eternity00j

Ormai che ci sono finisco l’opera e aggiungo che ci sono stati dei fattori che, oltre quelli sopra citati, hanno turbato la lettura del tuo racconto, e mi sto riferendo a delle ripetizioni fastidiose e alcune parole scritte in modo errato che hanno un significato diverso da quello che immagino tu volessi attribuire o inesistente, e ciò potrei definirlo un banale errore di distrazione se non fosse che l’ho ritrovato in più di un’occasione.
          A questo punto credo di averti insultata abbastanza! A parte gli scherzi, mi sento un mostro peggiore di quelli del tuo racconto (a proposito di loro, credo che un pizzico in più di descrizione non guasti affatto), e più che ‘consigli sinceri’, come mi avevi chiesto, ti ho fatto solo critiche. Ma dalle osservazioni che ho mosso puoi cogliere il suggerimento di revisionare un po’ la cara grammatica italiana e di approfondire di più gli avvenimenti: prova a chiederti ogni volta ‘perché è successa questa determinata cosa?’ ‘perché ora e non in un altro momento?’ ‘le conseguenze che comporta sono coerenti con lo sviluppo della storia?’ Sostanzialmente devi creare un filo logico che non possa essere interrotto o messo in dubbio. Ricorda che ciò che scrivi, anche se lo fai per te stessa, verrà letto da altri, e, se vuoi che apprezzino il tuo lavoro, poiché non conoscono l’evolversi della vicenda hanno bisogno che tu la presenti esattamente come l’hai immaginata nella tua testa anche se descrivere personaggi e paesaggi talvolta ti sembrerà noioso, questo è fondamentale per rendere un racconto credibile. 
          Spero di esserti stata utile, e se avrai bisogno scrivi pure, sarò sempre pronta a insultarti con affetto! Buona fortuna per la tua storia!
          
          P.S. Scusami ma ho dovuto dividere in commento perché era troppo lungo!

eternity00j

Mi spiace perché questi errori hanno reso non molto gradevole la lettura del tuo racconto e non mi sono goduta la storia, anche perché il ritmo narrativo in alcune parti era troppo veloce e non ha lasciato, a me lettrice, il tempo necessario per immergermi nella storia. C’è qualche espressione da migliorare per rendere più fluido il racconto, mancano i pensieri dei personaggi, le loro riflessioni, ci sono degli avvenimenti che non mi hanno convinta e mi hanno lasciata titubante sul perché, per esempio quando scrivi della lacrima di Toby che si infrange a terra producendo un rumore sordo, ‘rumore sordo’ significa soffocato, strozzato, e una lacrima quando cade, in particolate sul pavimento in legno di una nave, (a meno che tu non stia scrivendo un testo poetico, e allora lasciamo spazio alle figure retoriche!) non fa rumore (scusa, credo di aver citato l’esempio di minor importanza, ma è il primo che mi è venuto in mente). Ad un certo punto hai parlato della maturazione della protagonista e secondo me, anche se probabilmente il tuo scopo non è scrivere un romanzo (o racconto in generale) di formazione, è importante raccontare il processo che l’ha portata a questo cambiamento.

eternity00j

Eccomi qui! Come richiesto, ho letto il tuo racconto 'La Piratessa' e, premettendo che le storie di pirati non mi hanno mai entusiasmato molto, devo ammettere che sono rimasta un po’ delusa. La trama non è male (preciso che non conosco l’intera storia dato che non l’hai terminata), ma ho trovato un sacco di scorrettezze, e purtroppo sono molto pignola su questo! Non mi riferisco a errori di svista, facilmente correggibili con una seconda revisione, piuttosto a tempi verbali, segni di punteggiatura, a piccole mancanze della grammatica come pronomi, l’uso dell’apostrofo, funzione sintattica delle parole, e la reggenza di alcuni verbi da determinate preposizioni; (se ti è utile posso farti qualche esempio per spiegarti a cosa mi riferisco ..in realtà ho deciso di non scriverlo in questo commento perché mi faceva sentire troppo seduta sulla cattedra, ma se hai bisogno basta chiedere). Ti devo contestare anche la struttura delle frasi: tanti periodi troppo brevi, subordinate e principali separate da un segno di interpunzione forte, e quando i periodi si fanno più complessi alcuni sono un po’ troppo confusi.