Beatrice

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Immagino questa storia nella prima serie
Non mi menate ma io nelle storie immagino cose storte che poi si raddrizzano, non mi piace tutto rose e fiori, ma solo nella fantasia!

Alice
Mi sono appena svegliata al suono della sveglia e Claudio subito si alza. Io riesco a malapena a sfiorargli la schiena e mi sistemo meglio il cuscino. Lui si gira, mi sorride e dice non ti riaddormentare mentre faccio la doccia. Lo guardo adorante mentre entra in bagno. Che serate  e soprattutto notti da quando sto con lui dopo il congresso. É passata una settimana e ho scoperto la dolcezza e la tenerezza di Claudio oltre alla sua passione,  ma solo in questi momenti. Di giorni in istituto è ancora più severo e si aspetta sempre di più dalla sua allieva preferita. Lui mi ha intimato di non farlo capire, non tanto per lui, ma per me! Non vuole che sia considerata una raccomandata che approfitta del suo professore.  Poi visto che tutti sapevano che ero fidanzata con il figlio del capo Arthur.  A proposito di Arthur l' ho lasciato dopo il congresso. Stando con Claudio quella notte ho capito che mi ero innamorata di lui e stavo con Arthur solo perché mi sentivo più sicura, più protetta. Ma ultimamente non era neanche più così perché Arthur era sempre in giro e poco con me. Mentre con Claudio ci unisce anche molto il nostro lavoro.  Intanto Claudio esce dal bagno e "sacrofano sei ancora a letto! Alzati e fai la doccia dentro mi vesto . Niente caffè che fai tardi".
Ecco avvenuta la metamorfosi, dottor Jekyll e mister Hide! È penso che tanto il caffè in cialde mi fa male lo stomaco . Non ha biscotti o merendine da mangiare. Mangio qualcosa a casa, ora che mi vado a cambiare prima di andare in istituto.  Faccio tutto in fretta mentre lui praticamente mi spinge fuori la porta. Scendiamo insieme, lui se ne va in auto in istituto  ed io in bicicletta a casa.  Mi cambio in fretta, sgranocchiando due biscotti e corro in istituto. Lara fa battutine sul mio perenne ritardo anche se sono in bici.
Io praticamente lavoro tutto il giorno su una ricerca della Wally, la sento come un gufo alle spalle. Anche durante la pausa per il pranzo resto alla mia postazione mentre gli altri vanno fuori a mangiare perché voglio finire entro la giornata.  Mangio  un dolcetto mentre scrivo al pc. Claudio  vede da lontano che sono sola, si avvicina e mi chiede di andare prima da lui per aiutarlo in un progetto importante.  Veramente è  più un ordine che una richiesta. 
"Sacrofano vieni prima a casa... per aiutarmi nel progetto,  deve essere pronto per domani mattina".
Così uscita dall'istituto vado da lui direttamente senza passare per casa. Lui scrive al tavolo e io sul divano col pc sul tavolino.  Per non perdere tempo non cucina neanche,  ordina due pizze al telefono. All' improvviso suona il citofono e penso che ha fatto presto la pizzeria. Claudio va ad aprire e invece sento una voce squillante che riconosco subito,  è Beatrice.  Riesco giusto a mettermi le scarpe che lei entra velocemente in soggiorno dicendo che era venuta per aiutarlo nel progetto.  Mi guarda dicendo
"Alice che ci fai qui? Claudio approfitti di questa poveretta! "
Claudio non parla allora Beatrice continua
"Alice te ne puoi andare, resto io ad aiutare Claudio!"
Io guardo Claudio muto, sono allibita! Prendo la borsa e me ne vado oltrepassandoli visto che Claudio resta in silenzio.  Questo è troppo! Non mi vedrà più qui! Praticamente mi ha fatto cacciare da Beatrice senza dire niente.
È proprio uno str........! Non ha avuto il coraggio di dire niente! Vado a casa e mi butto sul letto senza mangiare. Mi si è chiuso lo stomaco. Mi addormento piangendo , così senza mettere il pigiama. Il giorno dopo vado al lavoro con gli occhi gonfi e triste tanto che Lara mi domanda se sto bene. Non vedo Claudio che sarà ancora impegnato con questo cavolo di progetto. Io resto tutto il giorno in laboratorio aiutando Anceschi. A casa, in serata mi arriva il messaggio di Claudio "quando vieni?"
Io non gli rispondo, deve soffrire come ho sofferto io ieri! Soffrire poi!  Soffrire é un parolone!  Non ce lo vedo proprio Claudio a soffrire per me! Dopo un po' suona il telefono,  è lui! Ma non rispondo. Lascio il telefono sul comodino e vado a mangiare almeno un pezzo di pane, altrimenti cado a terra visto che non ho mangiato niente da ieri a pranzo. Andando a lavoro il giorno dopo mi dico che devo darmi forza e non cedere a Claudio, lui non mi tratta bene. Se lo lascio fare, mi metterà i piedi in testa.  Però penso che orgoglioso com' é non si avvicinerà a me. E poi non ci metterà tanto a trovare un' altra che subirà i suoi ordini senza fiatare. Tutte sbavano ai suoi piedi.  Io lo evito come la peste, ma anche lui non si fa vedere per un paio di giorni. Poi... c' è una lezione con lui con tutti gli specializzandi. Mentre spiega io prendo appunti senza guardarlo, non posso! Mi sembra affogare nei suoi occhi! Sono anche al primo banco, sono arrivata dopo e ho trovato solo questo posto. Ma non resisto, alzo gli occhi ed incrocio il suo sguardo. Riabbasso gli occhi sul quaderno,  ma ho perso il filo. Non lo guardo più finché finisce la lezione, sto per andarmene con gli altri quando lui dice
"allevi resta, devo parlare con te".
Dopo che sono usciti tutti, chiude la porta e si rivolge a me
"Allora non mi devi dire qualcosa? "
Che razza di domanda è? penso.
"Che ti devo dire? Tu mi lasci cacciare da Beatrice e io ti devo dire qualcosa? Sei tu che devi parlare."
"È perché non mi hai risposto quando ti ho chiamato?"
"In quel momento non avevo voglia di parlare con te, ma puoi farlo adesso, allora perché non  hai detto niente quella sera? "
"Semplicemente  non volevo dirlo a Beatrice e poi non mi devo giustificare  con te , non stiamo insieme!"
Ho un colpo al cuore, ma mi riprendo, ricaccio indietro  le lacrime che vogliono uscire e dico "visto che non siamo niente possiamo finirla anche qui! Tanto ne troverai un altra presto se ti serve solo per scaldarti il letto la notte!"
Lui rimane freddo e muto, allora giro sui tacchi e me ne vado. Come un automa vado alla mia postazione,  sto malissimo. Lara mi parla, ma io non la sento, mi rimbombano in testa le parole di Claudio.  Poi lei mi sventola una mano davanti agli occhi
"Aliceeeeee che hai?"
"Niente, niente " rispondo.
"Se........se hai una faccia bianca da far paura!" "No non ti preoccupare,  sto bene , è solo che mi fa male un po' lo stomaco. Mi faccio una camomilla e mi passa".
Così vado al distributore e prendo una camomilla che sorseggio al tavolino,  poi ritorno al lavoro. Vado avanti così per un paio di settimane, come uno zombie con la testa bassa, lavorando come un mulo cercando di non pensare a Claudio.  Nelle sue lezioni scrivo senza alzare gli occhi e lui fa finta di niente. Ad un certo punto sento dei passi avvicinarsi e fermarsi vicino a me. É lui , sento il suo profumo, ma non alzo gli occhi dal foglio che stavo leggendo.  Poi sento la sua voce
"Allevi vieni nel mio studio,  devo darti un lavoro".
Allora alzo la testa, devo andarci per forza perché ci sono gli altri che guardano. Lo seguo pensando chissà che mi deve dire, se mi doveva spiegare un lavoro, lo avrebbe fatto anche davanti agli altri.

Claudio
Eccola, l' ho chiamata! Ora siamo nel mio studio. Ci ho messo un sacco di tempo per capire che ci tengo veramente a lei! Sono stato uno stro.....   ed un vigliacco! Non sono abituato ad avere una vera relazione con una donna dai tempi dell'università con Beatrice.  Ma ora voglio stare con lei! Spero mi perdoni.  Allora comincio cercando le parole giuste, non sono abituato a chiedere scusa :
" Alice, scusami ho sbagliato quella sera e anche dopo. Non ho avuto il coraggio di dire a Beatrice che stavi con me, anzi non avevo il coraggio di ammettere a me stesso che mi ero innamorato di te. Poi mi sono sentito braccato quando mi hai chiesto spiegazioni e io ho sbagliato un' altra volta. Non lo pensavo davvero quello che ho detto.  Avevo solo paura di mostrare  i miei sentimenti. Alice mi manchi....... Mi mancano i tuoi occhi vispi, che ora vedo sempre spenti, il tuo sorriso, il tuo modo di guardarmi, le tue supposizioni alla Jessika Fletcher! "

La vedo boccheggiare, è spiazzata.Dice ..
"Claudio mi hai deluso, non sai come  mi sono sentita quando non hai detto niente a Beatrice.  Poi quel giorno quando hai detto che praticamente io non ero niente. Le tue parole erano pietre. Ora non so che dirti. Chi mi dice che non succederà un altra volta?"
Io la fermo prendendoleble mani
"già l'ho detto a Beatrice,   è un amica e non c è ragione che non lo sappia. Così saprà quando è invadente.  Per gli altri non m'interessa, se vuoi darlo a Lara e Paolone,  basta che non arrivi alle orecchie di Malcomess e Valeria".
Lei non parla, ma non lascia le mie mani. Allora con una mano le accarezzo i capelli e poi una guancia aggiungendo
"Non devi avere paura, ho capito che ho sbagliato,  non succederà più.  Fidati di me! Stasera vieni da me, cucino io ".
Bussa qualcuno, è Anceschi che mi deve parlare di un lavoro urgente.  Lei se ne va dicendo
"ti farò  sapere ".
Ho paura che lei non venga, ma insistero', non la lascerò scappare.

Alice
Torno alla mia postazione riflettendo sulle parole di Claudio,  sembra un film! Ha detto la verità? È innamorato di me? Mi devo fidare?  Devo dargli un altra possibilità?  Però è il mio cuore che rischia di spezzarsi se lui mente.  Mentre Lara mi fa l' interrogatorio sul fantomatico lavoro di Claudio, io mi faccio mentalmente i pro e contro sulla proposta di Claudio.  Quando sono a casa sono ancora indecisa sul da farsi quando mi arriva un tenero messaggio di Claudio che mi invita ancora a casa sua. Alla fine mi cambio e mi avvio da lui. Diamoci questa possibilità,   io sono innamorata di lui e voglio provare , ma stanotte non ho intenzione di rimanere con lui, lo farò un po' soffrire anche se sarà difficile. 

Mesi dopo
Sono abbracciata con Claudio davanti al mare e ripenso a quando ho ascoltato il mio cuore dandogli un' altra possibilità.  Sono felice, anzi siamo felici, anche se si comporta ancora come  dottor Jekyll e mister Hide tra dentro e fuori l' istituto. Ora andiamo anche fuori come una coppia e mi ha presentato al fratello che è venuto a trovarlo. Li ho sentiti parlottare prima, stanno organizzando qualcosa per il mio compleanno,  farò finta di non aver sentito. Aspetto con ansia e gioia quel giorno.

L'allieva 2 Colpa di Beatrice Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora