LUIGI's p.o.v
Entrai nell'enorme stanza stracolma di persone. Il senato. Lì i miei occhi caddero su un soggetto interessante: capelli corvini, occhi scuri leggermente a mandorla, barba scura e curata. Non sapevo ancora il nome di quell'uomo ma mi incuriosiva e anche il mio pene sembrava non essergli indifferente. D'improvviso persi un battito. I suoi occhi saettarono nella mia direzione e si scontarono con i miei, un brivido felino mi percorse la spina dorsale. Appena i nostri sguardi si incontrarono, le labbra di entrambi si curvarono in un sorriso spontaneo. La mia lesbo bestie, Azzolina, mi riporta alla realtà con una gomitata:<<Gigi dobbiamo prendere posto il presidente sta per parlare, su muoviti, che mi sono fatta un culo quadrato per essere qui in tempo>>. Seguii la mia migliore amica fino alla mia poltrona. Mai avrei pensato che potesse succedere una cosa del genere. La mia poltrona era proprio accanto a quella del pezzo di manzo che mi interessava. Mi sporsi per leggere la targhetta con il suo nome e scoprii che si chiama "Matteo Salvini". Cavolo. Facciamo parte di due partiti diversi. Non posso credere di essermi quasi bagnato guardando il leader della Lega, i nostri rivali.
Matteo's p.o.v
Mi svegliai nervoso, come sempre da quando non riuscivo a dormire bene. Mi preparai velocemente, quel giorno avrei dovuto conoscere il partito rivale, ovvero un'altra banda di clown. Arrivai nella stanza popolata da quegli incompetenti che non riescono a capire quanto io abbia ragione e che sono così tanto ignoranti da non capire che io sia il migliore tra tutti loro messi insieme. Ah, se solo il paese fosse nelle mie mani, riporterei alla luce quei sani principi che il Duce non è riuscito a portare avanti. Mi recai al centro della sala a parlare con le uniche persone che hanno capito che sono io che comando, quelli del mio partito, i miei schiavetti. D'improvviso, mentre non stavo ascoltando Zaia, mi sentii degli occhi addosso. Mi voltai e i miei occhi si scontrarono con un paio di occhi a palla marroni. Era un uomo interessante. Ma poi notai una cosa. Ha la pelle olivastra, "Oddio spero non sia un rom" pensai tra me e me mentre gli sorridevo. A quel punto mi sorrise anche lui e...wow, beh ha un bel sorriso non c'è che dire. Mi riscossi subito da quei pensieri "Cosa vai a pensare Matteo, tu non sei frocio, "i gay al rogo" è uno dei tuoi principi...ma... quelle labbra chissà come starebbero attorno al mio caz..." venni portato alla realtà dalla mia best friend Meloni." Mattè ci sei? Svegliati che ci dobbiamo andare a sedere, il presidente sta per parlare, dai su che sono una donna, sono una madre e sono italiana ma mi sono anche scocciata di stare in piedi". Seguii la mia migliore amica fino alla mia poltrona. No! Non ci potevo credere. La mia poltrona era vicina a quella di quel bonazz- di quell'uomo che mi ha sorriso prima. Mi sporsi per leggere la sua targhetta. " Luigi Di Maio". Cavolo. Beh, c'era da aspettarselo, con quella faccia da rom poteva essere solo l'erede di quel buffone di Beppe Grillo. Non ci posso credere che stavo quasi per eccitarmi al pensiero del nuovo leader del Movimento 5 Stelle, i miei rivali.
ANGOLO AUTRICE:
ciao a tutti, questo è il primo capitolo. Fatemi sapere se vi piace e se posso continuare questa fanfiction.
baci stellari
||Francy||
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||Amore a 5 Stelle||Gay Love Story||Salvini x Di Maio
FanfictionSenato. Due uomini. Una camera. Occhiate fugaci e vogliose. Questa è la storia di come Matteo Salvini e Luigi Di Maio hanno coronato il loro amore. Di Maio bottom x Salvini top ATTENZIONE: questa storia è scritta per puro divertimento. Supporto la...