Capitolo 5 "Don't let me down"

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Milano,Italia.
21:00









Ci sono giorni in cui ci si sveglia con una strana sensazione nello stomaco,capace di non farci mangiare per ore,rimuginare su pensieri e fatti passati. Era la sensazione che da ore aveva inglobato il corpo della giovane che, se ne stava sdraiata sul letto vestita tutta in tiro per la festa di quella sera.
L'abito nero stretto evidenziava il suo seno prorompente,la pelliccia le dava quel tocco giovanile in più...eppure lei dentro si sentiva appassire ad ogni movimento dei suoi occhi che svelti,seguivano le lancette dell'orologio.

"Sei già pronta amò?"

Damiano era entrato in stanza,la nera non si era voltata a guardarlo,era rimasta nella stessa posizione.

"Che c'hai? Il ciclo?"

Ambra aveva scosso la testa sbuffando,non era il momento di scherzare.
Il giovane l'aveva compreso,sdraiandosi nella stessa posizione della ragazza.

"Non vuoi andare alla festa?"

Lei aveva scosso la testa nuovamente,portandosi poi una mano fra i capelli.
Lui le aveva lasciato un bacio sulla guancia,accarezzando l'orecchio di perla che indossava.

"Perché? Non ti piace il tuo accompagnatore?"

Lei aveva sorriso,voltandosi a guardare il castano che amorevolmente le aveva accarezzato una guancia.

"E allora cosa c'è? Sei stupenda...io ti proteggerò da tutte quelle zoccolette che se crederanno più belle de te"

Ma Ambra anche volendo spiegare,era sicura che il giovane pur con tutta la compassione non avrebbe compreso.
Stava calcolando tutte le calorie che avrebbe ingerito e come avrebbe potuto smaltirle nel minor tempo possibile.

"Dai annamò che facciamo tardi"

Lui dolcemente le aveva preso la mano,iniziando poi ad incamminarsi verso il lungo corridoio.
Uscita di casa,il suv nero guidato dai ragazzi la stava attendendo alla fine del vialetto ben curato di casa sua.

"Ciao bellezza,nnamo che tu padre t'aspetta?"

Simone,vestito di tutto punto era sceso dalla portiera del guidatore,sorridendo alla giovane che teneramente aveva ricambiato il sorriso.

"Aò,ma che voi te?"

"Ma che voi te semmai... Ambra,ma chi è sto coatto?"

"So er fidanzato. Tu chi cazzo sei?"

"A guardia personale. Mi è stato detto che devo porta' solo lei in macchina,non puoi salì"

"Senti,fra romani ce capiamo:te levi dal cazzo mo'?"

"Ambra,sali in auto,lui ci raggiungerà cor l'auto"

La giovane aveva eseguito l'ordine dategli dal biondo,sedendosi sul sedile posteriore e respirando pesantemente:Damiano litigava con tutti. Niente da fare,era un suo tratto caratteriale che Ambra non tollerava e aveva provato a farlo ragionare ma niente da fare,era fatto così.

"Certo che da te,n romanaccio del genere te sei andata a prenne?"

La giovane sentendosi quasi in colpa aveva fatto spallucce,per poi cercare di chiedere scusa al ragazzo che aveva sorriso,estraendo una sigaretta elettronica dalla tasca della giacca che indossava.

"Tranquilla piccina,so che sei na brava ragazza come quelle de Roma Nord. Stasera goditi a serata,io te tengo d'occhio comunque che non me fido de sto tipo che c'hai"

Arrivati alla festa,grazie ad un bicchiere di buon vino,Ambra era riuscita a rilassarsi di più.
Il posto era gremito di persone:avvocati,amministratori di aziende,gestori di locali,importanti finanzieri e anche alcuni politici,questi erano i volti che si vedevano sempre più spesso alle feste del signor Abate.
Venivano organizzate per due motivazioni:scambi di droga con grandi profitti o l'introduzione di un nuovo membro nell'organizzazione.

"Senti che bella sta canzone,vieni a balla'!"

Don't let me down, don't let me down
Don't let me down, don't let me down

Nobody ever loved me like she does
Oh, she does, yeah, she does
And if somebody loved me like she do me
Oh, she do me, yes, she does


Don't let me down, don't let me down
Don't let me down, don't let me down

I'm in love for the first time
Don't you know it's gonna last
It's a love that lasts forever
It's a love that had no past (Seeking past)

And from the first time that she really done me
Oh, she done me, she done me good
I guess nobody ever really done me
Oh, she done me, she done me good


Don't let me down
Don't let me down, don't let me let down
Can you dig it? Don't let me down


I due giovani erano stati cullati dalla dolce melodia della canzone dei Beatles che,li aveva trascinati in una dimensione tutta loro.
Ambra ogniqualvolta osservava quel sorriso e quel paio di occhi,riusciva a perdonare il caratteraccio dell'anima di Damiano.
Si erano baciati,in maniera pura e casta dal momento che erano presenti suo padre e altre persone importanti nel milanese.

"Annamò un attimo in bagno?"

La giovane un po' per il vino,un po' per la situazione aveva annuito.

Veloce lui l'aveva portata con se al piano di sopra,dove la musica era flebile quasi da non essere più udita.
Entrati nel primo bagno di servizio,lui aveva iniziato a baciare la giovane con forza,prepotenza.
Ad Ambra piaceva,inutile stare qui a negarlo...ma non quando beveva.
L'aveva respinto,ma lui non aveva capito.

"Dai amò,na cosa veloce..."

Lei aveva scosso la testa, chiudendo le gambe e scostando dal suo corpo quello del ragazzo.

"Aò,me stai prendendo in giro? Che devo pagarti per famme'tocca'?"

Lei era rimasta allibita.
Dov'era finito il giovane ragazzo tamarro e con la voglia di musica di cui si era innamorata?
Ok la volgarità ma con quel tono a lei,non doveva rivolgersi nemmeno per sbaglio.

"Ambra...dai,c'ho voglia cazzo"

La nera aveva scosso la testa, cercando di uscire dal bagno.
E fortunatamente ci era riuscita perché come aveva promesso,Simone l'aveva tenuta d'occhio non convinto della situazione che Damiano stava creando.
Aveva notato il romano trascinare su per le scale quel corpo esile che cercava di fare resistenza ad ogni gradino. Ma era troppo egocentrico per rendersi conto della situazione della fidanzata.
E Simone si,anche lui era un coatto ma una donna è una donna e non riusciva a tollerare situazioni simili.

"Ehi...stai bene piccina?"

La giovane aveva scosso la testa,per poi prendere per mano il biondo e correre via dalla villa.
Avevano sceso svelti le scale,mentre tutti gli invitati li avevano guardati malissimo.
Damiano nel frattempo si era sciacquato il viso,era sceso e dopo l'ennesimo bicchiere di champagne aveva salutato i presenti,uscendo anche lui. Intenzionato a riprendersi la fidanzata.
Non si era nemmeno reso conto di averla trattata male,di averle parlato in maniera sgarbata e di avere esagerato con le mani.
Perché lui era così,ed Ambra aveva accettato il suo ego smisurato che sovrastava il suo. Erano scelte.

In amore a volte è lecito scappare,no?

/Ambra/I.PDove le storie prendono vita. Scoprilo ora