Sweet eyes and golden boots

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Eccoci qui con una piccola (mica tanto) one shot con i nostri innamorati preferiti.
È una cosuccia molto leggera che spero possa strapparvi un sorriso in queste feste natalizie un po' particolari.
Il Natale non è proprio il fulcro della storia ma fa la sua piccola parte e mi sono detta "perché non pubblicarla durante il Natale?".Quindi ecco a voi Sweet eyes and golden boots.
Spero vi possa piacere.

Buon Natale e buone feste a tuttx.
Be happy and stay safe.

~Vic



Harry era immerso in quel articolo che stava correggendo, così che potesse farlo vedere al suo capo, quando il suo cellulare iniziò a squillare.

Subito distolse lo sguardo dal pc prendendo velocemente il telefono, rischiando di farlo cadere a terra da quanta frenesia ci mise per toglierlo dalla tasca.
Premette il tasto verde mentre batteva le dita nervosamente sulla scrivania e muoveva la gamba in modo ansioso.

-Gemma? -

-Harry, vieni subito! È ora! -

-Cazzo, okay...arrivo! Niente panico! -

-Sbrigati! -

Harry chiuse subito la chiamata alzandosi di scatto dalla scrivania; ad una velocità inaudita si mise il cappotto, la sciarpa di lana intorno al collo e il berretto imbottito di pelo sui lunghi ricci color cioccolato.

Corse fuori dal suo ufficio, per poi ricordarsi di aver lasciato il pc acceso e il telefono sulla scrivania, quindi ritornò indietro con tanto di imprecazioni verso se stesso. Rischiò persino di inciampare più volte con quelle gambe lunghe che si ritrovava.

Una volta sistemato tutto, partì il più velocemente possibile lungo il corridoio fermandosi proprio due secondi davanti alla porta di Liam, suo migliore amico e datore di lavoro.

-Liam! Devo andare! Ti mando l'articolo per email! - disse velocemente.

Liam tirò sù la testa da alcuni documenti e gli sorrise -È ora? -

Harry annuì solamente, gridando un -Ti chiamo dopo! - per poi continuare a correre verso l'ascensore.

-Cazzo sto per diventare zio! - urlò facendo voltare tutti i suoi colleghi in quel piano.

-Buona fortuna Hazza! - sentì gridare da Niall prima che si fiondasse dentro all'ascensore.

Premette frenetico il tasto che portava al piano terra. Quella discesa in ascensore fu la più lunga della sua vita.

Fuori dall'edificio aveva iniziato leggermente a nevicare e un leggero nevischio imbiancava le strade della sua uggiosa e amata Londra.

Si sistemò il berretto sui ricci e attraversò la strada a passo svelto per raggiungere la sua macchina. Si mise alla guida e cercò di arrivare al più presto nella sua piccola casetta a schiera a Notting Hill.

Una volta sull'uscio di casa cercò le chiavi con mani confuse e una volta trovata quella giusta si lanciò, letteralmente, al suo interno.

-Gemma? Gemma?! - chiamò sua sorella dall'ingresso, togliendosi il cappotto, lanciandolo sul divano baige, levandosi contemporaneamente i suoi stivaletti con i piedi.

-Siamo di sopra! -

Quasi si strozzò con la sciarpa mentre saliva le scale.

Entrò in camera sua e subito venne investito da una massa indefinita di pelo grigio e zampe enormi.

Sweet eyes and golden boots ~ Larry Stylinson Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora