Erano ormai passate due settimane, e io non smettevo di pensare a lui. Non so se era stato uno sbaglio, ma dovevo farlo.
Nelle sue braccia mi sentivo protetta, mi sentivo davvero felice. Cosa che non succedeva mai, da almeno 3 anni. Ma infondo non sono mai stata una persona fortunata ed ero finita così, a diventare un panda ogni giorno. Il trucco colato per colpa delle lacrime rendeva le ragazze più belle solo nei film.
Lo avevo lasciato, ma a quanto pare a lui non importava.
Non mi aveva scritto nemmeno una volta, non era venuto nemmeno qui per chiarire le cose. Non credo che avrò mai più una relazione a distanza. O almeno con un ragazzo come lui.
Mi sono fidata ciecamente di lui, ci vedevamo una volta al mese per un paio di giorni e in quei giorni sembrava felice, ma a quanto pare era un bravo attore.
A quanto pare non ero abbastanza figa per lui. Abbastanza fregna, come diceva lui.Sosteneva di non essere uscito con quella ragazza, ma non era stata una persona a dirmelo ma tante..Troppe.
-Martina devi reagire..Non puoi continuare così, la tua pagella sta diventando uno schifo. Hai 16 anni, troverai altri ragazzi.- mi sussurrò Sarah abbracciandomi, la mia migliore amica mentre eravamo alla stazione, dopo essere scese dal treno che ci ha portato da scuola a casa.
-Tesoro, vai da Jared..Sto bene, non preoccuparti.- sospirai dopo avergli mormorato quelle parole e sciogliere quell'abbraccio. Jared è il ragazzo di Sarah. È del nostro stesso paese. Bel ragazzo, anzi. Stupendo, alto, capelli rossi, lentiggini, tatuaggi sulle mani, piercing al labbro, stile molto in..
Ma io sono innamorata di Yuri e nessuno poteva competere con lui, anche se Jared era un ragazzo stupendo.
-Noi stiamo qui okay?!- mi guardò mentre Jared si avvicinava a noi a abbracciava Sarah da dietro, facendola sembrare ancora più piccola.
-Hey bellezze! Restiamo un po qui come al solito o tornate a casa?- domando Jar dondolando a destra e sinistra tenendo stretta Sarah tra le braccia.-Nono, rimaniamo qui amore!- rispose Sarah alzando il viso per guardare negli occhi il proprio ragazzo e mostrargli il sorriso più bello che ha.
Di conseguenza il ragazzo si abbassò appena per lasciargli un dolce e casto bacio a stampo sulle labbra.-Siete schifosamente dolci!- ironizzai distraendomi dai mie pensieri più che tristi e negativi.
All'improvviso sentii la suoneria del mio cellulare provenire dalla tasca posteriore dei miei jeans esclusivamente neri.
Portai la mano a prenderlo e guardai il mittente "Yuri." . Sgranai gli occhi per poi girare il cellulare verso il viso dei due piccioncini che avevano da poco finito di limonarsi.-Rispondi!!!- mi incitò Jar, guardando il cellulare e poi portare lo sguardo sul mio viso.
-No.- portai il telefono al suo posto, nella mia tasca. Dopo aver tolto la suoneria.Come al solito, scattate le 14:40 tutti e tre prendiamo il nostro penny. Però prima di tornare alle nostre case, Jar e Sarah si accendono l'ultima sigaretta.
-Sisi, hai ragione!- esclamo Jar per poi scoppiare a ridere e cacciare il fumo dalle labbra contornate da due piercing al labbro, entrambi sullo stesso lato.-Scusa- sentii una voce alle mie spalle, dopo aver notato le facce serie dei due fidanzati che guardavano dietro le mie spalle.
Mi voltai impaurita per le loro espressioni e mi trovai la pura perfezione davanti a me.
Un ragazzo alto, capelli appena lunghi che gli sfioravano la fronte, piercing al labbro che luccicava per via della luce solare che gli batteva contro, occhi profondi più di un pozzo, tatuaggio in bella vista per via della maglia bianca a maniche lunghe con uno scollo a V.
In poche parole, Yuri Stano.Lo guardai negli occhi con un espressione sorpresa, ma anche con gli occhi che chiedevano di rompere quella diga e far uscire tutto il mare di lacrime che mi trattenevo dentro in quel momento.
-Parlo io. Ti conosco troppo bene e so che se apri bocca scoppi a piangere.- mormorò guardando i miei occhi tristi e in attesa di sentire la sua voce roca.
-A me non è mai piaciuto vederti piangere, sopratutto per me. Ti amo. Beh, quante volte ci siamo detti queste parole. Milioni di volte?! Forse anche di più. Ma si, sono uscito con quella ragazza, per prendere un caffè e parlare di alcune cose. Ma forse non sapevano chi era. Si chiama Francesca e fa parte di un agenzia immobiliare. Volevo venire a vivere qui..Ne ho le possibilità, volevo stare accanto alla mia ragazza. Ma lei non me lo ha permesso.- spiegò senza mai smettere di guardarmi negli occhi.Amavo i suoi occhi incastrati nei miei, amavo la sua voce roca, amavo lui.
-E perché non me l'hai detto?! perché non mi hai scritto? Chiamata? Cercata in qualche modo? Perché non hai cercato di spiegare la situazione?. E sopratutto perché dovrei crederti?!- mormorai guardandolo negli occhi. Le dighe ormai si erano rotte, stavo piangendo. Avevo la voce mozza dalle lacrime.
-Non volevi più saperne di me. Non mi avresti mai creduto. Ho cercato di aspettare il giorno in cui avrei chiuso l'affare e sarei venuto subito da te. non mi credi?! Beh, devi.- spiegò veloce gesticolando con le mani.
Da quando stava con me aveva preso questo vizio. Gesticolare, sembrava quasi un napoletano o salernitano doc.Non mi lasciò parlare, prese lo zainetto che aveva dietro le spalle e cercò una carta, che mi portò davanti al viso dopo avermi incitato a leggere.
Un contratto d'affitto. Proprio a 4 chilometri da me. Alzai lo sguardo per incontrare il suo, impaziente di una mia parola.
-Yuri..- sussurrai lasciando uscire tutte le mie emozioni, sorrisi abbassando il viso. Ma quelle lacrime scendevano ancora lungo le mie guance. Ma non credo fossero lacrime di tristezza.
-Vieni qui, piccola!- prese delicatamente il mio polso attirandomi contro il suo petto, abbracciandomi. Un abbracci che io ovviamente ricambia.
-Ti amo!- sussurrai stringendolo più forte che potevo. Ovviamente non era così forte, sono davvero piccola tra le sue braccia. Sembro quasi una bambina.
Sciogliemmo quel abbraccio dopo un po' e notai che stava sorridendo.Ho sempre amato il suo enorme sorriso, la sua risata e quelle labbra così soffici sulle mie.
Si chinò appena verso di me, la differenza c'era e non era poca. Si avvicinò al mio viso senza mai staccare lo sguardo dal mio, poggiò le labbra sulle mie provocandomi un brivido lungo la schiena.
-Ti amo anche io- sussurrò sulle mie labbra per poi ridere appena facendo toccare piano i nostri nasi.Lo amavo. Lo amavo da impazzire. Tra poco tempo potrò vivere la vita accanto a lui.
Potrò stare tutto il tempo che voglio con il mio ragazzo.
Perché la voglia di abbracciarti e più forte della distanza.SPAZIO AUTRICE
Okay, ora mi starete bestemmiando contro perché vi aspettavate la ff su Alberico ma no!
Ho deciso di fare questa One Shot perché non avevo idee per la fanfiction di Alberico.
Scusateeeee!!
Ve se ama, Ciaooo!Twitter : tnxaht0n
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fb : Martina Crookids Villanips
Se sei Yuri sappi che ti amo e un giorno ti abbraccerò!💗❤️
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Abbiamo vinto noi, distanza. || One Shot.
FanfictionLa distanza. Cos'è la distanza quando c'è un amore così grande? Tutto si supera. Anche quei schifosi numeri che ci separano. One Shot, Yuri Stano. ©®