@AmbassadorsITA io e mia cugina, la nostra insaziabile curiosità ci conduce a calarci dentro il tombino sotto il ponte vecchio circondato da leggende locali.
Che sarà la gola che conduce all'inferno? Un passaggio verso la tana di una creatura dormiente che attende solo di stringere patti con un mortale? Oppure delle semplici gallerie di fogna?
Giungiamo in quelle che sembrano delle normali fogne, procediamo con le torce del telefono e la videocamera. L'odore è pungente, ci assale, ci stringe la gola.
L'aria è rarefatta, bollente.
Le pareti non sembrano pareti, le tocchiamo, sono morbide, calde e viscide.
L'acqua reflue ha un tono strano, sulla superficie danza del fumo.
"Che posto è questo?" Ci chiudiamo guardandoci.
E man mano che ci addentriamo nell'oscurità, ogni nostro senso viene alterato.
La pressione si compatta, le pareti sembrano volerci soffocare. L'aria si assottiglia, l'odore ci pugnala ai petti.
"La tua pelle!" Urlo guardando mia cugina.
Le nostre pelli si staccano come petali, si sciolgono, si consumano.
"Che succede?!?"
Cerchiamo l'uscita, ma non la troviamo.
La videochiamata casca, riprendendo i nostri ultimi momenti di vita.
Non verremo mai più ritrovate, perché sia io che lei, non siamo calate dentro una normale fogna...
Forse era davvero la gola di qualcuno, lo stomaco di una creatura che aspettava solo che qualche preda curiosa, si calasse dentro la sua bocca.
