Sapevo che quello sarebbe stato il giorno che l'avrei visto per l'ultima volta. Non mi venne da dire niente, neppure quando mi sorrise. Lo sapeva anche lui. Sapeva che non sarei passata tra qualche anno a controllare come stesse, se se la stava cavando, a dirgli come mi era stato utile tutto ciò che mi aveva raccomandato. Avrei voluto dirgli che grazie a lui sono cresciuta tanto, che è stato un amico prima di essere qualsiasi altra cosa. Avrei voluto ringraziarlo per ogni volta che mi ha ispirata, sostenuta, che ha creduto in me. Avrei voluto rassicurarlo e dirgli che non era stato vano niente, nemmeno quando ci siamo messi a scherzare invece di parlare seriamente. Avrei voluto anche che avesse mantenuto molte delle sue promesse, che non m'avesse deluso quasi sempre. Avrei voluto dirgli che quel che mi ha fatto mi ha ferita ma non ha permesso al mio bene di allontanarsi da lui.
Avrei voluto ma sono stata zitta e spero che in tutto questo tempo mi abbia compresa abbastanza da spiegarsi il mio silenzio. Vorrei che capisse che questo è quello che succede a chi sente troppo e tutto insieme: non mostra niente, tanto meno il bene