;you've got a beautiful brain, but it's disintegrating from all medicine.

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;medicine, daughter- play

è buio, il letto è sfatto, ed entra uno spiraglio di luce, ma non è quella luce che cerco io, io cerco una luce interiore quindi una cosa impossibile per me. Evito di pensarci e prendo il telefono per controllare l'orario, sono le 12.04, ottimo. A fatica riesco ad alzarmi ed andare in bagno per vedere come attualmente è messa la mia faccia. Quando sono davanti allo specchio vedo riflesse le lacrime, quelle lacrime che la gente vede come gocce di pioggia, ma con un futuro arcobaleno, ma che io vedo come un cazzo di temporale, con i tuoni che potrebbero essere paragonati alle mie urla interiori, e i lampi che potrebbero essere paragonati a quei disegni fatti sulla mia gamba, il mio foglio di carta preferito.. Ma nonostante tutto l'arcobaleno non arriva, e non arriva neanche quell'odore che lascia la pioggia, quel messaggio che comunque ti emana positività. Resta tutto nuvoloso, grigio e soprattutto uguale. Alzo gli occhi al cielo e al posto di vedere le famose nuvole grigio freddo, perchè di caldo non c'è nulla, noto la scatola dei farmaci.

So che non dovrei, so che è sbagliato, però cosa sbagliata sommata a persona sbagliata non fa poi un grande casino, o no? [no, lo fa, ma la mia testa in questo momento non è in grado di scegliere ciò che è effettivamente meglio per me, o meglio mi fa credere che sia la cosa giusta in quegli attimi che in realtà sono vere e proprie ore], proprio in quegli "attimi" prendo tutto ciò che contiene la scatola, ritorno nel mio letto sfatto e mi addormento per altri attimi, che speravo non finissero mai. Mi sveglio con più confusione in testa di quanta ne abbia avuta in tutta la vita. Faccio lo stesso movimento che ho fatto ore fa, per prendere il cellulare e controllare quanto distino temporaneamente questi due movimenti, sono le 17.40, e sotto quei quattro numeri vedo 186 messaggi da lui e 34 chiamate perse, tutte perse da lui, la persona che mi tiene qua. Mi affretto subito a richiamarlo come lui a rispondere, non mi chiede neanche se sto bene, anche perchè sa già la mia risposta, inizia a dirmi che si è davvero spaventato, e io subito mi sento uno schifo peggio di quanto mi sentivo prima di addormentarmi. Mentre penso al perchè io sia io le sue parole fanno da sottofondo: "porca puttana jessica", appena sento il mio nome tutti i miei pensieri si dissolvono e cerco di tenere l'attenzione sulle sue parole che passano da un telefono, eppure colpiscono al cuore: "da quanto non hai il ciclo?", mi sta esplodendo la testa, ho solo voglia di piangere, mi è salita la nausea e lui sta alzando sempre più la voce, per questo decido di rispondere; Nel momento in cui la mia voce piena di incertezza risponde '3 mesi', inizia a letteralmente a gridarmi addosso, me lo sento quasi in faccia e non è completamente un'allucinazione, nonostante l'ora di distanza che ci separa l'ho sempre sentito qua, nei momenti positivi e anche in quelli negativi. "Sei consapevole che è per tutte le pastiglie e per il fatto che non mangi, e quelle volte in cui mangi e vomiti tutto? Hai una mente stupenda, tutta te è cosi, ma è tutto coperto con un telo che ti mostra trasparente, vuota e insensibile, e sai benissimo che quel telo è formato dalle pastiglie e dalle dita che ogni giorno attraversano la tua gola come se la tua vita non avesse più senso.", silenzio, sento un suo respiro che invidio dato che in questi momenti non riesco a farne neanche mezzo. Riprende a parlare: "Puoi tornare la persona che eri, hai una seconda possibilità, ti prego torna a "casa", sono innamorato di te così come sei, ma sono innamorato soprattutto della te felice".

Sono confusa, ma passo alla prossima canzone,

;we fell in love in october,  girl in red.


;la musica è il passato che vive nel presente.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora