Capitolo 8: Un allenamento durissimo

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L'allenamento mattutino era iniziato da più di venti minuti quando Mr. Travis decise di farsi vivo. I ragazzi lo avevano aspettato per un po' ma alla fine avevano deciso di iniziare senza di lui, visto che nessuno osava disturbarlo per chiedergli se avesse intenzione di presentarsi in panchina oppure no. Raggiunse il bordo del campo con passo flemmatico, con il solito sguardo corrucciato sul volto. Non appena lo videro, i ragazzi si bloccarono immediatamente, scattando sull'attenti.

-Venite tutti con me -disse, autoritario. Questo suo modo di dare ordini senza spiegazioni mi dava sui nervi.

Mark annuì, così ci accodammo tutti dietro di lui e seguimmo il signor Travis all'interno dell'alloggio. Ci fece radunare nel salone principale, dove ci attendevano Silvia e Celia.

-Mi hanno appena comunicato il nome della squadra che dovremo affrontare nel prossimo incontro – disse l'allenatore -Si tratta della squadra del Qatar, i Leoni del Deserto –

-I Leoni del Deserto? – fece eco Mark, aggrottando le sopracciglia.

Celia ci mostrò una pagina web sul suo portatile dove erano elencate alcune informazioni sui giocatori del Qatar: -Sono dotati di una straordinaria resistenza e dal punto di vista fisico sono molto forti. Inoltre, perdono raramente nei contrasti–

-Se vogliamo vincere, dobbiamo lavorare molto sulla fisicità e sulla resistenza alla fatica – Mr. Travis mi lanciò un'occhiata serissima -Lily, affido a te il compito di irrobustire i ragazzi –

Io strinsi i pugni, accennando un sorriso di sfida: -Non si preoccupi, allenatore. Lasci fare a me –

Senza aggiungere altro, Mr. Travis lasciò la stanza, ritirandosi chissà dove a fare chissà cosa.

Certo che è proprio un allenatore strano.

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L'ora di pranzo era passata da poco e io mi stavo dirigendo al campo per preparare le cose in vista dell'allenamento con i ragazzi. Mr Travis era stato molto chiaro: contava su di me per preparare i ragazzi a questa partita e io non avevo alcuna intenzione di deluderlo. Dopo averci ragionato per tutta la mattina, alla fine avevo deciso di optare per un circuito d'allenamento intensivo che avevo fatto molte volte durante la mia carriera da pattinatrice, avente lo scopo di potenziare la muscolatura in breve tempo. Purtroppo – infatti- avevamo solo tre giorni prima di scendere in campo contro il Qatar e dovevo fare moltissima attenzione a bilanciare correttamente il peso dell'allenamento, altrimenti i ragazzi sarebbero arrivati al giorno della partita senza fiato e con i muscoli a pezzi.

Cammy e Willy arrivarono per primi, portando con sé le borracce e gli asciugamani.

-Credo che questo pomeriggio ne avranno parecchio bisogno – ironizzò la lilla, iniziando a riempire i contenitori d'acqua.

Io annuii, sardonica: -Oh, altroché. Li ribalterò come calzini, vedrete – Solo in quel momento notai che mancavano all'appello Silvia e Celia -Ma che fine hanno fatto le altre? –

-Sono andate ad investigare su Austin. Non hai notato che lascia il campo quando gli pare e piace e il mister non fa una piega? – disse Willy.

Io aggrottai le sopracciglia, facendo mente locale: -In effetti, ora che ci penso, hai ragione. Sparisce spesso all'improvviso –

-A quanto pare, i ragazzi non sono molto contenti di questa cosa, così Silvia e Celia hanno deciso di scoprire qualcosa di più – concluse Cammy, finendo di preparare il materiale.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Dec 11, 2020 ⏰

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