Uva, "Egoismo a fin di bene"

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Sbucciava diligentemente ogni chicco verde d'uva, lo faceva con tale cura e tale attenzione da non lasciare al caso nemmeno un pò di pelle. Anche se le mani erano umidicce, parecchio fredde, lo faceva con pazienza e calma come aveva sempre fatto.

Conoscete no l'egoismo, il sentimento più umano e imprevedibile che qualcuno possa sperimentare sin dalla tenera età?, ci rimane sempre attaccato addosso e sempre pronto per sporcare l'animo più umile.

Chi sbuccerebbe un chicco d'uva così bene se non per se stesso?, perdere così tanto tempo per una delizia e non riservarla a te, impensabile quanto ingenuo. Eppure Seokjin l'egoismo, quello primordiale, non lo aveva mai sperimentato meglio dire non lo aveva mai riservato a Yoongi e al suo sorriso così buono.

Se lo era portato dietro le sue grandi spalle così tante volte, lo aveva fatto per nasconderlo dagli altri e tenerselo per se. Egoistico, fin troppo, ma lo faceva per il suo bene e così riusciva a giustificarsi prontamente.

Dopo aver levato la pelle ad ogni chicco verde lo poggiava su un fazzoletto ormai pregno, proprio davanti al naso dell'altro e pronto per essere messo in bocca. Così il piccolo non incappava né in bucce che rimangono tra i denti e, Seokjin non poteva permettere a quella stupida frutta di intralciare quel sorrisone, ed era anche più buona così credeva.

"Quando la smetterai?" rispose incattivito il tanto angelico ragazzo, mentre si portava alla bocca la frutta. Yoongi cosa ne pensava di tutto questo?, tutta questa premura da parte del suo amico, si sentiva come Raperonzolo.

All'inizio, quando ancora era un bambino non se la prendeva più di tanto e anzi, amava farsi asciugare la bocca o controllare dal suo hyung. Ora non era più un bambino, 19 anni belli che compiuti stonavano vicino alla sua faccia da moccioso sulla carta d'identità.

"Non fare così, infondo ti piace" canticchiava serenamente Seokjin, come se fosse una nonnina in contemplazione non smetteva mai di essere così calmo.

"No che non mi piace" sbatte i palmi sopra il tavolo della cucina, lo fece così forte che qualche chicco appena sbucciato cadde rovinosamente a terra rotolando.

"Sei così fottutamente egoista Seokjin" glielo disse con così tanta cattiveria, mentre raccoglieva il borsello e correva verso la porta. L'apparenza che il suo fosse puro egoismo a fin di bene venne cancellata dalla porta sbattere, dal suono silenzioso di qualche passo arrabbiato.

"E non ritornerò" urlò Yoongi attraverso la porta, poi scappò lontano verso quei parchetti che tanto amava con il suo pacchetto di pistacchi in mano.

Seokjin cadde sulle sue ginocchia, con ancora la pelle dell'uva attaccata sulle sue dita e una goccia di sudore a percorrere la sua tempia.

Da quando il suo Yoongi era così sfacciato?, così cattivo e proprio in quel momento i sogni del bambino che cresceva da anni diventarono cenere, la stessa che trovava sui suoi panni.

Siate egoisti, solo in modo crudele e primordiale e non a fin di bene, l'egoismo non è bontà.

Seokjin stava privando Yoongi della sua pelle, della quotidianità, così come sbucciava con pazienza l'uva.

Che poi... chi leva la pelle dall'uva?.

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