Mi sono resa conto di non aver scritto nulla per la giornata contro la violenza sulle donne e quindi dico giusto due cose ora.
In quanto parte della generazione Z mi assumo il dovere di dire che anche solo l'idea che un uomo uccida una donna solo perché é donna é inconcepibile, per non contare il fatto che in generale ferire, offendere e ovviamente uccidere sia eticamente sbagliato. Ma questa idea dell'uomo che tutto gli appartenga non é che é proprio 'na novità: razzismo, omofobia, antisemitismo e le altre mille forme di violenza verbale e fisica fanno parte della società da eoni, e il problema é di base. Tutti a lamentarsi dei mass media ma alla fine se c'è un minimo di cambiamento lo dobbiamo soprattutto a loro. Immaginate un bimbetto a cui i genitori insegnano che piangere é una cosa da ragazze, secondo voi, senza mezzo mondo che dallo schermo del suo telefono gli dice che può esprimersi anche se é maschio, riuscirebbe a uscirne?
Quindi a noi oggi chiedono di fare il minuto di silenzio per Giulia Cecchettin, e noi ci stiamo anche in silenzio, ma possono solo sognarsi che taceremo se ci diranno che i numeri non sono cambiati.