lo studio precario
Alice , ma tu cosa vuoi?
Veramente cosa vuoi?
Chi vuoi?
Lo sai?
In questo momento la sola cosa di cui sono sicura è che la mia vita è qui , all'Istituto di Medicina Legale, provando a fare forse l'unica cosa che mi viene bene: cercare di dare una risposta a chi non ha più voce per chiederla.
Mentre il resto, è come se fosse tutto avvolto dalla nebbia, cosa assai improbabile visto il caldo torrido di questo 15 Agosto.
La camicetta mi si incolla addosso mentre salgo lo scalone che è diventato oramai parte delle mia giornate, ma non è solo il caldo .
Ho il battito accelerato, perché so che tra pochi istanti vedrò Claudio.
E non sono scura di essere pronta ad affrontarlo .
Ed eccolo, qui davanti a me, con la sua voce chiara che rimbomba nell'atrio deserto di questa estate romana.
"Per me quella notte è stata molto importante!"
Parole ben scandite che si fanno strada nel mio cervello.
Non ha bisogno di spiegarsi, perché nemmeno io potrò mai dimenticare quella notte, nonostante abbia blaterato il contrario fino all'atro giorno. La nostra notte.
Il vino a fatto sì che all'inizio i ricordi fossero confusi, ma poi la mia mente ha evocato sensazioni ben precise: le grandi mani che percorrono il mio corpo quasi lo conoscessero da sempre ; la bocca calda , esigente fino allo stordimento; le parole sussurrate "Se tu sapessi Alice... Lascialo Alice..."
L'ho negato a lui e soprattutto a me stessa, ma non posso più nascondermi, se davvero voglio capire cosa fare dalla vita
"Io con te riesco ad essere ...me stesso. Senza filtri maschere. E sei la prima con cui mi è capitato"
Non riesco a staccare gli occhi da lui. E' sempre Claudio, ma il suo sguardo sembra quasi sofferente e limpido insieme, molto lontano dall'uomo cinico e sarcastico a cui mi sono abituata.
Si avvicina e ogni passo nella mia direzione , mi fa sentire piccola e indifesa
"...E sei anche l'unica con cui ho immaginato di vivere insieme"
Ora so cosa prova un pugile che riceve un colpo al petto e smette di respirare, perché io , ora, non sto respirando.
Ho bisogno di abbassare un momento lo sguardo perché non riesco a reggere quei suoi occhi così profondi e... assolutamenti sinceri!
"FUNZIONIAMO! Lo senti? Lo capisci? Funzioniamo! Qua dentro fuori, funzioniamo!"
Vorrei dire qualcosa, giuro vorrei , ma non ci riesco! Ho il cervello in tilt!
"Pensaci. Pensaci bene"
E mentre mi volta le spalle , sento che potrei morire lì .
Cosa mi hai voluto dire Claudio?
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Ferragosto Romano
RomanceCiao a tutti. E' la prima volta che pubblico su Wattpad e ho deciso di iniziare con questa storia che mi ronzava in testa da tanto. Andiamo indietro nel tempo, alla fine della prima stagione de L'Allieva, sulle scale dell'Istituto di Medicina legal...