Lettera del 31/10/1954:
Cara RAI, sono molto malata. Da oltre un anno. I miei genitori hanno speso tutto quello che avevano per guarirmi. E io non ho nulla da offrirti per i bambini del Salernitano.
Ti offro questa mia poesia:
“ER ZINALE” (il grembiule)
<<Giranno distratta pe casa,
tra tanta robba sfusa,
ha trovato: ah! come er tempo vola,
er zinale de scola.
Nero, sguarcito,
Un pò vecchio e rattoppato,
è rimasto l’amico der tempo passato.
Lo guarda e come se gnente fusse
a quell’occhioni
spunteno li lucciconi,
e se rivede studente
allegra e sbarazzina
tanto grande, ma bambina.
Lo guarda e come un’eco risente
quelle voci sommesse: Presente!
Li singhiozzi, li pianti,
li mormorii fra li banchi,
e senti…senti…
pure li suggerimenti.
Tutto rivede e fra quer che resta,
c’è la cara sora maestra.
Sospira l’ècchese studente, perché sa
che a scola sua non ce potrà riannà.
Lei cià artri Professori, poverina.
Lei cià li Professori de medicina.>>
Un grembiule di scuola. Un cofanetto custode delle gioie, delle ansie, delle piccole amarezze di un mondo ancora nell’abito dell’innocenza.
C’è tanto cuore nei versi di
RAFFAELLA LA CROCIERA
PICCOLA POETESSA DI ROMA
23-11-1940 = 2-11-1954.