--] APOCALYPSE [--

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"k-kou..."

"shh... Keiji vieni qui. Tranquillo." Disse il più grande mentre abbracciava il corvino.

"koutaro...H-ho paura.." Rispose il più piccolo con una voce tremante e tra vari singhiozzi.

Il più grande strinse più forte le braccia attorno alla tremante figura di suo marito. Il calore stava aumentando sempre più velocemente e vari rumori non distinguibili provenivano da tutto quel caos.

La situazione fuori era terrificante. Palazzi in fiamme che cadevano a pezzi, urla di bambini seguite da disperate frasi provenienti dalle rispettive madri e tanto, tanto caos.

Koutaro osservò in silenzio la figura davanti a lui. Non aveva mai visto Keiji essere così in preda al panico. Era devastante vederlo così.

"Shh lo so, lo so..." Disse Koutaro, unendo i loro petti mentre gli baciava una palpebra.

"Ho troppa paura...Non ce la fac-" Keiji, non avendo più forze, si abbandonò totalmente alla stretta di suo marito mentre pesanti lacrime gli bagnavano il viso.

"Hey... Keiji. Tesoro, guardami"

I loro occhi si incontrarono e l'ambra dorata del maggiore si mescolò al verde acqua del più piccolo.

Il calore iniziò ad espandersi nel loro piccolo attico. Così pesante che le lacrime di Keiji non avevano neanche il tempo di scendere che erano già sparite.

Mentre Keiji continuava a singhiozzare girò il volto verso la finestra; da dove si poteva vedere tutto il caos da cui erano circondati. Koutaro prontamente gli afferrò con delicatezza il mento e lo girò verso il suo per permettere ai loro occhi di incontrarsi di nuovo.

"Balla con me." Disse Koutaro.

"M-ma...Kou-"

"Balla con me come se il mondo non stesse crollando davanti a noi."  Disse l'uomo dai capelli bicolore mentre spostava le sue mani sul fianco del suo compagno, per poi far ondeggiare i loro corpi.

La verità è che Koutaro era terrificato. Il mondo stava finendo davanti a loro, meteore che cadevano dal cielo una per una. Le urla e i lamenti assordanti fuori dal loro edificio, i clacson delle auto mentre le persone cercavano di sfuggire dalla città come se scappare potesse fare la differenza.

Il ragazzo che si stava sgretolando davanti a lui.

Era questo ciò che lo terrorizzava di più.

Era il ragazzo che lo aveva aiutato e supportato sempre, quello che riusciva sempre a trovare una soluzione. Era la sua ragione di vita quella che si stava piano piano sgretolando sotto i suoi occhi. 

Lasciate che il mondo si sgretoli, ma non il suo mondo. Non questo mondo davanti ai suoi occhi. Non il mondo dai capelli soffici e corvini con le dita sottili e callose.

Così ballarono al ritmo di "Andante, Andante" degli ABBA, la loro canzone da lento.

Touch me gently like a summer evening breeze.

il pesante respiro di Keiji si avvicinò alla guancia di suo marito per poi baciarla, mentre le loro fronti si univano. Il ragazzo sembrò calmarsi, le spalle persero la tensione di cui erano cariche mentre i loro corpi continuavano ad ondeggiare. 

Take your time, make it slow.

Il tempo sembrò rallentare tranne che per loro e la canzone. Il mondo iniziò a sfocarsi e l'unica cosa visibile erano i loro corpi danzanti.

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𝚊𝚙𝚘𝚌𝚊𝚕𝚢𝚙𝚜𝚎 [𝑏𝑜𝑘𝑢𝑎𝑘𝑎)(𝑜𝑛𝑒-𝑠ℎ𝑜𝑡]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora