-Cap. 1-

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"... Sono per strada. Cammino spensierata nel centro di Seoul. Ad un certo punto mi incammino in una strada buia e silenziosa, mi giro di scatto e vedo una persona... Non riesco a vedere il suo volto perché è sfocato. Inizio ad avanzare il passo, quasi correndo, ho ansia e paura di morire. Poi buio."

Mi sveglio, sia perché sento quel rumore assordante che viene da quel oggetto chiamata comunemente sveglia sia per colpa di questo incubo.

Mi chiamo Jung Yoori ho 18 anni e vado in 5° liceo, non vedo l'ora di finire questo inferno chiamato scuola.
Scendo giù per le scale con molta tranquillità e inizio a preparare la colazione ascoltando il TG di Seoul, parlano da più di 4 giorni dell'evasione di 7 carcerati e a dirla tutta non ho molta paura...
"Forse perché non c'è li hai davanti genia."
"Ma non rompermi il cazzo, penseri della minchia."

Dopo aver mangiato con lentezza la mia colazione salgo le scale per andarmi a lavare e vestire. Dopo essermi lavata mi metto addosso una felpa bianca oversize, leggins neri e le mie amatissime Timberland del medesimo colore della felpa; scendo giù prendo velocemente lo zaino, le chiavi, il telefono ed esco. Mi incammino con tranquillità verso quel edificio chiamato dai comuni mortali scuola.
"Quanta voglia di vivere."
"Hm... Quanta voglia di parlare. Zitto pensiero."

Dopo vari pensieri che mi vagano per la mente arrivo a scuola e mi immergo nella folla di ormoni impazziti e troie per arrivare al mio amato e solito muretto; dopo aver spintonato con cattiveria e crudeltà delle persone arrivo a destinazione e  mi siedo sopra salendo dalla panchina. Inizio ad osservare il cielo azzurro macchiato da nuvole ma una sensazione mi distrae, sento degli occhi puntati su di me che mi osservano; mi giro e incontro gli occhi castani di un ragazzo che aspettava davanti la fermata del bus. Era... strano ma bello?
"Ma che cazzo dici l'hai appena guardato cogliona come fai a dire che è bello senza conoscerlo."
"Forse per questa volta ti dò ragione."
Dopo vedo arrivare altri 6 ragazzi, ad un certo punto pensai: "se fossero i 7 carcerati evasi di prigione? Nah impossibile." alla fine di quel pensiero inizió a suonare la campanella, scesi dal muretto ed entrai per poi dirigermi in classe; mi siedo e inizio a seguire la lezione di matematica per poi prendere vari appunti per la verifica della settimana prossima.

~Skip Time

Dopo 6 ore di morte esco da scuola e con molta calma e tranquillità inizio ad avviarmi verso casa ma in quel momento ricomincia la stessa sensazione di sta mattina: mi sentivo osservata.

Pov. Jungkook

"Ok ragazzi mettiamo in atto il piano" disse Nam; mentre ascoltavo il piano stavo osservando la nostra futura vittima. Non vedo l'ora di divertirmi con lei, come d'altronde tutti del gruppo. È da una settimana che la stiamo osservando, ci serviva una vittima per sperimentare varie cose. Mentre penso una voce inizia a distrarmi per poi portarmi alla realtà, iniziai a capire che Jimin mi stava parlando "Oi Jungkook mi stai ascoltando? Sei pronto per rapire la nostra vittima o continui a farti seghe mentali su di lei?" sbuffai e feci un cenno di Sì con la testa. Mi incammino verso di lei e inizio a seguirla senza farmi notare tirando fuori dalla tasca un panno impregnato di sonnifero.

Pov. Yoori

Inizio a sentire dei passi sempre più veloci dietro di me anche io faccio la stessa cosa, quasi correndo. Avevo delle scariche di ansia e di adrenalina che mi attraversavano il corpo alla velocità della luce ma ad un certo punto sentì un panno schiacciarmi sul naso e sulla bocca sentendo una voce rilassante e profonda dirmi "Sogni d'oro bambolina." e il buio più totale.

Spazio autrice 💜
Yuh, ciao a tutti come state?
Vi sta piacendo la storia? È la prima volta che ne scrivo una quindi ho un po' di ansia...
Ora vado, domani, forse, aggiorno un altro capitolo.
Bye
Anny

-Why did you choose me?- jjk ☽︎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora