L'Ultima Caccia

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Warwick guardò ancora una volta l'enorme porta d'acciaio davanti a lui, con un ghigno sofferente in volto, accasciato sulla parete di pietra della piazza. Si chiedeva se questo avrebbe potuto rallentarli, se tutto ciò che aveva fatto sarebbe stato sufficiente per garantire al suo gruppo di mettersi in salvo. Sentiva chiaramente i colpi che i suoi nemici davano alla porta blindata, avvertiva chiaramente le loro urla e i loro sforzi di sfondarla. Ormai era solo questione di tempo.

Presto saranno qui. La voce dentro di lui era chiara e sofferta. Presto entreranno, e sarà la fine.

La ferita sull'addome, ancora fresca e sanguinante, gli impediva di fare qualsiasi movimento. Sapeva benissimo che la porta non avrebbe retto, che non c'era più nulla che potesse fare, che il suo destino era segnato. Ora, tutto era nelle mani di Caitlyn e del resto della sua squadra.

Le urla del nemico riecheggiavano dall'altro lato. I loro tentativi di abbattere l'ostacolo si facevano sempre più crescenti e sempre più motivati. Battevano la porta con i calci dei loro fucili, con i martelli, con le vanghe o con qualsiasi cosa avessero tra le mani. Warwick li poteva percepire chiaramente. Poteva immaginare i loro volti carichi di odio e di disperazione,mentre cercavano un modo di superare l'ostacolo.

Li aveva visti e combattuti,quei volti,fin dal primo giorno in cui erano venuti, scesi dal cielo come angeli neri. Li aveva visti mettere a ferro e fuoco la città,come stormi di corvi assetati di guerra e di distruzione. Sapeva che il Ponte del Valzer, il collegamento tra Piltover e Zaun, era a pochi passi da li e che,se fosse stato preso, nessuno sarebbe stato al sicuro.

Piltover sarebbe caduta, e con essa ogni speranza di salvare Zaun.

Ma lui, la furia di Zaun, era ancora in vita. I baroni chimici erano caduti, Zaun era in fiamme e ogni sacca di resistenza rimasta stava per essere travolta senza alcuna pietà,ma lui era ancora li. E non avrebbe lasciato passare nessuno.

Con un disperato urlo di dolore, la creatura cercò di rialzarsi, facendo leva alle ultime energie rimastegli. scie di sangue uscirono dalla profonda ferita, inondando il pavimento di pietra come un'unico, infinito fiume rosso. Warwick mise una mano sulla ferita e con l'altra si appoggiò al muro.

Sentiva lo spirito abbandonarlo e la vista farsi sempre più fioca,ma non voleva mollare.

Io non posso mollare. Diceva dentro di se, con forza. Io non voglio mollare.

Ancora non riusciva a credere che, dopo tutto quello che aveva passato, avrebbe dato la vita per qualcuno che amava. Lui,la Bestia di Zaun, il terrore dei bassifondi, il mostro. Sorrise amaramente.

Improvvisamente, le sue narici sentirono quello strano odore, acre, di metallo fuso.

Fu allora che la vide: Una lunga lingua di fuoco,che si allungava sempre di più lungo i bordi della porta.

Tossì, sputando sangue. E' giunta l'ora.

La sua mente ripensava agli altri, a coloro che erano fuggiti, a coloro che ancora combattevano,ma più di ogni altra cosa, pensava a Lei. A Soraka. Si chiese se fosse fuggita in tempo, se fosse arrivata sana e salva sul ponte. Si chiedeva se fosse ancora viva o se non fosse stata catturata. A quel pensiero, Scrollò la testa.

No,Caitlyn ha promesso. disse dentro di se. Caitlyn ha promesso che l'avrebbe protetta.

No,ne era certo. Non potevano esserci dubbi: lei era viva.

Lei doveva essere viva.

Ripensò a quei giorni insieme, ancora e ancora. Avrebbe voluto passare con lei un'ultima notte, godere della sua compagnia, dell'intimità dei loro sguardi. Avrebbe voluto dirglielo. Dirglielo con tutto il cuore. Avrebbe voluto che sentisse quelle parole,quelle parole che mai avrebbe pensato di dire. Ma sapeva che non si poteva più tornare indietro. Quando vide che la porta stava per cedere, un sorriso famelico si dipinse sul suo sguardo. Sentiva il fluido nei suoi innesti inondare il suo sangue di bestia. Improvvisamente, i suoi occhi ripresero vita, accecati da una furia a cui lui era molto legato.
Riusciva a percepire il sangue delle sue prede, inconsapevoli della bestia in agguato che li attendeva.
Si, adesso era pronto.
Era pronto a portare quanti più nemici possibili all'altro mondo.
Nessuno l'avrebbe più fermato.

Avrebbe lottato fino alla fine, per coloro che erano stati dimenticati,per coloro che erano stati uccisi, per i suoi amici.
Ma sopratutto, avrebbe lottato per lei.
Per lei e il loro Amore.

Quando la porta cadde, una forza sovraumana s'impossessò di ogni fibra del suo corpo.

"Io sono Warwick, la furia di Zaun." Disse, sfoderando i suoi artigli e scrutando i volti terrorizzati dei soldati davanti a lui. "E tutti voi oggi verrete con me all'Inferno!"

Con un balzo poderoso, la creatura si gettò contro quella moltitudine nera, con un sorriso furente in volto. L'ultima caccia era iniziata. 

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