Equilibri cosmici
«Ciao a tutti, benvenuti a questo incontro del gruppo Attraverso. Vedo qualche faccia nuova, quindi faccio un riassunto della nostra attività.»
«Di quella che vorremmo fosse la nostra attività» borbottò Emil, a bassa voce, con l'unico scopo di irritare Hikaru. Era pur sempre uno dei piaceri della vita. Hikaru gli rifilò una gomitata clandestina e continuò a parlare.
«Questo gruppo è stato fondato da me, Emil e Silvia, per creare un punto d'incontro principalmente per studenti universitari, ricercatori e studiosi di vario genere di tutto il mondo, con lo scopo di mettere in comune le nostre conoscenze magiche e sovrannaturali, visto che le istituzioni non sanno fare fronte ai cambiamenti del mondo e l'istruzione pubblica è altamente insufficiente per aiutarci nella conoscenza e nell'uso dei poteri che ci ritroviamo o della magia che ormai ci circonda. Avvertendo la necessità di essere persone informate che si pongono in maniera matura e competente di fronte a un mondo...» Si bloccò, lanciando un'occhiataccia a Emil, che le faceva cenno di tagliare. «Un mondo complesso e talvolta inospitale, ispirati dal gruppo di studiosi chiamato La Condivisione dell'Oltre, abbiamo pensato di organizzare questi incontri per risolvere da soli i problemi che nessun altro vuole affrontare.»
«Due parole su come funziona il posto in cui ci troviamo» disse Silvia. «Ciascuno di voi avrà sentito parlare di Attraverso sul web, presumo, e avrà trovato un qualche passaggio inter-stato raggiungibile. La nostra base è un appartamento a Seattle. Quindi, se vi chiedete dove ci troviamo adesso, siamo proprio lì. Non escludiamo di trovare altri luoghi in altre parti del mondo, se ce ne sarà la necessità. Vedremo. Per il momento il gruppo non ha grandi possibilità economiche e facciamo quel che possiamo, vista l'importanza del compito che ci siamo prefissi. Sì, Emil, ora ti passo la parola. Comunque, io sono Silvia, sono italiana e studio Storia Contemporanea. Hikaru è assistente universitaria alla Facoltà di Lingue di Osaka. Ed Emil...»
«Ehi, come va? Emil. Master in Filosofia a Trondheim. Ci tenevo a ricordarvi che questo è un ambiente aperto, progressista e accogliente. Quindi se avete delle idee bigotte del cazzo, sarete smerdati senza pietà. Se invece siete venuti qui nella speranza di trovare compagni di bevute o partner romatici e sessuali, siete nel posto giusto.»
«Bene, cominciamo a lavorare seriamente.» Silvia tirò fuori una cartellina piena di adesivi di band metal e goticherie assortite e ne trasse fuori dei fogli, che cacciò in mano a Emil. «Per l'attività di oggi, dovrete riempire un questionario.»
Emil si alzò e inziò a distribuire i fogli, analizzando bene le facce dei nuovi arrivati. Erano ben sei. Un ottimo risultato. In quel momento il gruppo contava diciannove persone, esclusi loro tre. La stanza con arredamento finto-minimalista/vero-squattrinato era quasi piena. Non che Emil avesse dei dubbi sul successo che la loro iniziativa avrebbe ottenuto. In caso contrario non ci si sarebbe nemmeno impegnato. Lui e Silvia avevano una quantità di testardaggine al limite del patologico. Ci voleva giusto l'insicurezza di Hikaru, a gestirli.
Mentre passava i fogli studiava i nuovi arrivati. Due ragazze cinesi che parlottavano tra sé, piuttosto timide. Un tizio sui quaranta, a occhio est-europeo, in carrozzina, che aveva attaccato bottone con una ragazza probabilmente maori. Di sei, solo due avevano usato l'adesivo dove avrebbero dovuto indicare nome, pronome preferito, provenienza e lingue parlate. E uno dei due era una signora sui settanta che ci aveva disegnato sopra un gattino. L'altro era un tizio altissimo e muscoloso, con un'impeccabile camicia bianca e una cravatta blu, occhialetti rotondi e un taglio spettacolare – undercut e una cascata di dreads raccolti in una coda. Avrà avuto una trentina d'anni al massimo e sul suo adesivo c'era scritto: David – Lui – Jacmel (Haiti) – Inglese, francese, creolo haitiano, spagnolo, arabo, latino. Non male. Non era male David, proprio una gran bella visione, e non era male neanche lo sfoggio. Chissà se voleva essere d'aiuto, offrendo le sue competenze, oppure gli piaceva proprio tanto, metterle in mostra. O entrambe le cose.
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Equilibri cosmici
RomanceSi ritrovano da tutto il mondo per parlare di magia, problemi e cambiamenti sociali, ma tra una riunione e l'altra c'è tempo anche per l'amore. Forse. David almeno ci spererebbe, visto che ha messo gli occhi su Ariel, che sembra contento della cosa...