Scrivo tanto e quasi senza respirare dall'urgenza di mettere su carta i pensieri che mi martellano. 
Scrivo quando il rumore del silenzio mi accompagna nei pomeriggi e nelle notti bianche. 
Scrivo per quelle storie che hanno bisogno di essere scoperte, odiate o forse amate.
Sono completamente presa dalla voglia di conoscere il mondo, di carpire le sue più piccole sfumature e di farle mie in qualche modo. 
Ecco perché leggo probabilmente troppo, ho questo desiderio incessante di apprendere e non smetto mai di sfogliare pagine e pagine di libri. 
Sino ad oggi ho soltanto compreso che non si è mai abbastanza saggi da smettere di ascoltare e mai poco abbastanza da smettere di raccontare.