Dopo un po' di giri per il parco decidemmo di sederci sul prato ad ammirare il celo, era azzurro molto azzurro senza neanche l'ombra di una nuvola il panorama che due piccioncini avrebbero voluto ammirare, purtroppo non stavamo insieme, ma c'era quel filo aureo che ci legava, che ci ha legato sin dal primo isante in cui ci eravamo visti. Dopo alcuni minuti di silenzio Brad interruppe la mia pace interiore dicendomi - certo che oggi è proprio una bella giornata... Vero!? - ed io con voce da "stai zitto" gli risposi annuendo - si è proprio una bella giornata, anzi stupenda visto che sono con te!- lui arrossi e mi guardo dritto negli occhi dicendomi - Vieni - alzandomi con tutta la forza che aveva - e continuava - Daiii su alzati!! Dai che ti porto in un posto speciale!- così ci incamminammo verso l'altra parte del parco. Quando ad un certo punto Brad mi chiuse gli occhi dicendomi - eccoci ci siamo quasi! Però non puoi vedere - così mise le mani sui miei occhi, e dopo aver camminato per altri due minuti tolse le mani dai miei occhi. Era uno dei panorami più belli che io abbia mai visto ( anche più bello di lui!! ); era tutto prato con un ruscello alla nostra sinistra, poi alla nostra destra sorgeva una quercia enorme con sopra appesa un'altalena ( ma non ci sono salita perché non mi andava ). Poi Brad se ne esce - Dai andiamo a camminare sulla riva del ruscello scalzi, sentirai che bella sensazione il terriccio umido sotto ai piedi!- io gli dissi che era matto, ma poi accettai l'invito. Siamo andati sulla riva e abbiamo iniziato a scherzare come due bambini di 5 anni e a spingerci, e a spingermi finché non sono caduta in acqua... Un silenzio scese su di noi o meglio su tutto il parco, quando la mia risata interruppe questo silenzio tombale; risata chiama risata e per solidarietà si butto in acqua anche lui. A quel punto si che eravamo zuppi tutti e due dalla testa ai piedi! Eravamo arrivati a casa mia tutti bagnati, e non sapevo cosa dargli perché non avevamo indumenti maschili, visto che siamo solo io è mia madre a casa! Così gli diedi una mia camicia di jeans che era mia ma mi stava il triplo e un paio di calzoncini da mare che aveva lasciato a casa un mio amico.
Mia madre non c'era ed ero veramente imbarazzata a stare a casa da sola con lui! Così gli dissi -Brad ma tu a che ora dovresti tornare a casa? - E lui mi rispose - Mah all'ora che voglio i miei a casa non ci sono! - A quel punto sì che ero in imbarazzo! Non sapevo n'è cosa dire ne cosa fare! Così mi sedetti sul divano e lui si sedette accanto a me dicendomi - Allora Morgana, raccontami di te, della tua famiglia, di come sei fatta dentro... Perché fuori sei fatta molto bene! - a quel punto diventai rossa come un semaforo! Mi vergognavo ma mi piaceva stare con lui, stare in sua presenza, non lo so sentivo qualcosa di strano, qualcosa che non avevo mai provato... Tra me e me pensai MAH come mai mi tratta così non capivo,veramente non capivo.
STAI LEGGENDO
Il Canto dell'Usignolo
Teen FictionForse sarà una delle solite storie della ragazza che s'innamora ma vi garantisco che nn è così