•E così Wendy vide per la prima volta il losco figuro che ossessionava le sue favole. Vide quegli occhi penetranti e non ne fu spaventata, ma attratta• ✨

Leggere e scrivere sono la mia vita. Più che leggere, scrivere. 
Per quale motivo scrivo? 
Non c'è una vera risposta. 
Scrivo per ricordarmi piccole cose, come brevi sensazioni. Questo perché non ho una buona memoria e i ricordi, che siano belli o brutti, fanno parte di noi. 
Scrivo perché la mia mente trova un ordine tra i miei pensieri. 
Riesco a creare un'organizzazione nella mia testa. 
Se si pensa al foglio, è come se si stesse parlando con una persona che non si conosce: all'inizio della conversazione c'è così imbarazzo che il foglio è bianco e non si sa dove incominciare. Poi arriva l'idea, si forma un rapporto e il foglio inizia a riempirsi del dialogo. 
Ritengo lo scrivere come l'arte: disegnando si esprimono emozioni, idee, virtù. 
Ma in genere sono quasi sempre motivo di sfogo, sono liberazioni, aiutano a rilassarsi. 
Non c'è modo migliore di smaltire la rabbia o la tristezza prendendo un foglio e iniziando a scrivere tutto quello che passa per la testa. Magari scarabocchiando qua e là i lati della carta in attesa di un'ispirazione. 
Mi aiuta a vedere le cose da altri punti di vista, mi permette di ragionare e di entrare in contrasto con i miei tanti 'io' interiori che la pensano tutti in un modo differente.

Scrivere per me è una necessità, un bisogno inevitabile, perché noi tutti abbiamo bisogno di comunicare e, se non con gli altri, almeno con noi stessi.


<Amo i disagiati e i diversi. Beh, chi non potrebbe?>