𝐩𝐚𝐫𝐚𝐝𝐢𝐬𝐞

355 32 41
                                    

"FANCULO" grida lei uscendo di casa e sbattendosi la porta alle spalle.

Satori la osserva mentre si incammina verso la scuola strisciando i piedi e urlando imprecazioni.

La raggiunge, cercando di calmarla ma lei lo ignora.

Satori continua a chiamarla, fino a quando lei non si gira frustrata e gli urla contro.

Il rosso si congela sul posto, non aspettandosi una reazione così aggressiva.

Negli occhi della ragazza domina la paura. Si sente tremendamente in colpa per essersela presa con lui.

"Scusa..." Sussurra "Mi dispiace Satori io non volevo-"

Viene interrotta dal ragazzo, che la avvolge tra le sue braccia.

Le dice che va tutto bene, che sa che non intendeva dire quello che ha detto.

Le dice di calmarsi, e che lasciarsi andare va bene, che c'è lui lì adesso ad ascoltarla.

Lei inizia a singhiozzare sulla sua spalla e Satori le accarezza piano i capelli.

"Shh... va tutto bene" Le dice "Immagina il mare. Immagina il rumore delle onde e il sole che tramonta in lontananza.
Ci siamo noi due, seduti sul bagnasciuga che facciamo un castello di sabbia.
Ci sono i gabbiani che volano in alto e stridono tra di loro.
Arriva un'onda più forte delle altre, che distrugge il castello e ci riempie di sabbia umida.
Ridiamo.
Tu dici di tornare a casa perché il mare è troppo freddo per fare un bagno, ma io arrivo da dietro quando sei distratta, ti prendo in braccio e ti butto in acqua.
Tu riemergi sputacchiando e lanciandomi dietro imprecazioni che sento per metà perché sono andato sott'acqua.
Poi facciamo una gara a chi arriva primo alla boa più vicina.
Vinci tu, ma poi scopri che lì non tocchi e inizi ad agitarti in modo buffo.
Io ti prendo in giro mentre ti avvinghi a me come una cozza.
Tu mi fai la linguaccia e non appena siamo tornati un po' più vicini alla riva ti aggrappi alle mie spalle e mi spingi sott'acqua.
Ci siamo solo noi due che ridiamo nel silenzio del tramonto" Le sussurra "Ci siamo solo noi due e ad un certo punto-"

"Io ti prendo e ti bacio" Lo interrompe lei.

Satori sgrana gli occhi nell'udire quelle parole, non credeva che lei lo vedesse in quel senso. "S-si" Le risponde balbettando, non volendo interrompere quel momento di calma.

Lei scioglie l'abbraccio, per riuscire a guardare Satori negli occhi. Gli sorride, poi si avvicina, poggia le mani sulle guance del ragazzo e lo bacia.

Satori inizialmente non sa come reagire, dopotutto è il suo primo bacio e anche il loro primo bacio.
E Satori si è immaginato molti scenari in cui avrebbe potuto dare il suo primo bacio, nessuno neanche vagamente simile a quello di adesso.
Eppure Satori si sente benissimo, si aggrappa a quel bacio come se fosse la sua unica ancora di salvezza.

Ovviamente ricambia, spostando le sue braccia, che prima erano sulla schiena della ragazza, intorno alla sua vita.

Quando si staccano entrambi sorridono, rossi in viso, si guardano negli occhi e non servono parole per capirsi.
Si amano ma non sono ancora pronti a dirlo l'uno all'altra.

Satori fa combaciare le loro fronti e chiude gli occhi.

"Che ne dici di saltare la prima ora e andare a farci un giro?" Le chiede.

Lei si sporge e lo bacia di nuovo.
Satori ama come la ragazza non ha paura di fare la prima mossa, di come prende sempre l'iniziativa.

"E se invece mandassimo a fanculo tutte e sei le ore?" Domanda lei e il rosso ride.

𝙥𝙖𝙧𝙖𝙙𝙞𝙨𝙚 | 𝐭𝐞𝐧𝐝𝐨̄ 𝐬𝐚𝐭𝐨𝐫𝐢Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora