Oggi ricomincerò a leggere la Saga Harry Potter dall'inizio, per la seconda volta.
Mi piace domandarmi cosa effettivamente sia cambiato, da quando ho aperto per la prima volta Harry Potter e la Pietra Filosofale, una sera di Settembre, nel mio letto.
Sono cambiata io. Lo lessi per la prima volta ben cinque anni fa, quando non ero che una bambina meravigliata da quel mondo fantastico. In un certo senso, lo sono ancora. E ne vado fiera.
È cambiato il modo in cui leggerò. Non credo scorderò mai il momento in cui, in biblioteca, presi in mano quel libro consunto, dalle pagine ingiallite e macchiate, riparato alla buona con lo scotch. Questa volta lo leggerò interamente in digitale, sul mio Kindle.
È cambiata la lingua in cui lo leggerò. Questa rilettura, per me, è prima di tutto una sfida: ho infatti intenzione di leggerla in lingua originale, come a suggellare con una lettura impegnativa un periodo in cui il mio inglese ha decisamente fatto passi da gigante. E voglio che quella lettura sia Harry Potter, dato che non esiste una saga alla quale io sia più legata.
È cambiata la Saga stessa. Accettiamolo: quando la lessi per la prima volta, dovevano ancora avvenire un mucchio di cose che avrebbero, nel bene e nel male, animato un mondo che pareva paralizzato. Fu annunciato "Animali Fantastici e Dove Trovarli", che considero ciò che realmente porterà il mondo di Harry Potter nelle Sale e sulla bocca della gente in futuro. Poi, The Cursed Child, che, pur sommerso dalle polemiche, ha fatto l'enorme successo che ci si aspettava. Tutti eventi che hanno reso il fandom più vivo che mai, fra supposizioni, polemiche e nostalgia.
Ed io voglio tornare alle origini: alle parole scritte dalla Rowling stessa, alla storia che, prima di ogni altra, è riuscita a farmi varcare i confini del reale verso un mondo di inchiostro.