È una notte piovosa, nella città di Londra di questo 24 novembre. Il cielo soprastante a tutto ciò che di umano è stato creato, è ora di un colore tetro e offuscato dalla violenza di piccole gocce d'acqua che si scontrano sul suolo trafficato della città. Il luogo, osservato da una piccola finestra di un appartamento apparentemente silenzioso, sembra così piccolo e insignificante agli occhi di Sophie, la ragazza che si è da poco trasferita e che ora giace tranquilla nel suo nuovo appartamento, che condivide con il suo gatto Everest; Everest è il suo compagno di avventure ed un bellissimo gatto di razza Bombay, con un mantello più nero della notte e degli occhi gialli lucenti, che si contraddistinguono in mezzo all'oscurità.
Sophie anche questa notte non riesce a conciliare il suo sonno, ed è per questo che adesso si trova rannicchiata sul divano del salotto con una tazza di tè caldo tra le mani e lo sguardo perso fuori dalla finestra posta accanto a lei. Osserva i passanti come fossero delle piccole formiche inzuppate dalla pioggia frenetica e nel contempo pensa alle prossime vittime da trovare in questa nuova città, ma dopo tutto è soltanto il suo primo giorno qui, dunque avrebbe tutto il tempo necessario per studiare gli abitanti e concepire le loro abitudini così da coglierli impreparati, però a lei piace il rischio e, considerando il sonno assente, decide di vestirsi e fare un giro fuori.
Si veste abbastanza pesante e prende un ombrello per potersi riparare dalla pioggia, si raccoglie i capelli neri dentro un cappellino di lana ed esce dall'appartamento insieme ad Everest, si incammina al di fuori dell'edificio e appena sorpassata la porta d'ingresso una violenta folata di vento la fa rabbrividire da capo a piedi, si stringe il corpo esile nel cappotto pesante e si avvia, con Everest al seguito, verso le strade fredde di questa città indenne ancora per poco.
Il suo cammino viene accompagnato dal rumore pesante della pioggia che si scontra con il suolo scorticato dal cemento consumato, e la strada davanti a lei spianata da alcuni fanali che emettono della luce bianca che fa sembrare il suo viso ancora più cadaverico di quanto già non è. Il suo passo è lento, delicato, quasi non si sente il rumore degli stivali che affondano nelle pozzanghere facendo schizzare l'acqua, così come, invece, fanno le persone che corrono davanti a lei, molto probabilmente per trovare un riparo dalla pioggia e dal freddo agghiacciante.
Adesso si trova sul ciglio di una strada in periferia, non ha scelto il centro città per evitare la confusione, ma sono ancora le 00:00 e ci sono molti giovani in giro che schiamazzano e si divertono tra di loro, probabilmente pronti ad irrompere in qualche locale per sbronzarsi fino all'alba.
Sophie è sempre stata una ragazza per bene, educata fin da piccola dai suoi genitori, anche se il suo periodo di spensieratezza che solitamente caratterizza i bambini è presto stato stroncato dalla separazione dei suoi genitori: suo padre una notte era tornato a casa ubriaco fradicio, con una ragazza a fianco. È lì che si manifestarono i suoi poteri e venne a conoscenza del suo dono, quando suo padre tornava sempre più ubriaco e sua madre ne subiva le conseguenze, svegliandosi il mattino successivo quotidianamente con un nuovo livido presente sulla sua pelle.
Una notte, stanca di vedere la madre soffrire per quello stronzo e insensibile del padre, andò nel salotto, dove ormai Josh, che non aveva neanche la dignità di essere chiamato "padre", aveva preso posto fisso per dormire sul divano, almeno su questo erano stati d'accordo sia lui sia la madre. Lo guardò dormire, con i capelli neri, uguali ai suoi, bagnati e arruffati sulla tempia, le guance arrossate dalla sbornia e la puzza d'alcool che si sentiva a metri di distanza. Lo osservò per un'ultima volta, probabilmente sperando di non diventare come lui: disteso inerme, con i vestiti stropicciati e la fronte grondante di sudore, era così patetico e vulnerabile che le sarebbe bastato soltanto un coltello conficcato nel petto per mettere fine alla sua miserabile vita, e invece voleva provare i suoi nuovi poteri, quelli che le bruciavano dentro frementi di uscire per scatenare il caos.
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𝑩𝒍𝒂𝒄𝒌 𝑨𝒖𝒓𝒂 [ONE-SHOT]
Horror[𝑶𝑵𝑬 𝑺𝑯𝑶𝑻] ⚠️Splatter⚠️ Sophie è una ragazza con un dono mortale, che condivide fin dall'infanzia con il fratello. I poteri da loro acqusiti, li costringono a cibarsi di carne umana per rinvigorire. Ma in che modo si manifesteranno i loro pot...