- anna, alzati o farai tardi al tuo primo giorno di scuola!
Questo fu l'inizio di una giornata senza fine.
Mi alzai nel momento in cui la mamma mi chiamó...ero stranamente tranquilla, oggi dovevo affrontare ancora una volta la conseguenza di tutti i trasferimenti fatti fino ad ora, la scuola! Io e la mia famiglia ci siamo trasferiti quattro volte in un anno ed odio dover essere sempre la nuova arrivata a scuola. Questa volta però sentivo che qualcosa stava cambiando...una strana sensazione che inizia dalla pancia e finisce nella gola che brucia come un fuoco ardente. Bah, sarà solo un'impressione.
Mi vestii in fretta e furia per poi truccarmi velocemente in macchina, sapevo benissimo che la prima impressione era tutto, ma non mi sarei perdonata di arrivare in ritardo. In macchina mia madre mi disse:
- sembri immersa nei pensieri....non essere preoccupata, andrà bene.
- ma io non sono preoccupata mamma, tutt'altro, mi sento come se oggi sia cambiato qualcosa dalle altre volte.
Mia madre mi guardò preoccupata e poi tenne lo sguardo fisso sulla strada.
Arrivati a destinazione mia madre urlò:
- ciao amore, divertiti!
Io risposi a denti stretti:
-MAMMA! Così mi metti in imbarazzo!
E mi incamminai a sguardo basso verso l'entrata. Ero subito rimasta incantata dalla maestosità di quel posto, il liceo Lorovic era davvero immenso e me ne accorsi appena entrata. Non riuscì subito a trovare la mia classe e quando la trovai la lezione era già iniziata, entrai nel bel mezzo di una spiegazione di fisica, mi pareva, ma ero più concentrata a guardare quei 27 occhi che mi fissavano come se fossi carne fresca da sbranare. Il professore rise e disse:
- il suo primo giorno ed é già in ritardo signorina kalleric?! Mi presento, sono il professor malloy e le insegnerò fisica. Seguì una parlantina tra i ragazzi e credo proprio sia io l'argomento.
Timidamente dissi:
- scusi professor malloy ma non trovavo la classe.
- é fattibile non si preoccupi.
Lo disse con un gran sorriso, faceva quasi paura.
- si sieda lì per ora, poi provvederemo a spostarla.
Mi indicò un banchetto isolato dalla classe.
Per il resto della lezione pensai ancora a quella sensazione strana che ora non sentivo più, che strano...avrei giurato di averla sentita chiaramente!
Suonò la campanella, io rimasi a scarabocchiare sul mio quaderno, quando vidi un'ombra nera avvicinarsi a me velocemente...alzai la testa e lo vidi.
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The Black Prince
FantasyDi chi ti devi fidare? Scegli di seguire il tuo cuore o la ragione?