Corsa verso l'ignoto

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POV'S ALICE

Il taxi sfreccia veloce tra le frenetiche vie della Capitale, mentre io appoggiata al petto di Claudio tremo al solo pensiero che avrei potuto perderlo se solo avessi capito qualche minuto più tardi quanto lo amavo. E ora che Sergio è in bilico tra la vita e la morte, inizio a capire veramente l'importanza di avere vicino l'unica persona che in quel momento così terribile era capace di farmi sentire al sicuro come nessuno ha ai fatto nessuno.

Mentre sono immersa in questi pensieri, il taxi si ferma davanti all'ospedale ma io non me ne accorgo fino a quando Claudio non mi sfiora delicatamente la guancia con un dito.

C: Alice, siamo arrivati

Io lo guardo per un attimo negli occhi poi scendo dalla macchina. Claudio mi prende la mano e mi guida verso l'entrata, chiede subito informazioni su Sergio ma l'unica cosa che gli dicono è che al momento si trova ancora in sala operatoria. Non ci resta altro da fare che aspettare; quindi ci sediamo su due sedie della sala d'aspetto di fronte a Daniela e Martina che piange disperata appoggiata alla spalla della madre.

Claudio si toglie la giacca e la posa sulle mie spalle e io metto la mano sulla sua gamba, e piano piano mi addormento cullala dal suo inconfondibile profumo di Declaration e mentine. 

Dopo quasi due ore di attesa, un dottore viene verso di noi.

D: Come sta? Dice con la voce rotta dal pianto, e una lacrima solitaria le solca la guancia.

DOC: L'intervento è stato lungo e il paziente ha perso molto sangue, adesso è stabile ma in coma. Mi dispiace ma potete solo aspettare che si svegli.

Martina non sa se essere sollevata dal fatto che il padre aveva superato l'intervento, oppure  distrutta perchè lui è in coma e forse ci starà per tanto tempo.

Istintivamente la abbraccio dicendole che andrà tutto bene.

Mezzanotte è passata da un pezzo e per Sergio ora non possiamo fare niente quindi possiamo solo tornare a casa. Claudio saluta Daniela e poi senza dire una parola mi mette la mono dietro la schiena e mi conduce verso l'uscita.

Riprendiamo il taxi per la seconda volta in poche ore, una volta arrivati a casa Claudio paga la corsa. Salgo le scale in silenzio con mille domande che mi frullano nella testa. Non sapevo cosa fare: fare finta di nulla e godermi il momento oppure sganciare la bomba per tutti. Alla fine scelgo la seconda.

A: Perchè volevi partire senza dirmi nulla?

C: Alice... Ti prego

A: No Claudio, io non posso continuare così e tu questo lo sai bene!

C: Lo so, lo so ma ora ti prego andiamo a dormire; domani ti prometto che parleremo.

Non ho la forza di controbattere, così lui mi prende dolcente la mano e mi trascina con sè verso la camera da letto. Non è cambiato nulla dall'ultima volta in cui ci sono stata, è tutto in perfetto ordine con quel piumino color carta da zucchero in cui ha passato le notti migliori della sua vita.

Claudio si toglie la giacca, si sbottona la camicia e poi la scendere la zip del mio vestito molto lentamente, lasciando un bacio umido sulla mia spalla scoperta; il contatto delle sue labbra culla mia pelle mi fa venire i brividi, lui se ne accorge e sorride maliziosamente.

Ci sdraiamo entrambi sul letto, inaspettatamente mi fa segno di appoggiarmi al suo petto, proprio lui che odia avere le persone appiccicate. Mi da un dolcissimo bacio sulla punta del naso come aveva fatto la notte del congresso, la nostra prima volta insieme.

C: Buonanotte Sacrofano

A: Buonanotte CC

Al alba delle quattro del mattino entrambi ci lasciamo cullare dalle braccia di Morfeo.  


Spazio autrice: Questa è la mia prima volta, aspetto i vostri commenti 

spero vi piaccia.

XOXO

M.   


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⏰ Ultimo aggiornamento: Dec 17, 2020 ⏰

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